Il prezzo giustifica il valore?

CAT_329_E_01Il premo Ig Nobel (o meglio Ignobel) viene ironicamente conferito dall’università di Harvard a quegli studiosi che si sono distinti per ricerche scientifiche eccentriche (e spesso inutili) ma che, in alcuni casi, fanno anche pensare ad alcuni aspetti importanti della nostra vita.

Fra i premiati con la fantastica cifra di un trilione di dollari dello Zimbabwe (ossia ben 33 centesimi di dollaro USA al cambio attuale) c’è anche un gruppo di ricercatori che ha studiato l’effetto che il prezzo di una medicina placebo ha avuto sulla psicologia del campione esaminato.

Hyundai_HX300L _02L’esperimento è stato semplice quanto efficace.

A un cospicuo numero di volontari sono state somministrate due identiche medicine placebo (acqua mischiata con aromi alimentari diversi fra loro) dichiarandone il prezzo e poi chiedendo quale, fra le due, fosse più efficace per combattere il dolore di piccole scosse elettriche.CAT_980_K_01

Tutti i “pazienti” hannorisposto che la medicina più costosa aveva attutito meglio il dolore quando, oggettivamente, questo non era possibile.

Ovviamente i due preparati erano esattamente identici: del tutto inutili per la riduzione del dolore e con l’unica differenza di un gusto diverso.

Da questo esperimento sono state quindi tratte delle conclusioni che, sebbene premiate con l’Ig Nobel, in realtà racchiudono comportamenti quotidiani che tutti conosciamo molto bene.Hyundai_HL960_01

Il prezzo determina, a prescindere dalla reale bontà di un prodotto, il suo valore percepito.

Si passa quindi dal sorriso per una ricerca oggettivamente inutile alla riflessione verso un atteggiamento che, almeno nella clientela professionale, dovrebbe lasciare spazio a una attenta analisi del rapporto qualità prezzo. Cosa che non sempre è così.

Pensiero che mi ha accompagnato proprio in questi giorni, sia nel solito palcoscenico di vita quotidiana dei social network, che attraverso il dialogo con un gruppo di operatori a cui sto facendo lezione in una azienda in cui il parco macchine è di un marchio conosciuto e molto costoso.CAT_329_E_02

Nel primo caso ho letto dell’entusiasmo, giustificato e legittimo, di un operatore per l’arrivo in azienda di una pala gommata dello stesso noto marchio che, però, ha avuto bisogno di essere zavorrata per riuscire a lavorare.

Nel secondo caso, invece, mi è stata più volte ribadita l’insoddisfazione per l’instabilità di un analogo nuovo mezzo e per le problematiche, anche gravi, che più volte altre macchine dello stesso costruttore hanno palesato in più di una occasione.Hyundai_HX300L_01

Al contrario, parlando con il responsabile della manutenzione di un importante ente pubblico della mia regione, mi è stata manifestata la soddisfazione per l’elevata affidabilità di alcuni escavatori coreani che, dopo migliaia di ore di servizio, non hanno mai avuto bisogno di interventi di manutenzione straordinaria. Contro analoghi modelli del noto costruttore che invece hanno conosciuto i meccanici in ben più di una occasione.

Chi avrà ragione?CAT_972_K_02

Sarà ancora vero l’adagio “Chi più spende meno spende?”

E sul campo la superiorità dei mezzi più cari si palesa con macchine sicure, bilanciate e produttive oppure gli errori di progetto sono chiari ma, avendo speso molto, non si vuole fare la figura dei “cornuti e mazziati” e si nega l’evidenza fino alla fine facendosi convincere dalle parole di venditori e meccanici?

E le tecnologie impiegate per le motorizzazioni confermeranno ancora la bontà e l’affidabilità di un prodotto oppure lasceranno spazio a dubbi e perplessità di vario genere e le fatture di gasolio e meccanici saranno quelle che ci faranno definitivamente aprire gli occhi?Hyundai_HL960_02