I nuovi orizzonti del Marketing

mecalac (2)Le nuove motorizzazioni, imposte da un quadro normativo stringente che ha da pochi mesi introdotto il nuovo step Stage V per il 2019, hanno obbligato i costruttori a fare i conti con elementi che non sempre sono graditi.

La gestione elettronica delle macchine è sicuramente quella con cui anche i più riottosi hanno dovuto fare i conti.

Chi ha saputo gestirla e cavalcarla meglio ha potuto constatare come le macchine abbiano potuto raggiungere prestazioni e caratteristiche tecniche prima sconosciute.

Se con i grandi escavatori siamo abituati ormai da 25 anni ad avere a che fare con svariate programmazioni di lavoro, con altre macchine si è arrivati a questi traguardi da poco tempo.

Mini escavatori, caricatori cingolati e gommati, dozer, sollevatori telescopici hanno proposto un impiego guidato dall’elettronica che passa da alcune semplici modalità di impiego fino, in alcuni casi, alla programmazione di specifici profili di impiego personalizzati a seconda dell’operatore.

Tempi di reazione dei comandi, velocità di sollevamento prioritaria rispetto ad altri movimenti, forze di strappo coordinate con la coppia alle ruote, possibilità di impostare regimi di basso consumo, pedali che regolano da soli il regime motore non consentendo agli operatori più esuberanti consumi troppo elevati.mecalac

Il panorama è veramente molto ampio e si sta costituendo con orizzonti di impiego completamente nuovi.

Gli obiettivi di questa ennesima rivoluzione sono ovviamente molteplici: limitare i consumi, aiutare gli operatori meno esperti in una gestione più semplice e corretta della macchina, capire quali siano i limiti operativi dei nuovi mezzi, aprire nuove possibilità applicative che prima, per vari motivi, erano appannaggio di macchine specifiche.

Le possibilità offerte dall’elettronica, e lo abbiamo detto più volte, sono pressoché infinite e l’unico limite è dato, ovviamente, dalla dimensione della macchina e dalla capacità dell’operatore di sfruttare al 100% queste opportunità.

La formazione dell’operatore è quindi fondamentale per riuscire a trasmettere il valore aggiunto di queste macchine.

Non basta più “salire in cabina, mettere in moto e andare” ma occorre ragionare con la propria macchina come si è ormai abituati a farlo quando si usa un escavatore idraulico.

Si tratta di una rivoluzione in cui il cambio di mentalità richiesto agli operatori è fondamentale e va guidato in modo corretto dai costruttori con un adeguato supporto al cliente finale.

mecalac (3)Questi nuovi orizzonti sono pieni di potenzialità e di grande interesse.

Chi saprà puntare sulla formazione in modo corretto, sia a livello di concessionari che di cliente finale, avrà imboccato una strada ricca di soddisfazioni e di notevoli spunti di mercato.

Anche questo è marketing e rappresenta la vera nuova sfida per le aziende che costruiscono macchine evolute e con un livello tecnologico adatto ai tempi che stiamo vivendo.

Saper trasmettere questi valori è il vero valore aggiunto che premia lo sforzo compiuto dai costruttori in questi anni di cambiamenti radicali.