Eccomi di nuovo con voi. Preparare una fiera non è cosa semplice.
Richiede tempo, grandi energie e molta pazienza.
Dopo alcuni giorni di latitanza dedicati in toto all’ormai consueto appuntamento annuale con Expoedilizia nella Fiera di Roma, posso nuovamente sedermi davanti al mio monitor e condividere con voi le mie riflessioni su tutto quanto ruota attorno al mondo delle macchine movimento terra.
Proprio a Roma ho avuto l’onore di conoscere, molti anni fa, l’ing. Daniele Villa e suo figlio, l’avvocato Guido Villa, azionisti di riferimento della MAK – Macchine per costruire, concessionario capitolino New Holland Construction.
Una lunga militanza nel settore per Daniele Villa, nato, cresciuto e affermatosi professionalmente nella Benati degli anni d’oro. Un inizio insieme al marchio New Holland per Guido, giovane imprenditore e ottimo rappresentante di un modo dinamico e anglosassone di intendere la propria attività. Il classico giovane capace e volenteroso di cui l’Italia ha un disperato bisogno in grande quantità.
Li conosco ormai da moltissimi anni e questa profonda amicizia professionale non manca di stupirmi ancora oggi.
Voglio precisare una cosa fondamentale: sono una persona istintiva benché svolga un lavoro in cui lo studio e la razionalità dei numeri sono elementi preponderanti per essere credibili.
Questa mia riflessione non vuole essere un inginocchiarsi di fronte a delle persone ma solo una considerazione che mi fa pensare come la professionalità di cui essi stessi sono testimoni possa oggi essere vincente anche quando elementi negativi di ogni tipo remano contro.
E non parlo solo delle pessime performance del mercato ma anche di strategie discutibili di alcuni marchi rappresentati, il dumping commerciale di alcuni concorrenti, le vicissitudini di aziende legate alla storica struttura di Roma.
Tutto questo è sempre stato ribattuto con una incrollabile fiducia nel marchio storico rappresentato da MAK, ossia il Gruppo Fiat attivo nel movimento terra, con l’allargamento della proposta commerciale, con una struttura che si basa essenzialmente sul servizio, sulla capacità di dialogare con clienti preparati e dal livello professionale molto elevato.
Una cultura aziendale che Daniele Villa ha nel tempo trasfuso in azienda e che suo figlio Guido sta portando avanti con un livello di maturità non consono per un giovane della sua età.
Non è quindi un caso se lunedì mattina ho di nuovo stretto la mano con grandissimo piacere a Guido, se abbiamo parlato dei nostri figli piccoli, delle nostre famiglie, di questo nostro paese che cerca con disperazione una boa a cui aggrapparsi…e se solo in seguito abbiamo parlato delle macchine e di Expoedilizia.
Di fatto la MAK, ma prima di tutto la famiglia Villa, è di nuovo qui a rappresentare con il proprio inconfondibile stile i prodotti italiani del Gruppo Fiat. New Holland e Iveco Astra sono tra i fiori all’occhiello del costruttore torinese e la capacità di Daniele e Guido Villa di saper rappresentare al meglio quei valori tecnologici è fra le migliori che ho potuto riscontrare dopo dieci anni di peregrinazioni in giro per il mondo.
Con l’acquisizione del Gruppo Biffoli la famiglia Villa ha anche dato ampia dimostrazione di saper puntare in modo professionale a mercati e prodotti di alto profilo: il noleggio e i sollevatori Manitou ne sono un chiaro esempio. E di voler crescere in modo serio e credibile con un approccio diverso rispetto a chi “vende pur di vendere”.
Essere professionali. Un ulteriore e chiaro segno, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che questa è l’unica strada che dobbiamo seguire per migliorare la nostra attuale situazione.