Mmt: 1 milione di macchine al mondo

L’asticella è fissata a quota 1 milione. Tante saranno le macchine movimento terra comprate nel 2020 in tutto il mondo. Con un testa a testa giocato sempre più tra Nord America e Cina.

Un mercato in ripresa

Il mercato di escavatori e bulldozer si è rimesso in moto dopo gli anni di crisi. Ha chiuso il 2017 con il record storico di 825 mila mezzi venduti, in aumento del 23%  sul 2016. E nel prossimo triennio il settore punta a consolidare la ripresa. Con una crescita costante che dal +5,3% del 2018 raggiungerà +7,6% nel 2020.

Le previsioni arrivano dall’ultimo report dell’Osservatorio di Samoter, il salone della Fiera di Verona dedicato alle macchine per costruzioni, in programma proprio nel 2020, dal 21 al 25 marzo.

Qualche numero

Tra le economie mature, il Nord America si conferma anche nel futuro il mercato di riferimento. Con il 9% in più di ordinativi nel 2020, sostenuti da investimenti in costruzioni in aumento del 2,5% annuo di media. L’Europa vede una crescita media della domanda di macchine movimento terra del 5% tra il 2018 e il 2020. Tornerà quindi ai livelli pre-crisi del 2007, con un totale di 205mila unità. Frenata prevista per il Giappone, con un rallentamento fino ad un +1% delle vendite tra il 2019 e il 2020.

Le prospettive per le aree emergenti vedono una nuova accelerazione edilizia in America Latina. Per la Cina, oggi secondo mercato mondiale con il 21% delle quote, si prevede una stabilizzazione intorno alle 180 mila vendite e un ritmo medio di crescita del 2-3 per cento. L’Europa centro-orientale toccherà nel 2020 il suo primato assoluto di 44 mila macchine (+11%), per la metà comprate dalla Russia. Buona crescita ipotizzata anche per l’India con 50 mila unità nel 2020 (+12%).

E in Italia?

Con 13.700 macchine movimento terra vendute, in aumento del 16% sul 2016, per l’Italia il 2017 è stato il quarto anno di crescita consecutivo, dopo il tracollo dell’80% toccato tra il 2008 e 2013.

Lo sviluppo previsto continuerà su tassi a doppia cifra con 15.600 macchine vendute nel 2018 (+14,3%), per arrivare a 19.800 nel 2020 (+12,6%). Numeri che confermano il Paese quale 4° mercato in Europa, anche se il suo ridimensionamento appare ormai strutturale, se confrontato con le 30mila unità vendute nel 2007.

A trainare la progressione positiva nel 2017, oltre la sostituzione del parco mezzi, è l’andamento degli investimenti nel campo delle costruzioni, soprattutto nel residenziale (+1,9%). Rimane fondamentale il capitolo di spesa per la manutenzione e la ristrutturazione degli immobili esistenti. Deciso recupero anche per le opere pubbliche, spinte dalla crescita dei bandi di gara (+33,1% in valore), dopo un 2016 condizionato dalle incertezze legate al nuovo Codice degli appalti.