Rebranding e nuovi prodotti

Ecco la nuova identità di HD Hyundai

di Daniela Grancini

Ce ne eravamo subito accorti al nostro arrivo al quartier generale di Hyundai Construction Equipment a Tessenderlo, in Belgio. C’era qualcosa di nuovo nel marchio che ha accolto la stampa internazionale alla presentazione delle novità del brand coreano. E i più perspicaci hanno intuito che, certo, i nuovi prodotti che sarebbero di lì a poco stati presentati erano indubbiamente importanti, ma che la cosa probabilmente più significativa, il messaggio che andava veicolato in maniera prioritaria era proprio questo nuovo logo: HD Hyundai.

Ormai abituati a cambi di logo (non un mero maquillage ma qualcosa di più sostanziale, con contenuti che vanno oltre la facciata) ci siamo incuriositi e abbiamo tentato di cogliere, al di là di quanto veicolato nella presentazione ufficiale, qualche segno, qualche indizio sul futuro della società coreana.

Hubertus Münster

Mentre Hyundai festeggia i 50 anni di leadership nella tecnologia e macchine a livello mondiale, il marchio cambia il nome, per riflettere un desiderio di unire il pensiero innovativo, la consapevolezza ambientale e la trasformazione digitale”, ha spiegato Hubertus Münster, Sales and marketing Director di HD Hyundai.  “Il nuovo marchio HD Hyundai Construction Equipment dimostra chiaramente l’evoluzione dell’azienda da semplice fornitore di macchine ai clienti a fornitore di prodotti e servizi intelligenti basati sulla tecnologia intelligente. HD Hyundai è diventato un fornitore di soluzioni ad alta tecnologia, un marchio in grado di competere con le aziende di tecnologia leader mondiali, insieme alle aziende di macchine da costruzione”.

Fin qui la spiegazione ufficiale. Ma qual è (o meglio potrebbe essere) il profondo significato di quel misterioso HD che, sempre parole di Münster, è l’acronimo di Human Dreams e Human Dynamics?  (ma perché no, anche di Hyundai DEVELON?).

Il management coreano durante la conferenza stampa di HD Hyundai a Tessenderlo

Certo la ricerca di una nuova identità aziendale a livello mondiale, non campata per aria ma basata su una consolidata reputazione dell’azienda in qualità di fornitore di soluzioni di alta tecnologia. Però vale la pena aggiungere che il nuovo HD Hyundai è accompagnato da ‘Forward Mark’ (segno di avanzamento), una visione aggiornata del tradizionale simbolo del marchio, che trasforma il triangolo in una freccia (qui il link alla nostra intervista esclusiva a Hubertus Münster che nel luglio 2022 spiegava il significato del logo Growing Closer Together).

Il nuovo logo quindi, sottolinea lo slancio verso il futuro e il movimento in avanti. Con sorprendenti analogie, verrebbe detto di affermare, con un altro rebranding che ha suscitato curiosità nel settore, quello di Doosan in DEVELON nel cui payoff è presente proprio il suffisso Onwards (in avanti). Un movimento in avanti comune a due aziende che condividono non solo l’origine geografica, ma anche una forma mentis tipica della cultura orientale che privilegia processi (e forme di comunicazione) ad andamento lineare e non esponenziale e porta avanti passo dopo passo una ben precisa strategia mirata al raggiungimento di altrettanto precisi obiettivi.

Quindi è indubbiamente vero tutto quello che è stato detto a Tessenderlo a proposito di Sogni e di Dinamica (con il fil rouge dell’uomo che tutto tiene): i sogni sono la visione di Hyundai di un futuro migliore grazie all’innovazione, alle tecnologie integrate e al rapido progresso della digitalizzazione; il dinamismo delle azioni consente al sogno di diventare realtà, integrando le soluzioni industriali, la robotica e l’intelligenza artificiale (AI).

Ma, al di là di questo, l’ipotesi è che, da qui a non molto HD Hyundai si trasformerà ancora, inglobando probabilmente altre competenze, altre realtà, altre visioni, aprendosi ad altre partnership, allargando i propri orizzonti.

Ed ora qualcosa sui prodotti presentati.

L’HW100A: 10 ton vincenti

HD Hyundai Construction Equipment Europe ha lanciato a Tessenderlo l’HW100A che allarga la sua offerta di escavatori gommati al mercato degli 8-11 ton.

Con un contrappeso leggero e un raggio di soli 1.600 mm, l’HW100A è in grado di operare facilmente in un’unica carreggiata. La macchina è dotata di tre modalità di sterzo, in modo da accrescere la manovrabilità negli spazi ristretti. Lo sterzo a due ruote utilizza le ruote frontali solo per girare ed è progettato per una massima stabilità quando raggiunge alte velocità.

Lo sterzo a quattro ruote aziona le ruote posteriori, ruotando in direzione opposta rispetto alle ruote anteriori e riducendo il ciclo di rotazione da 5.738 mm a soli 3.697 mm. La terza opzione è lo sterzo a granchio, che fa ruotare le ruote anteriori e posteriori nella stessa direzione. Può essere utilizzato per manovrare la macchina in diagonale in uno spazio ristretto o per allontanarsi in sicurezza da un muro o da un’area di scavo.

La potenza è fornita da un motore diesel Hyundai D34. Il motore è dotato di un sistema post-trattamento ricircolo dei gas di scarico a due filtri, comprendente catalizzatore di ossidazione diesel (DOC), filtro antiparticolato diesel (DPF) e una riduzione catalitica selettiva (SCR). Questo motore conforme a Stage V non richiede il sistema per il ricircolo gas di scarico (EGR) contribuendo ad un consumo carburante ridotto e costi di manutenzione più bassi.

Nonostante la sua parte posteriore compatta, l’HW100A offre un facile accesso per tutti gli interventi di assistenza e manutenzione da terra. Sono in dotazione ampi sportelli nella parte posteriore e sui lati della macchina e i dati di manutenzione sono disponibili anche direttamente dal monitor in cabina.

HW100A: la scheda

Motore Hyundai D34 Stage V dotato di DOC/DPF/SCR, senza EGR

Elevata potenza di 75kW (100hp) con una coppia da 460Nm

Cabina confortevole completa di monitor touchscreen da 8”

Tre modalità operative e tre modalità di alimentazione

Sterzo a due ruote, a quattro ruote e a granchio per la massima manovrabilità

I midi gommati e cingolati

A Tessenderlo sono stati anche lanciati il gommato HW65A e il modello cingolato HX65A, consolidando la presenza della società nel mercato delle macchine compatte. Potenziate dai motori Stage V Hyundai, le macchine vantano una nuova cabina spaziosa, joystick proporzionali di serie e facilità di manutenzione migliorata.

I due escavatori sostituiscono i popolari R55-9A eR55W-9A, vantando un design rinnovato, nuove tecnologie e funzionalità aggiornate.

Il peso operativo è stato aumentato a 6,0-6,5 tonnellate, in base alle specifiche, ed entrambe le macchine sono ora potenziate con il motore diesel Hyundai Stage V. Il motore da 2,4 litri offre una potenza nominale di 48,5kW, con una coppia disponibile di 248 Nm e aziona un impianto idraulico comprovato a centro aperto Bosch-Rexroth, con valvole di comando principali Parker e un motore di brandeggio Eaton.

L’impianto idraulico è dotato di serie di joystick proporzionali, con un interruttore di blocco di sicurezza montato sulla testa leva lato sinistro. Anche la tubazione interruttore a doppia azione è di serie e la tubazione di rotazione è disponibile come optional dalla fabbrica. Gli escavatori sono dotati di un motore di brandeggio migliorato, che offre velocità operativa e coppia ottimizzate, incremento della produttività nelle operazioni di scavo e carico.

Sia le macchine gommate che quelle cingolate hanno cofani di apertura motori ampi, offrendo un facile accesso agli interventi di manutenzione ordinari. Tutti i filtri sono collocati nel vano motore, con un accesso a livello del terreno e una scatola attrezzi montata nella cappottatura. Un filtro aria a doppio strato fornisce una vita utile prolungata ed è disponibile il sistema telematico Hi MATE per offrire un monitoraggio dell’operatività e prestazioni della macchina da remoto.

HW65A e HX65A: La scheda

Motore diesel Hyundai conforme a Stage V

Potenti 48,5kW con una coppia di 248Nm

Cabina operatore confortevole con monitor touchscreen da 7″

Joystick proporzionali con blocco di sicurezza sul joystick

Velocità e coppia di oscillazione aumentate

 

ECCO COSA CI HA DETTO PETER SEBOLD
Peter Sebold

Gli escavatori gommati non sono molto popolari in Italia ma lo sono in altri Paesi europei, in primis la Germania. Come sarà possibile convincere il mercato italiano delle loro capacità? Qual è chiave del successo di queste macchine e quale sarà la strategia per promuoverle dove non sono ancora affermate?

Lo abbiamo chiesto a Peter Sebold, Product Manager Hyundai per gli escavatori gommati.

Gli escavatori gommati compatti sono i principali attori nei mercati quali Francia, Germania e Svizzera e vi è un interesse crescente negli altri mercati in tutta Europa. É un settore competitivo con molti produttori che vogliono assicurarsi una base clienti variegata, di contraenti, società di servizi pubblici e attività di noleggio. Sempre più clienti sono alla ricerca di una macchina potente con dimensioni compatte e manovrabilità eccellente. Il comfort dell’operatore è un aspetto fondamentale, insieme alla facilità di manutenzione e ai bassi costi operativi. L’escavatore Hyundai 10 ton, per esempio, è la macchina ideale per clienti esigenti che cercano un modello versatile, ad alte prestazioni e in grado di assicurare il massimo della manovrabilità. Andrà a completare perfettamente il nostro schieramento esistente di escavatori gommati nel segmento 5 – 21 ton, collocando l’offerta di prodotti Hyundai fra le più complete del mercato.  Ma anche l’HW150A CR presentato da pochissimo è ideale per il mercato italiano, I suoi punti di forza? Per esempio, il Raggio posteriore ridotto, indispensabile quando si opera in spazi confinati e ambienti trafficati. Oppure l’Impianto idraulico sensibile al carico (LUDV, Advanced Load Sensing) che consente il controllo esatto dei movimenti e permette alla macchina di fornire prestazioni ed efficienza quando e dove serve. O, ancora, l’Idraulica proporzionale ausiliaria che aiuta a gestire con facilità e precisione gli attrezzi, il Controllo preciso della rotazione e la Funzione aumento potenza  che incrementa istantaneamente la potenza erogando energia esattamente quando necessario e contribuendo così, ancora una volta, al risparmio di carburante. Certo occorre un piccolo sforzo per presentare al mercato italiano nella giusta luce questi prodotti, mostrando quello che davvero sanno fare e per farlo occorre conoscerne le caratteristiche, i vantaggi per l’utilizzatore. Sono certo che il mercato italiano, gli utilizzatori di queste macchine accetteranno queste macchine con convinzione“.

L’articolo completo con ulteriori dettagli tecnici viene pubblicato sul numero di giugno di Macchine Edili.