articolo di Emiliano Raccagni

Mantovanibenne, piccola grande multinazionale di Mirandola (Mo) celebra il mezzo secolo di vita nel migliore dei modi con l’inaugurazione del nuovo stabilimento dopo il dramma del terremoto.Una giornata per chiudere una ferita lunga più di un anno e per ricominciare, proprio dove mezzo secolo fa una piccolissima azienda era nata per conquistare il mondo. Emozione, ricordi belli e meno belli, ma soprattutto uno sguardo più sereno verso un futuro con tanta voglia di fare.

Sabato 28 settembre, a Mirandola, è stata festa doppia per Mantovanibenne che, chiamando oltre cinquecento ospiti, amici e clienti da tutto il mondo ha celebrato i cinquant’anni di attività ma, soprattutto, la rinascita della fabbrica modenese colpita al cuore dalle scosse di terremoto del maggio 2012. Un periodo durante il quale la famiglia Mantovani, con il fondatore Alberto in testa, non ha mai perso di vista l’obiettivo di continuare a lavorare, trovando sedi di fortuna o delocalizzando negli altri siti di proprietà, in attesa di far risorgere la sede storica in un complesso moderno e accogliente, nato con tutt’intorno ancora vivi i segni del sisma che ha lasciato in ricordo quasi 8 milioni di euro persi tra danni diretti, fermo produttivo e successiva crisi del settore.

40 tonnellate di acciaio utilizzate per consolidare lo stabilimento, 20 chilometri di cavi recuperati e ulteriori sfide, prima fra le quali rifare ex novo anche la palazzina storica di fronte ai capannoni appena inaugurati. Non appena i fondi destinati dalla Regione e dall’Unione Europea lo consentiranno, si lavorerà quindi per altri 2.200 mq destinati a logistica, assistenza post vendita e reparto ricerca. Altro obiettivo, nel 2014, rimpiazzare le due linee produttive automatizzate andate distrutte. La storia continua…