Tavola rotonda

Costruzioni: una Carta per far ripartire il Paese

La Divisione Edilizia e Architettura di Tecniche Nuove e Saie hanno organizzato la tavola rotonda “Strumenti per il Governo e richieste per riavviare l’Italia” chiamando a intervenire i rappresentanti della filiera delle costruzioni. Che che si è espressa per lo sviluppo condiviso delle strategie da adottare affinché il settore (con l’indotto raggiunge il 22% del Pil), attualmente afflitto dall’emergenza Covid-19, possa delineare idee e progetti a breve e a lungo termine per riavviare il comparto industriale e, nel suo insieme, la crescita del Sistema Paese.

Oltre l’emergenza….

Da questo confronto scaturirà la Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni come strumento di confronto diretto con le Istituzioni, affinché si individuino linee guida strategiche per il rilancio del sistema che vadano al di là dell’emergenza contingente. Tra gli elementi del dibattito, oltre alla richiesta di riaprire i cantieri e avviare una serie di riforme procedurali dal grande impatto economico sul settore e la priorità d’iniettare liquidità nei conti correnti delle imprese, è emersa la necessità-opportunità di fare una grande riflessione sulla casa, come luogo dell’abitare e come grande occasione di lavoro.

…per far ripartire il Paese

Ivo Nardella

Ciascuna delle sigle presenti a questa tavola rotonda digitale ha giĂ  fatto delle azioni nei confronti del Governo e delle Istituzioni per dare un segnale forte di richiesta di apertura“, ha affermato Ivo Nardella, Editore del gruppo editoriale Tecniche Nuove. “Con Giuseppe Freri (Presidente di Federcomated)  abbiamo pensato di mettere insieme l’intellighenzia e le sigle associative piĂą importanti della filiera delle costruzioni per scrivere la Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, che elenchi gli strumenti e le attenzioni da mettere in campo per riattivare a pieno regime l’edilizia. 

Giuseppe Freri

Da sempre si esce da grandi crisi economiche post emergenze riattivando il comparto trainante dell’economia, ovvero l’industria delle costruzioni. Credo che occorra lavorare su due fronti: fare in modo che lo Stato non sia il primo debitore delle imprese e cogliere l’occasione per semplificare il processo normativo, istituzionale e realizzativo che grava sul settore. Attraverso le nostre piattaforme di comunicazione cercheremo di alzare la voce perchĂ© Governo e Istituzioni, anche quelle locali, ci sentano“.

Serve un nuovo Piano Marshall

Gabriele Buia

Gabriele Buia, presidente dell’Ance ha ricordato che il settore delle costruzioni attiva una filiera che rappresenta l’86% dell’industria italiana e il 22% del Pil nazionale, se si considera anche il settore immobiliare. Prima dell’emergenza Covid-19 il comparto era caratterizzato da segnali, anche se timidi, di ripresa con investimenti in crescita del 2.3% (130 miliardi a fronte dei 200 del 2008). “I costruttori hanno stimato che il fermo è costato finora il 18% d’investimenti, dato che può addirittura crescere nel 2021 se non vi sarĂ  un massiccio investimento pubblico. Occorre cioè un grande piano Marshall basato sugli investimenti pubblici e sul sostegno di quelli privati. Per il futuro di questo settore occorre lavorare anche sulla fiscalitĂ  immobiliare. Occorre creare un nuovo patto fra mondo produttivo e Stato definendo modelli di sviluppo fiscale per il rilancio del settore. L’incentivo fiscale è sempre stato la molla che fa ripartire l’investitore“.

E’ obbligatorio cambiare

Federica Brancaccio

Con lo scoppio della pandemia si è aggravato il quadro di crisi in cui versava il settore“, ha affermato Federica Brancaccio,  Presidente di Federcostruzioni. “Dopo la pandemia certamente ci sarĂ  un cambiamento epocale nel modo di lavorare (la digitalizzazione diventerĂ  centrale), nel modo d’immaginare i luoghi dell’abitare, come lo sviluppo e la gestione delle cittĂ . Ma per fare questo occorre trovare il modo di farsi ascoltare dalla politica perchĂ© non è sul debito che possiamo auspicare la ripresa. Abbiamo bisogno di un grande piano strategico che faccia ripartire una filiera che può riprendersi prima delle altre.

Il tema che porteremo a Saie 2020 sarà quello dell’abitare. Ho cominciato il mio mandato in Federcostruzioni presentando l’Edificio 4.0, un secondo step ha riguardato l’edilizia residenziale pubblica e in continuum con questi temi quest’anno approfondiremo le nuove esigenze dell’abitare.

GiĂ  prima della pandemia stavamo lavorando al tema della casa e in specie all’edilizia residenziale pubblica. Pensiamo solo al Piano Fanfani che nel Dopoguerra riuscì a andare oltre la contingenza di allora e pensare al futuro. Occorre oggi un partire da un progetto di sperimentazione sui nuovi modelli abitativi dell’edilizia pubblica per poi passare a quella privata“.

Parola d’ordine: semplificare

Marco Casamonti

La settimana scorsa, a Firenze rispondendo al sindaco Dario Nardella ho detto che basta capire che nel mondo delle costruzioni c’è un fattore determinante, il tempo, il tempo delle decisioni e delle approvazioni“, ha sottolineato Marco Casamonti,  Responsabile della rivista Area del Gruppo Editoriale Tecniche Nuove. “Tempo significa Burocrazia. Ci vogliono anni per attraversare tutte le fasi del processo edilizio, anni che creano un’emorragia di denaro e frenano l’economia del settore. Meno burocrazia non vuol dire non avere controlli, non tutelare il paesaggio… ma tutto deve svolgersi nei tempi corretti. Abbiamo due modalitĂ  per far ripartire il mondo delle costruzioni: imporre al Governo la semplificazione e le idee per mettere in moto il motore dell’economia.  

Gabriele Scicolone

Purtroppo tutte le volte che proviamo a semplificare nel nostro paese complichiamo: pensiamo al regolamento del codice appalti“, ha affermato Gabriele Scicolone, Presidente Oice. “Ne parliamo da ottobre dello scorso anno, ora circolano bozze di regolamento che contengono 300 articoli che si aggiungono agli altrettanti del codice. Occorre un tavolo della filiera che faccia tabula rasa e disegni il processo virtuoso col quale vogliamo pensare un’opera e portarla a compimento dando delle tempistiche cogenti alle varie fasi del processo di approvazione

Solo il lavoro crea ricchezza

Maurizio Savoncelli

Ed è da questo concetto che, secondo Maurizio Savoncelli, Presidente del Consiglio Nazionale Geometri, bisogna ripartire.  “Ci sono alcune misure semplicissime che si potrebbero sbloccare. In tema di opere pubbliche e infrastrutture si parla di modello Genova per il ponte sul Polcevera, realizzato in poco piĂą di un anno, come caso eccezionale ma dovrebbe diventare la prassi. Un tema importante è il risparmio privato che da troppi anni non investe. Dobbiamo chiedere al Governo di sbloccare una serie di provvedimenti che sono pronti ma fermi. Per esempio, la riforma del dpr 380 va sbloccata, abbiamo lavorato sul regolamento degli appalti che contiene una serie di semplificazioni che aspettiamo da anni, va sbloccato.”