Cara, vecchia pala cingolata

Abbiamo parlato di multifunzionalità…cosa c’è invece di più specialistico della pala cingolata?…nulla…

Tanto che questa estrema specializzazione ne ha decretato una sempre minore diffusione fino a un limite inferiore su cui si è assestato il mercato mondiale.

I produttori sono rimasti in tre: Caterpillar, Liebherr e John Deere. Questi ultimi due collaborano con progetti comuni e alcuni modelli specifici. Non è un caso se abbiamo due costruttori made in USA e un tedesco…si tratta dei mercati  in cui la cultura della pala cingolata è più radicata insieme all’Italia e alla Francia. Fiat e Komatsu – gli altri due big presenti in questo mercato tempo addietro –  hanno deciso di uscire di scena guidati da obiettivi di marketing puntati altrove.

L’outsider geniale – ma troppo piccolo per un mondo che va verso l’aggregazione di marchi e la collaborazione fra gli stessi big-player del mercato – ha resistito fino alla chiusura avvenuta pochi anni fa…si trattava dell’italiana Macmoter guidata dal patron Haringer che, nei tempi d’oro del mercato, si era tolto parecchie soddisfazioni.

Segno però di una vitalità del mercato italiano in cui – laddove non si è assistito alla sostituzione dei vecchi modelli – persiste un loro impiego per archi di tempo limitati ma con macchine di decine d’anni in perfetta efficienza.

Ovvio…la produttività è ben lontana dai modelli contemporanei a trasmissione idrostatica ma, per alcuni lavori ben definiti, non sono poche le imprese che resuscitano per qualche ora all’anno le vecchie Fiat, Komatsu e Caterpillar…con grande gioia per gli appassionati e anche per gli operatori che si sentono, alla loro guida, come dei pionieri di decine d’anni fa.

Una cultura delle cingolate che – a prescindere dagli aspetti normativi delle vecchie macchine ancora funzionanti (ma questa è un’altra storia) – ha portato il mercato del noleggio a offrire interessanti proposte commerciali per coprire una specifica nicchia di mercato.

Così come ha portato, soprattutto nei piccoli lavori, l’imporsi dei track loader quale alternativa funzionale e performante degli skid loader.

C’è poco da fare…in un territorio così geologicamente vario come quello Italiano il cingolo ha delle prerogative tutte sue. Non è un caso se, in agricoltura, i trattori cingolati della Challenger abbiano trovato in Italia uno dei mercati europei più recettivi…ben sapendo che le capacità produttive di questi mezzi sono ben lontane dall’essere completamente sfruttate in un paese con aziende agricole piccole come le nostre.