Buoni propositi: sempre avanti senza fare sconti a nessuno!

PRINOTH-EVERESTIl 31 dicembre siamo tutti qui a fare bilanci.

Non tanto economici – che quel che si poteva fare ormai è fatto e già a novembre si sa più o meno dove si andrà a finire – quanto personali.

E nei bilanci ci sono tutti i buoni propositi che ognuno di noi mette in lista. Con il loro preciso ordine di priorità.

Non sono un ipocrita e non mi piace chi si comporta da tale.

Ecco perché la mia lista dei buoni propositi glissa su generici auguri di buon anno e di serenità e prosperità per tutti.

E’ ovvio, se non si è dei misantropi malvagi, che si voglia che tutti (o quasi) possano stare meglio e vivere felicemente.

Ma vorrei andare ben oltre.

Voglio fare tutto quello che la mia professione mi permette per dare una mano al nostro settore.

La comunicazione ha sicuramente la possibilità di riuscire a smuovere più persone di quanto non si immagini.

Andando oltre le convenzioni e dicendo le cose esattamente come stanno sarà possibile fare qualcosa di concreto per non lasciare un intero settore nell’agonia e nell’indifferenza generale.

Voglio aumentare la rete di comunicazione che poco alla volta sta diventando una ragnatela con i nodi sempre più vicini fra loro.

Voglio che questi nodi siano sempre più vicini ed estesi ben al di là del nostro territorio nazionale. Solo volgendo lo sguardo al di là del mare e delle Alpi sarà possibile trovare i veri sbocchi di cui abbiamo tutti bisogno.

Non voglio più essere diplomatico con chi non se lo merita. Troppe volte i problemi del nostro settore sono legati a cortesie di facciata che lasciano il tempo che trovano e non fanno bene a chi lavora e si impegna per dei risultati concreti.

Voglio ampliare le mie capacità professionali esplorando nuovi settori che abbiano sempre attinenza con il settore delle macchine. La rete ci mette a disposizione migliaia di contatti che vale la pena di provare a inserire nella propria ragnatela.

Non voglio più passare sopra il comportamento scorretto di chi lavora nel nostro settore.

Troppe volte ci lamentiamo che ci sono cose che non vanno e poi è molto più comodo girarsi dalla parte opposta per fare finta di niente.

Voglio continuare a metter in evidenza i giovani che si impegnano e tutti coloro che si sforzano giornalmente per fare qualcosa di buono. C’è un tessuto di imprese vivo e intelligente che fa tutto il possibile per essere al passo con i tempi e che coltiva concretamente ideali di lavoro e prosperità.

Queste aziende e queste persone vanno messi in risalto in modo concreto e vanno portati all’attenzione di coloro che sono, al contrario, dei disfattisti e degli incompetenti.

Voglio continuare ad essere duro con le cose che non funzionano perché l’Italia può solo imboccare una strada di onestà e correttezza per entrare di diritto fra i paesi più evoluti. In questo momento il rischio di agganciarci all’Africa e non all’Europa è molto più alto di quanto noi tutti immaginiamo.

Gli altri trottano di buona lena e non si fermano sicuramente ad aspettarci. Accelerare il passo e darsi da fare è l’unica soluzione concreta che abbiamo.

Per contro, voglio mettere in risalto quanto il nostro paese può valere anche perché lo stesso attuale presidente del consiglio ha chiaramente detto che i problemi italiani sono due: il debito pubblico e le riforme. Ossia lo Stato.

Non mi soffermo su quanto siano inconcludenti le stesse persone che fanno questi annunci. Sappiamo tutti che l’ultimo risultato che vogliono ottenere è proprio quello di mettere mano seriamente a un sistema di governo che privilegia i delinquenti e penalizza gli onesti.

Ma visto che non voglio più fare sconti a nessuno….beh….a tutti coloro che vivono senza guadagnarsi lo stipendio, a tutti coloro che approfittano dei benefici di un sistema parassitario che vive sulle spalle di chi lavora in modo onesto, a tutti coloro che con il loro modo di fare affossano un sistema economico vincente….a tutti questi auguro quanto di peggio possa capitare. A loro e a tutti i loro cari.

Nella vita si fanno delle scelte ed è giusto pagarne le conseguenze. Soprattutto quando queste sono scelte di comodo.

A tutti gli altri auguro di trovare sempre la forza di andare avanti e di continuare a coltivare i propri ideali lavorativi e di benessere. Sono loro vicino più che mai e cercherò sempre di dare spazio alla loro voce che, dalle fatiche dei cantieri di tutti i giorni, merita di essere ascoltata.