Il giorno di Natale ricorda a tutti noi quanto sia importante il nostro lavoro ma, ancora di più, l’affetto di tutti i nostri cari.
La nostra famiglia, i nostri amici, le persone con cui condividiamo ogni giorno pensieri e preoccupazioni.
Ieri sera ho scambiato qualche telefonata di auguri con amici con cui condivido la mia grande passione per le macchine e che va ben al di là del lavoro che quotidianamente mi porta ad avere il privilegio di conoscere, prima di tutto, persone di cultura e provenienza diversa.
La bellezza della rete, se usata con intelligenza, è la condivisione quotidiana della vita di coloro che sono anche molto lontani da noi.
Ci permette di capire chi sono quelle persone e quindi di scegliere se frequentarle o se, al contrario, di lasciarle andare al loro destino.
Mi rendo conto che viviamo un momento storico sicuramente difficile ma che offre a tutti noi grandi opportunità che ci permettono di andare oltre il nostro solito panorama quotidiano.
Si tratta di una visione del mondo che ci porta a capire modi di fare e ragionamenti che non ci appartengono e che possiamo fare nostri con grande facilità.
Al contrario ci porta a scontrarci con persone che, invece, capiamo essere molto diverse da noi.
Ieri sera, prima della cena natalizia con la mia famiglia, ho parlato con due persone in particolare: Marco e Giuseppe.
Due persone che senza i social network avrei difficilmente conosciuto e che fanno parte di coloro che “lasciano il segno”.
Al di là della passione per il proprio lavoro, che è fondamentale e importante ma che rimane sempre e comunque funzionale a una vita fatta di affetti, mi hanno colpito alcune loro parole.
Dietro a una vita passata nei cantieri e sulle macchine rimane sempre il pensiero fisso e costante ai propri cari, alle proprie famiglie e alle preoccupazioni di tutti i giorni legate alle difficoltà di chi vuole crescere, migliorarsi e cercare di costruire un futuro migliore per i propri figli.
La voglia di essere sereni e stare un po’ con la propria famiglia.
Senza la neve, che obbligherebbe Marco a lasciare la famiglia per buttarsi in mezzo alle strade della Val Varaita a coordinare i mezzi dell’azienda di famiglia nello sgombero delle strade per coloro che salgono fin lassù a godersi un po’ di festa.
Senza le preoccupazioni di un lavoro che Giuseppe svolge in un gruppo imprenditoriale serio e onesto che si confronta con un mercato minato alla base da tutto quello che sta succedendo in Lombardia attorno ai maggiori appalti pubblici.
Buon Natale a tutti voi che ci seguite guidati dal filo rosso della passione per le macchine.
Per qualche giorno lasciamo stare il fango, il freddo, la polvere e la pioggia e stiamo insieme ai nostri cari. Tutti gli escavatori di questo mondo non valgono famiglia e amici.