Carrelli elevatori

BigMat rinnova il parco con Hyundai

BigMat è un marchio europeo che distribuisce una vasta gamma di materiali da costruzione e riunisce 283 punti vendita indipendenti in Francia.

Nella regione Midi-Pirenei, BigMat Camozzi ha 10 punti vendita: 3 in Alta Garonna, 4 nel dipartimento di Gers, 1 in quello di Tarn e Garonna e 2 in quello di Tarn. “Gestiamo anche due centrali di betonaggio situate ad Auch e a Fleurance nel dipartimento di Gers. L’impresa del resto è originaria di Fleurance, a una ventina di chilometri dall’agenzia d’Auch, dove siamo attualmente” ha spiegato Lionel Marconato, direttore d’agenzia di Auch che è stato, fino al 2017, a capo dell’agenzia di Fleurance. L’impresa familiare creata nel 1939 da Pierre Camozzi, nonno di Jean-Pierre Camozzi, l’attuale direttore generale, ha un fatturato di 45 milioni di euro e conta 170 collaboratori ripartiti tra tutte le sedi. La nuova sede di Auch, inaugurata nel 2015, ne ha una trentina.

Tre carrelli elettrici 30BH-9

Materiali per lavori strutturali, piastrelle, attrezzature, infissi/serramenti, coibentazione, piscine, cucine, BigMat Camozzi ha una vasta gamma per i suoi clienti. E per movimentare, caricare, scaricare, stoccare i materiali che arrivano in gran parte imballati su dei bancali, utilizza dei carrelli elevatori. In totale, all’interno del gruppo circolano 40 carrelli elevatori, di cui 8 a marchio Hyundai Material Handling dell’agenzia di Auch.

Attento all’ambiente e al benessere dei suoi collaboratori, Jean-Pierre Camozzi ha voluto sostituire i suoi carrelli elevatori con dei carrelli elettrici. BigMat Camozzi si è quindi rivolta alla concessionaria Delagnes Manutention, con cui lavora da molti anni, per acquistare 3 carrelli elevatori elettrici modello 30BH-9 prodotti da Hyundai Material Handling. “In effetti lavoriamo da oltre una decina d’anni con BigMat Camozzi” ha sottolineato Marcel Leite, condirettore di Delagnes Manutention e concessionario Hyundai Material Handling.

L’elettrico fa bene agli operatori

Già da diversi anni, BigMat Camozzi opera per migliorare le condizioni di lavoro. “Siamo infatti attenti al benessere degli operatori. Offrire carrelli elevatori elettrici significa mettere a loro disposizione strumenti che generino meno polvere, molto più silenziosi e con un comfort migliore, dato che gli operatori passano giornate intere sul carrello” ha spiegato Sandrine Dumas, responsabile della comunicazione.

“Allo stesso tempo, con i carrelli elettrici si ha meno manutenzione e si risparmia sul carburante” ha poi aggiunto Sandrine Dumas.

Così, per lavorare nel sito di Auch, l’impresa aveva bisogno di carrelli robusti, dato che movimentano materiale tutti i giorni a tempo pieno, con una grande capacità di carico, grande maneggevolezza e molta flessibilità. Il modello 30BH-9 è l’ideale.

Le caratteristiche

Il carrello elettrico 30BH-9 prodotto da Hyundai Material Handling, con peso operativo di 5 t, ha una capacità di carico di 3 t. Offre grande comfort all’operatore, poiché la cabina è stata concepita per fornire più spazio, maggior campo visivo e un livello di comodità maggiore. Anche la posizione dei pedali dell’acceleratore e del freno è stata ottimizzata. Una disposizione ideale dei componenti facilita altresì l’accesso e la manutenzione.

Tutti in BigMat Camozzi sono convinti dell’efficienza di questi carrelli, e in particolare Christophe Derrey, Responsabile del parco macchine. “Ho sempre guidato carrelli termici, e la differenza con quelli elettrici è enorme. Il comfort, la maneggevolezza (sterza molto meglio), la silenziosità, l’esecuzione delle mansioni… Oggi non cambierei per niente al mondo, non potrei più tornare al termico” ha spiegato. “Prima avevo spesso il mal di testa per via del rumore e delle polveri, poi più nulla” ha aggiunto. “E con l’elettrico, non ci sono contraccolpi, il che è davvero apprezzabile quando passi 8 ore a lavorare su un carrello. Andare a cercare bancali a 6 m di altezza è più confortevole con questi modelli, grazie alla stabilità del montante. Anche la guida è molto facile, quasi istantanea”.

Per quanto concerne la batteria, anche se è raccomandata per 1.200 cicli, Christophe Derrey preferisce rimetterla sotto carica ogni due giorni per sollecitarla di meno e garantire una durata ottimale. Infine, “anche la manutenzione è molto più semplice perché, soprattutto, non si deve più fare il cambio dell’olio“.