Arrivederci fra mille anni


WACKER_NEUSON_001
Come succede ormai da 1014 anni, il 30 e 31 gennaio si è svolta ad Aosta la Fiera di Sant’Orso.

Appuntamento annuale che coinvolge non solo gli abitanti della piccola regione autonoma di nord ovest ma anche decine di migliaia di persone che accorrono dalle vicine Francia e Svizzera, dal Piemonte e dalla Lombardia.

OPERVAL_001Si tratta di un evento che – a partire dall’anno 1000 – accompagna il capoluogo valdostano verso il nuovo anno che verrà e verso la bella stagione.

Bella stagione che – in montagna – significa l’inizio del lavoro agricolo annuale, delle attività edili, delle manutenzioni e – più in generale – la pianificazione delle attività annuali.

Oggi ci sono i trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco a facilitare gli scambi con le popolazioni svizzere e francesi. Un tempo si scendeva dai passi del Piccolo e Gran San Bernardo in cui i frati mantenevano vivi gli ospizi di accoglienza per rifocillarsi e valicare così le Alpi sui difficili e pericolosi tracciati in cui i celeberrimi cani da valanga aiutavano in caso di necessità.

CATERPILLAR_001Il carattere di fiera artigianale millenaria non si è perso nel tempo aggiungendo anche una nutrita schiera di aziende che approfittano di questo rendez-vous annuale per prendere contatti con i paesi confinanti e mantenere vivo quel legame che vede la Valle d’Aosta come terra di unione fra lingue e culture diverse ma complementari.

Ovvio che a un simile appuntamento non potessero mancare anche i costruttori di macchine movimento terra con i loro concessionari locali e diversi rivenditori di attrezzature e parti di ricambio per i quali la Fiera di Sant’Orso è non solo occasione di scambio commerciale ma anche momento di sondaggio degli umori di clienti e fornitori.

WACKER_NEUSON_003Un appuntamento che è arrivato al suo 1014° evento nonostante guerre – tra cui tutte quelle più sanguinose che sono state combattute in Europa Occidentale – crisi economiche e cicli negativi.

Non è un caso se coloro che operano sul territorio sono consapevoli che una presenza a questo appuntamento annuale è quanto mai fondamentale e fornisce un chiaro segnale ai clienti che aspettano ancora questa occasione – come succedeva un tempo- per fare acquisti o stipulare accordi importanti.

MERCEDES_BENZ_001Proprio come avveniva nel medioevo in cui gruppi numerosi di pellegrini scendevano o salivano dalle valli secondarie o valicavano le Alpi per arrivare fino ad Aosta per barattare merci, decidere strategie di collaborazione o rinnovare accordi decennali.

Ci rivedremo ancora qui fra 1000 anni…noi non ci saremo più…le macchine movimento terra saranno sicuramente diverse…ma la Fiera di Sant’Orso non avrà perso la sua natura di scambio e contatto umano.

DOOSAN_BOBCAT_001Tutto questo grazie alle montagne e al lavoro che non sono – come molti credono – elementi di divisione, ma fortissimi legami fra persone che operano con le stesse difficoltà nonostante lingue, culture e nazioni diverse.