A proposito di correttezza

Le critiche costruttive sono uno degli aspetti che apprezzo maggiormente nel mio lavoro.

Soprattutto quando provengono da persone capaci, competenti e in buona fede.

Un giorno mi sono trovato a scambiare delle considerazioni via mail con il responsabile tecnico di una delle migliori aziende italiane del settore. Avendo letto un mio articolo su una macchina diretta concorrente, mi aveva segnalato con grande garbo – direi quasi timidezza – che a suo parere alcuni dati tecnici non erano propriamente corretti.

I dati, recepiti dalle schede tecniche ufficiali, per quanto ottimistici in relazione al tipo e alla dimensione della macchina, rimanevano e rimangono quelli che decretano il primo approccio in sede di acquisto.

Questo appunto mi ha portato a riflettere sulla validità delle schede, su tutti gli episodi in cui errori di trascrizione, di traduzione o di equivalenza fra unità di misura diverse mi hanno portato a chiedere chiarimenti al costruttore di turno.

Una riflessione che mi ha portato a pensare alla ormai consolidata abitudine al test operativo che tutti gli operatori del settore giudicano imprescindibile – fortunatamente – prima di qualsiasi acquisto.

Rimane però il dubbio sulla validità delle schede tecniche in virtù del loro effettivo valore in termini di approccio alla macchina…unità di misura di ogni tipo…riferimenti normativi diversi per riportare le potenze dei motori…dati mancanti o spesso difficilmente confrontabili…o nelle gare ufficiali di appalto…

Alcuni costruttori, soprattutto tedeschi, tendono a separare il dépliant illustrativo da quello tecnico…sono due cose completamente diverse…

Altri mescolano descrizione del mezzo e dati tecnici per capitoli specifici in cui si parla di bracci, motori, pompe, cabine, carri e così via…

Altri ancora separano, nello stesso dépliant, la parte descrittiva posizionata all’inizio, dai dati tecnici, posizionati alla fine…

Tutto questo rende difficile il confronto se non dopo la compilazione di un foglio excel in cui siano riportati tutti i dati comparabili mettendo in evidenza quelli mancanti e quelli determinanti per la scelta del mezzo…

Un compito che spesso ho fatto nel corso del mio lavoro e che, nonostante la mia abitudine a lavorare con i numeri, non è stato sempre semplice proprio per la mancanza di una effettiva base normata sui dati da riportare nelle schede tecniche…

In un momento in cui tutto viene normato…questo passo potrà tutelare maggiormente l’acquirente finale?…o è solo una operazione di correttezza fine a sé stessa?…