Nel corso del mio ultimo viaggio in Gran Bretagna presso il quartier generale di JCB ho toccato con mano moltissimi nuovi prodotti che l’iperattivo marketing del costruttore ha lanciato sul mercato.
A metà fra visione e nostalgia, nel novero di escavatori di ogni dimensione, alcuni nuovi sollevatori, utilizzi particolari di terne e generatori a funzionamento ibrido, mi ha colpito moltissimo la nuova 1CXT, versione cingolata della mini terna 1CX presente nel listino JCB da lungo tempo.
Se la versione gommata, per quanto flessibile e utile negli spazi stretti, mi ha sempre lasciato ben più di un dubbio, questa nuova proposta in abiti cingolati l’ho trovata entusiasmante.
Sarà che in Italia le piccole pale cingolate con il retro escavatore sono sempre state molto diffuse. Sarà che la nostalgia verso queste macchine ha sempre avuto la meglio nei confronti della razionale evoluzione della meccanizzazione del settore. Di fatto sono stato veramente contento quando ho visto lavorare dal vivo questa nuova macchina JCB che, a mio avviso, potrebbe avere enormi potenzialità nel nostro paese.
Una macchina adatta ai contesti più disparati. Dal cantiere ordinario alla manutenzione ambientale del nostro territorio. Passando per le aziende agricole dove si candiderebbe a jolly tuttofare.
Superato in modo brillante l’inconveniente della stabilità, vero tallone d’Achille della 1CX e che richiedeva particolare attenzione nel lavoro sui terreni fortemente sconnessi, la versione Track richiama alla memoria tutti i migliori fasti del passato di queste piccole macchine.
Ovviamente con il comfort di una macchina moderna dotata di servocomandi idraulici integrati nel sedile e semplicissimi da gestire. Con le idonee protezioni ROPS-FOPS, con capacità di lavoro superiori rispetto a mini pale della stessa classe. Ma con ingombri minimi e con un retro escavatore dotato di braccio sfilabile.
Il vero uovo di Colombo che, oggettivamente, stupisce non sia stato scoperto prima da JCB.
Non nascondo che ho sempre avuto un debole per i cingoli perché, a mio avviso, le macchine movimento terra nascono principalmente come mezzi cingolati in grado di affrontare agevolmente ogni tipo di ostacolo.
Quando si parla di questi mezzi viene subito in mente il dozer cingolato. E nel tempo questa memoria storica non cambierà mai perché si è stabilmente consolidata come immagine primordiale di “macchina per spostare la terra”.
E la pala cingolata è stata per lungo tempo la vera macchina da carico e produzione che tutti ricordiamo fin da bambini.
Solo più tardi l’escavatore è arrivato a soppiantare in molti lavori questi due mezzi fondamentali ma senza riuscire, pur nel fulgore di un successo commerciale senza rivali, a scalfire l’immagine di queste due macchine.
E JCB ha avuto il merito di saper far rivivere un prodotto molto particolare e poco diffuso semplicemente applicando un carro cingolato e rispolverando una flessibilità e una maneggevolezza che la crisi ha fatto tornare di gran moda.
Bentornata paletta!…ci sei mancata.
