Una bella differenza…

IMG_6312Eccomi di nuovo qui dopo alcuni giorni di assenza giustificata.

La scorsa settimana ho partecipato a un training che la Weidemann, azienda del Gruppo Wacker Neuson, ha organizzato per la propria rete di vendita.

Azienda storica tedesca di pale gommate da sempre attiva in agricoltura, la Weidemann ha iniziato la propria azione commerciale in edilizia nel 2005, anno in cui è stata acquisita dalla Wacker. Una gamma di macchine uniformate con il classico colore giallo del Gruppo di Monaco che ha cambiato anche la fisionomia delle macchine Neuson.IMG_6203

La produzione Weidemann dedicata all’agricoltura è però ancora oggi predominante con lo storico marchio e lo storico colore rosso a contraddistinguere i prodotti dedicati a queste applicazioni. E anche con macchine che non sono offerte per il mercato delle costruzioni.

Sono così venuto in contatto con una realtà che non conoscevo in modo così diretto e approfondito.

Se è infatti vero che il mercato delle macchine agricole tedesco è particolarmente attento alle pale gommate, non riuscivo a spiegarmi le oltre 6.000 pezzi prodotti all’anno da questa azienda con sedi a Korbach e Flechtdorf, nello stato federale del centro nord dell’Assia.

Nata nel 1960 come costruttrice di attrezzature per stalle ed evacuatori di letame, negli anni ’70 compie il definitivo salto di qualità.IMG_6351

Nel 1972 nascono infatti gli Hoftrac. Queste piccole pale gommate articolate, strette, agili e concepite per muoversi agilmente negli spazi stretti delle stalle e nei cortili delle aziende agricole tedesche, sono il segreto del successo di questo costruttore.

E l’ampliamento della gamma segue la costante crescita aziendale con una offerta che copre, man mano che le esigenze degli agricoltori diventano sempre più precise, sia le piccole che le grandi aziende.

L’introduzione delle pale più grandi, dotate anche di braccio telescopico, portano la Weidemann nel cuore del mercato agricolo non solo tedesco. La nascita dei sollevatori telescopici di piccola e piccolissima taglia segna l’ingresso del costruttore tedesco con ottime credenziali in un mercato ormai saldamente in mano ai grandi costruttori storici.IMG_6345

La capacità di sapersi ritagliare una nicchia di mercato. Ecco il segreto di un successo che nel tempo continua a crescere in modo lento e costante.

Ma non solo.

Parlando con il responsabile italiano per il mercato agricolo, ho avuto modo di scoprire alcune dinamiche aziendali che hanno portato un aumento della qualità di prodotto.

Si tratta di un contratto sindacale, voluto dagli stessi dipendenti, che in Italia non avrebbe grande fortuna e che prevede forti incentivi o forti detrazioni a seconda della qualità finale del prodotto.

La produzione è monitorata in modo costante e ogni macchina è certificata non solo con i codici dei singoli componenti ma anche con i codici di coloro che l’hanno costruita e che hanno assemblato le singole parti.IMG_6076

Nel caso in cui non ci siano problemi, interventi in garanzia o segnalazioni di una certa gravità vi è un bonus, corrisposto mensilmente, del 10% dello stipendio. Nel caso in cui ci siano invece delle problematiche di vario tipo il bonus viene sospeso nel mese in corso e nel caso in cui ci sia una seconda segnalazione c’è una detrazione dallo stipendio di una cifra equivalente al bonus.

Le segnalazioni sono ovviamente tutte ascrivibili, tramite la codificazione, ai singoli operatori che hanno commesso l’errore di montaggio o il mancato controllo di qualità.

Le percentuali di interventi in garanzia sono ridotte al lumicino, ci confermano in Weidemann, e le motivazioni del personale che opera in tutto il ciclo produttivo – dalla progettazione e sviluppo fino alla costruzione delle macchine – sono veramente molto alte.

Non basta un progetto semplice, efficace e ben studiato per decretare il successo di una macchina.IMG_6381

Non basta un controllo di qualità serrato e feroce se non ci sono alla base dei presupposti per poter portare avanti un progetto che sia convincente e vincente. Diversamente fallirebbe sul nascere.

Il fattore umano è ancora oggi determinante per riuscire nell’intento di sviluppare, far crescere e diffondere un prodotto all’altezza dei mercati di oggi. In Weidemann hanno capito e fatti propri una serie di concetti che stanno alla base di una sana competizione industriale.

Una bella differenza con quanto accade da noi in alcuni grandi gruppi industriali.

Una bella differenza con la falsa cultura produttiva che viene contrabbandata dai nostri vergognosi sindacati che proteggono i fannulloni e mortificano i più bravi.

Una bella differenza…IMG_6109