Samoter 2014…chacun pour soi et Dieu pour tous!

SAMOTER_001Siamo alla vigilia del Samoter 2014.

Di solito – nelle precedenti edizioni – in questo periodo si era già provveduto all’organizzazione di tutto il viaggio…albergo, treno, dettagli di ogni genere…

Diversamente si rischiava di rimanere a casa o trovare qualche posto – a caro prezzo – a decine e decine di chilometri da Verona.

Ma non in questa edizione.

bauma 2013
L’ultima edizione del Bauma è stata una vera incetta di record

Da una iniziale defezione di CGT – complice il genetliaco dei primi 80 anni del dealer Caterpillar – man mano si sono uniti tutti i più grandi.

Komatsu e JCB sono stati i primi. Volvo e tutti gli altri avevano chiaramente dichiarato di voler essere presenti…anche con novità sostanziali.

WACKER_NEUSON_05Alla fine – a uno a uno – tutti i grandi big sembra che abbiano gettato la spugna. Ivi compresi i costruttori di sollevatori telescopici.

Le voci si rincorrono però di giorno in giorno man mano che ci si avvicina alla data dell’evento.

Alcune vogliono un clamoroso dietro-front di tutti i “non partecipanti” per risollevare un settore in profonda crisi esistenziale.

WACKER_NEUSON_03Altre vogliono la cancellazione dell’edizione 2014 del Samoter per un default clamoroso quanto tristemente voluto in un paese che non riesce a trovare il bandolo della matassa.

Voci allarmanti che sono il chiaro segnale di un’Italia che non vuole tornare a essere polo trainante di un’industria in cui – volente o nolente – siamo indiscussi leader tecnologici in molteplici comparti.

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L’inaugurazione del nuovo stabilimento Wacker Neuson di Linz

Non solo colossi come CNH Industrial – che spaziano dalle costruzioni all’agricoltura e su cui ci sarebbe da chiedersi seriamente come mai hanno spostato le sedi legali e amministrative altrove – ma anche aziende come Merlo, Dieci, Venieri, CSF Multione, Magni Telehandlers, Messersì…ma anche Lombardini-Kohler, Oil Control, Graziano Oerlikon con una lista che sarebbe interminabile.

Il Bauma 2013 ha visto l’Italia come primo paese espositore internazionale (alle spalle della sola Germania che però giocava in casa) con 477 aziende staccando il colosso cinese di ben 154 unità (323 aziende per il paese asiatico al terzo posto), di 346 unità gli USA (presenti con 131 espositori) e via via tutti gli altri.

E tutte aziende con un livello qualitativo e tecnologico di altissimo profilo che si presentano sul mercato internazionale con un appeal di sicuro effetto.

BAUMA_02Al contrario c’è da chiedersi perché – proprio sul palcoscenico mondiale del Bauma – il primo paese espositore dopo la Germania non avesse nessun rappresentante politico a promuovere un sistema paese che ne avrebbe profondamente bisogno.

C’è da chiedersi come mai uno dei più grandi costruttori di motori, macchine movimento terra e macchine agricole del mondo  – CNH Industrial – abbia deciso di trasferire la propria sede amministrativa e legale altrove pur mantenendo a Torino l’engineering di prodotto a conferma di una eccellenza di livello mondiale.

Joseph Puhringer - governatore dell'Alta Austria e artefice della costruzione del nuovo stabilimento di Linz
Joseph Puhringer – governatore dell’Alta Austria e artefice della costruzione del nuovo stabilimento di Linz

C’è da chiedersi come – ancora oggi – un paese come l’Italia annoveri meno dell’1% della popolazione mondiale e produca il 3% del PIL globale.

C’è da chiedersi come si possa palesemente ignorare il fatto che molte aziende metalmeccaniche trasferiscano la produzione non in Romania, non in Bulgaria, non in Serbia ma nella confinante Austria…dove il costo del lavoro non è propriamente a buon mercato ma dove il “sistema paese” lavora in modo che tutto funzioni come un orologio e le aziende siano produttive con una tassazione più umana e una burocrazia che lavora in modo efficiente.

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Il nuovo stabilimento Wacker Neuson di Linz con una superficie di 170.000 mq

Solo nell’Alta Austria un grande gruppo come Wacker Neuson ha potuto costruire e inaugurare – in soli 24 mesi dalla decisione del CdA – un nuovo stabilimento di 170.000 metri quadrati e ottemperare così agli impegni che gli hanno permesso di chiudere un accordo ventennale con Caterpillar per la produzione di mini escavatori.

Una vittoria che non è di una sola azienda ma di una intera regione che sente la concorrenza – anche e soprattutto politica – di un paese come la Repubblica Ceca a poche decine di chilometri da Linz, polo industriale di tutta l’Austria.

Sappiamo tutti molto bene che il sistema fieristico nazionale è in profonda crisi. Si salvano solo iniziative puntuali che mettono in primo piano l’innovazione, la ricerca e la capacità di lavorare in modo serio e realmente innovativo.

WACKER_NEUSON_04Il Samoter paga tutti questi aspetti: un sistema fieristico che dipende da una politica di basso profilo, un sistema statale che non sa fare il proprio lavoro e non sa attrarre investitori, un paese industriale capace di essere dirompente oltre frontiera e fortemente bloccato internamente da una pletora di leggi, funzionari di mezza tacca e magistrati da copertina che tarpa le ali a una profonda voglia di innovazione.

Il segnale del Samoter è chiaro a tutto il paese.

Se non vogliamo che il baricentro si sposti altrove – e con il Bauma di Monaco che macina record su record, il Bauma China che sta diventando come il suo “papà” tedesco, il Conexpo di Las Vegas che sta tornando ai fasti di un tempo – non abbiamo molto tempo da perdere.

La “triade” delle fiere di settore del prossimo futuro sembra delinearsi in modo molto chiaro…chissà cosa ne pensa l’attuale capo del Governo che ha promesso una Italia profondamente diversa?