Pezzo di carta o qualcosa di più?

FORMAZIONE_OPERATORIQuesta settimana è scaduto il termine del 12 marzo 2015 per mettersi in regola relativamente all’entrata in vigore dell’accordo Stato-Regioni.

Accordo che riguarda la formazione per gli operatori delle macchine movimento terra, dei trattori agricoli e forestali, delle macchine per il sollevamento e le pompe per il calcestruzzo.

Una lista di mezzi che vede alcune evidenti incongruenze in merito alla effettiva pericolosità di alcune macchine che non ne fanno parte e, dall’altro, la grande confusione che ancora oggi regna indiscussa fra gli addetti ai lavori.

FORMAZIONE_OPERATORI (4)Una confusione che denota due aspetti fondamentali.

Il primo è che la formazione relativa alla sicurezza non rientra nelle preoccupazioni fondamentali di moltissime imprese e lavoratori.

Il secondo è che gli aspetti legislativi che regolano questi aspetti sono spesso lettera morta con grandi domande che aspettano chiare risposte.

Non voglio addossare tutte le responsabilità agli attori dei cantieri.

Le motivazioni sono fondamentalmente culturali e hanno radici profonde.

FORMAZIONE_OPERATORI (6)Una mentalità che pervade il nostro paese in aspetti che esulano dal mondo del lavoro e che ci vedono riottosi alle regole, ad imparare in modo professionale l’utilizzo di qualsiasi cosa che sia in qualche modo legata al mondo del lavoro e che richieda attenzione alla sicurezza.

Nel mio ormai lungo peregrinare in aziende di ogni tipo e dimensione penso di avere un quadro chiaro e preciso in merito all’attenzione verso la sicurezza e la formazione nell’uso delle macchine.

Non è sicuramente la dimensione a rendere la struttura aziendale più attenta verso questi aspetti. Ho trovato aziende molto grandi, anche nel settore industriale, che tralasciavano aspetti fondamentali.

FORMAZIONE_OPERATORI (3)Per contro ho avuto il sincero piacere di lavorare con imprese più piccole ma ben organizzate i cui titolari hanno ben compreso l’importanza del lavoro in sicurezza e le evidenti economie che una corretta formazione comporta nel ciclo produttivo.

Rimane però la sensazione, nella maggioranza dei casi, di scontrarmi inizialmente con una grande diffidenza da parte dei lavoratori coinvolti e da una mal celata tolleranza da parte dei titolari.

La scadenza del 12 marzo 2015, caduta nel corso della settimana appena trascorsa, ha messo ulteriormente in evidenza questi aspetti.

FORMAZIONE_OPERATORI (2)Una data che ha messo le aziende di fronte alle proprie responsabilità e che le vede ancora oggi annaspare di fronte alla necessità di avere il famoso e quanto mai discusso “pezzo di carta” da poter esibire in caso di controlli.

Ma la formazione è solo questo o qualche cosa in più?

Gli incidenti nell’uso delle macchine sono una evidente testimonianza che la formazione è sicuramente qualche cosa in più.

Difficile farlo capire agli addetti ai lavori. Soprattutto da parte dei formatori che, come ovvio, si trovano in prima linea sotto il fuoco di sbarramento di chi, a fronte di anni di pratica, non vede l’ora di cogliere in fallo “colui che vorrebbe spiegare come si usano le macchine”.

FORMAZIONE_OPERATORI (7)È proprio qui che entra in gioco la professionalità e l’esperienza, data dalla perfetta conoscenza delle macchine che si usano nei cantieri, dei formatori.

Perché la sicurezza e la formazione non sia un semplice “foglio di carta” occorre sapere le reali situazioni in cui gli operatori si trovano ad operare quotidianamente e saper fornire risposte concrete a come risolvere le situazioni di pericolo.

Soluzioni sia comportamentali che tecniche in cui la classica risposta “…questo non si può fare…” deve diventare “…questo lo potete fare in questo modo operando in sicurezza…”.

E in questo modo la formazione diventa reale, effettiva e, soprattutto, si rompe il muro di diffidenza che la pervade.FORMAZIONE_OPERATORI (5)

2 Commenti

  1. Caro Costantino piu volte (e non solo io) è stato ripetuto il concetto che con un “formatore formato” come te imparare le norme da attuare per la sicurezza sarebbe il top….Ma passiamo avanti…diciamolo (immaginiamo detto come lo direbbe Fiorello che imita un noto politico….) pure, che come detto, molte volte non è la grandezza dell’azienda a determinare certe cose…ma in tanti casi torna alla ribalta il solito discorso dell’italiano medio che si sente superiore a tutti e quindi pensa che se na cosa (sbagliata) va bene per lui va bene per tutti… quante volte ti sarai trovato davanti il classico operaio piuttosto che operatore o autista che ha detto la famosa frase: “Ma tanto cosa puo accadere?” E poi magari le stesse persone sono quelle che le ritrovi sotto infortunio Inail perchè senza elmetto? Già…teste dure (ma solo in senso figurato) noi italiani, gente che nessuno ci deve e puo insegnare niente… Mhà…quante volte sto discorso in altri ambiti lo abbiamo affrontato caro Costantino? Io spero solo che (cosi come ho dovuto fare io) tanti capiscano na volta per tutte che certe cose sono per la propria incolumità e non solo per perder tempo…a te e ai tanti istruttori preparati auguro di poter lavorare sempre nel migliore dei modi, soprattutto per la NOSTRA sicurezza!

    • Ciao Marcella, a onore del vero devo dire che oggi, forse anche complice la consapevolezza degli effettivi pericoli in cui si incorre in cantiere, gli operatori restii a fare formazione sono sempre meno. Ovvio che il formatore debba essere una persona preparata.
      Ma partendo dal presupposto che lo sia e che gli operatori abbiano voglia di imparare, in realtà gli strumenti a nostra disposizione non sono moltissimi. Mi spiego.
      Decisamente utile spiegare il funzionamento di una struttura ROPS ma poi…alla prova dei fatti…sarebbe bello avere un simulatore di ribaltamento per fare capire cosa si prova in quei frangenti per mettere in atto le corrette procedure. Esattamente come si fa nei corsi di guida sicura per le automobili.
      Buon lavoro!

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