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Wirtgen Group all’aeroporto di Bologna

peer-webCon oltre 6,5 milioni di passeggeri (2014) lo scalo aereo di Bologna, inaugurato nel 1933 è oggi tra i sette aeroporti più importanti d’Italia. Gli attuali lavori di ripristino fanno parte di un ampio programma di manutenzione finalizzato a migliorare ulteriormente l’intera infrastruttura.

Nella scelta delle macchine l’impresa esecutrice dei lavori, la Bindi spa si è affidata per l’ennesima volta alle evolute tecnologie di Wirtgen Group. Come di consueto, ha dato il via ai lavori una scarificatrice a freddo Wirtgen, in questo caso la W 200. Questo modello è predestinato, tra l’altro, alla fresatura selettiva di strati d’usura su ampie superfici e con elevate produzioni giornaliere. Sulla via di rullaggio lunga 340 m e larga 23 m, caratterizzata da una forte usura, la grande fresa ha inoltre vinto la sfida di scarificare in tre passaggi l’intera sovrastruttura fino a una profondità totale di 70 cm. Chiari segni di una ridotta portanza degli strati di fondazione sottostanti avevano indotto i responsabili a fare questa scelta.

Per eseguire l’intervento di scarifica in modo vigoroso e al tempo stesso economico, l’operatore della macchina si è servito di una delle numerose funzioni preziose della W 200: i tre diversi regimi di rotazione del tamburo fresante, che possono essere impostati comodamente dalla postazione di guida e garantiscono la resa ideale della scarificatrice a seconda delle esigenze. In questo caso era richiesto il regime di rotazione più basso. Con esso la W 200, capace di erogare 558 CV di potenza, riesce a dare la massima produttività con un ridotto consumo di carburante al metro cubo di materiale fresato. Scegliendo questa impostazione risulta molto contenuta anche l’usura dei denti.

La WR 2400 e KMA 220

per-werbPrima che la via di rullaggio potesse ricevere la sua nuova pavimentazione in conglomerato bituminoso, si doveva però provvedere urgentemente alla stabilizzazione del sottofondo, la cui portanza non era più sufficiente. Un compito che sembrava fatto apposta per le riciclatrici-stabilizzatrici Wirtgen, in grado di riconsolidare i terreni con l’aggiunta di leganti o di ripristinare le pavimentazioni stradali riutilizzando il materiale fresato, in modo da ridurre l’impatto sulle risorse e sull’ambiente. Oppure di svolgere in modo affidabile entrambi i compiti, come la riciclatrice-stabilizzatrice Wirtgen WR 2400 impiegata all’aeroporto di Bologna.

Poiché il 50% circa del sottofondo era costituito da terra argillosa e l’altra metà da una miscela di sabbia e ghiaia, la riciclatrice-stabilizzatrice l’ha trattato prima con calce e poi con cemento. Sopra lo strato di terreno così stabilizzato, che ora vanta di nuovo buone doti di portanza e durata nel tempo, sono stati stesi 50 cm di materiale di riciclo con un contenuto di cemento del 6%. Per la realizzazione del nuovo strato di fondazione la Bindi ha scelto una combinazione di materiale riciclato in-situ (= in sito) e in-plant (= in impianto), in quanto rappresentava il metodo più efficiente considerate le circostanze locali. Era quindi nuovamente richiesto l’intervento della riciclatrice-stabilizzatrice Wirtgen, dopo che un escavatore aveva ricoperto la striscia fresata con uno strato spesso 25 cm del materiale previamente scarificato. Questa volta il potente rotore di fresatura e miscelazione della WR 2400 ha amalgamato il materiale con l’aggiunta di acqua e cemento fino a ottenere una massa omogenea.

Contemporaneamente, solo pochi metri fuori dall’area aeroportuale l’impianto mobile per riciclaggio a freddo Wirtgen KMA 220 ha provveduto a confezionare il materiale per il secondo strato, anch’esso avente 25 cm di spessore. A compattare a regola d’arte lo strato finale da 50 cm in materiale riciclato ha provveduto un rullo monotamburo Hamm 3520 con peso operativo di 20 t, articolazione centrale a tre punti e tamburo vibrante liscio.

Il tocco finale

fonotriceInfine si è potuto procedere alla riasfaltatura della via di rullaggio: una finitrice stradale Vögele SUPER 1803-3 si è messa all’opera per stendere la nuova pavimentazione in conglomerato bituminoso, costituita da uno strato di base da 10 cm, uno strato di binder da 6 cm e uno strato d’usura da 4 cm. Al fine di garantire sulla nuova via di rullaggio sia una più lunga durata utile del manto che un buon grip delle ruote degli aeromobili anche in presenza di cattive condizioni meteorologiche, lo strato d’usura è realizzato in splittmastixasphalt. Oltre a essere più resistente, grazie alla sua struttura granulometrica aperta questo materiale consente anche il deflusso ottimale delle acque superficiali.

sinistraAlla compattazione finale del tappeto d’usura hanno provveduto due rulli Hamm.  Per primo si è messo all’opera il rullo tandem DV 90 con ralla sterzante e Hammtronic, il collaudato sistema di gestione elettronica della macchina, che ha saputo convincere con un’enorme resa superficiale e una grande potenza di compattazione. Subito dopo un rullo gommato ha dato l’ultimo tocco al manto della via di rullaggio.