Grandi flotte

Una flotta New Holland per la sicurezza del territorio

New Holland per webE’ una flotta di 16 macchine ad assicurare che il territorio della provincia pratese resti sempre nelle condizioni ottimali. Messa in sicurezza degli argini dei fiumi, manutenzione invernale, ripristino strade da frane e smottamenti e movimento terra: l’azienda è la Sandretti, le macchine New Holland Construction.

TestoRacconta Giampiero Matteucci, responsabile del servizio macchine del Consorzio Agrario di Siena, che rappresenta New Holland Construction per le province di Siena, Prato, Pistoia, Grosseto, Arezzo e Firenze: “La ditta Sandretti di Prato ha sempre comprato italiano. E’ da tempo affezionata alla macchine agricole di New Holland e da qualche anno ha iniziato ad affiancarle con mezzi New Holland Construction fino a costituire una flotta davvero importante, con tre escavatori cingolati di grosso tonnellaggio, un dozer, una pala gommata e ben dodici macchine della gamma compatta.”

Sinistra “Le nostre macchine devono sempre essere al massimo della loro efficienza perché lavorando per la provincia e la protezione civile non possiamo permetterci imprevisti; la tempestività degli interventi, che spesso comportano il ripristino di strade statali e provinciali, è fondamentale,” racconta il geometra Gabriele Sandretti, proprietario della ditta pratese. “New Holland non ci ha mai lasciato a piedi e per i piccoli inconvenienti c’è l’assistenza competente e direttamente in cantiere del Consorzio Agrario di Siena che ci fa stare tranquilli”.

La flotta ‘heavy’ New Holland comprende tre escavatori cingolati, una pala gommata e un dozer. Ma è la gamma compatta quella meglio rappresentata nel parco macchine Sandretti: ben 7 miniescavatori (dal più grande E50 al più piccolo E10SR), una terna LB110B e 4 minipale compatte (due cingolate C175 e C238 e due gommate L215 e L230).

DestraLa scorsa estate (da fine giugno ai primi di settembre) gli escavatori E305, E245 assieme al dozer D180, alla pala W170 e a due miniescavatori sono stati impiegati nel ripristino dell’argine del fiume Bisenzio che dal confine tra Toscana e Emilia Romagna scende a valle fino a Prato passando per i comuni di Vernio, Cantagallo e Vaiano. Il lavoro, cosiddetto di ‘scogliera’, ha visto l’utilizzo della pietra serena, tipica delle cave di Firenzuola, per ricreare l’argine del fiume per circa 3km alle spalle della zona industriale di Vaiano (PO).

NHC e Sandretti1Un altro lavoro degno di nota, da poco terminato, ha riguardato la costruzione di due turbine in cemento armato lungo il letto del fiume Bisenzio per la produzione di energia elettrica. In cantiere, la minipala compatta cingolata C238, un escavatore E135 triplice e due miniescavatori. La committenza privata che ha fatto eseguire i lavori utilizzerà parte dell’energia ricavata nella sua azienda tessile del pratese e ne venderà la restante all’Enel.