Sulle strade di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, abbiamo visto all’opera una stendiasfalto Simex ST200 che ha subito messo in mostra le sue qualità: rapidità di messa in opera, velocità operativa e massima facilità di gestione. In poche parole una macchina che si ripaga velocemente ed elimina il lavoro manuale.
Oltre alla macchina citata gli attori del cantiere lombardo sono gli uomini dell’impresa stradale Aldo Bronzini con sede a Cogozzo di Viadana, in provincia di Mantova. Un’impresa storica, sul mercato da oltre 50 anni, fondata da Aldo Bronzini, padre degli attuali titolari, i fratelli Claudio e Davide. Specializzata nelle opere stradali e fognarie, la società mantovana si avvale di un buon parco macchine comprendente vari Komatsu: uno skid cingolato, una pala gommata, un miniescavatore e due escavatori (un gommato e un cingolato); tre rulli da 15, 40 e 80 q Dynapac, due finitrici e altrettante attrezzature Simex: una fresa da skid e la nuova ST200. Un parco macchine che nel caso di particolari necessità viene rinvigorito dal noleggio a caldo di frese stradali di grandi dimensioni. Lo staff oltre i titolari comprende due operatori, altrettanti addetti amministrativi e consente di operare nell’area compresa tra la Lombardia e L’Emilia Romagna con un’attività svolta per enti pubblici e privati.
In particolare nel cantiere di Casalmaggiore l’impresa Bronzini è stata impegnata nella stesa dei tappeti riguardanti i marciapiedi e la sede stradale di un’area residenziale. Dapprima gli uomini della società mantovana hanno provveduto a operare qualche risanamento di alcune aree ammalorate. Il secondo step ha visto la stesa del bitume sui marciapiedi, mentre la fase successiva ha riguardato il completamento del tappeto stradale. Al momento della nostra visita in cantiere gli uomini e le macchine Bronzini erano impegnati lungo i marciapiedi: 2.400 m di lunghezza per 1,3 m di larghezza in totale.
Un esordio di successo
L’attrezzatura, completamente traslata rispetto alla macchina portante, è posizionata all’inizio del marciapiede. La spondina fissa di destra segna il filo cordolo, mentre la sponda di sinistra viaggia pochi millimetri al di sopra del cordolo che separa il marciapiede dalla sede stradale. Un veloce controllo dell’altezza del rasello posteriore, una giusta quantità di bitume rovesciata davanti alla ST200 e lo skid si mette subito in moto. Tutto il resto è un gioco da ragazzi. Qualche regolazione in altezza e in larghezza, un briciolo di attenzione per la presenza di un palo e di un tombino, un’ulteriore sistemazione per uno sbalzo del marciapiede di alcuni centimetri ed ecco, in circa mezz’ora, stesa una cinquantina di metri di bitume, poi adeguatamente compattati dal rullo di servizio.
Effettuato l’esordio operativo, Claudio Bronzini ha il tempo di abbandonare la pulsantiera dell’attrezzatura Simex e di scambiare alcune battute. «Abbiamo acquistato la ST200 proprio per far fronte a questo lavoro. Ovviamente abbiamo valutato anche altre opzioni, tra le quali una minifinitrice, ma quest’ultima ha un costo molto più elevato e anche sotto il profilo dell’alimentazione la ST ci è sembrata migliore: è semplice e la alimentiamo con la nostra pala gommata. Inoltre è molto comoda per i marciapiedi dove, come in questo caso, ci sono i pali della luce, i tombini, tutti ostacoli che, l’abbiamo appena visto, si riescono a superare con facilità». Il richiamo dell’operatività è troppo forte e Bronzini torna ai comandi della sua nuova attrezzatura non prima di aver confessato il più importante motivo della sua soddisfazione. «Fino ad alcuni giorni fa – racconta con un sorriso – un marciapiedi così lo avremmo fatto completamente a mano, con tanti giorni di lavoro e tanta fatica. Ora, grazie a questa attrezzatura, prevediamo di completare tutti i marciapiedi in circa 4 giorni e senza romperci la schiena. Non male».
ST è la sigla che in Simex identifica le stendiasfalto e 200 è il numero che, in centimetri, caratterizza la stesa nominale massima che la macchina riesce a raggiungere. «All’interno della nostra gamma – interviene Federico Tamburri, Sales Manager di Simex – è una macchina del tutto particolare, l’unica che non presenta un motore idraulico. In sostanza, più che un’alternativa alla finitrice, la nostra ST è un’alternativa, intelligente ed economica, rispetto al lavoro di badile e rasello. In buona sostanza la nostra ST è un rasello di grandi dimensioni. Il lavoro con questa macchina è semplicissimo: è sufficiente scaricare davanti all’attrezzatura il materiale (in questo caso asfalto, ma può essere usata anche per riempire tracce e quindi utilizzare materiale di risulta) e una volta regolata la larghezza delle sponde e l’altezza del rasello posteriore procedere alla stesa del bitume. Le sponde si regolano in maniera idraulica attraverso una pulsantiera che sovrintende, come in questo caso, anche il lavoro fuorisagoma. Mentre la regolazione dell’altezza è operata manualmente e in modo indipendente sui due lati (esiste comunque un optional per la regolazione elettrica) attraverso due viti graduate di regolazione che permettono di realizzare un piano leggermente inclinato per il deflusso delle acque meteoriche».
La macchina, costruita in due modelli: ST160 ed ST200, si applica a qualsiasi tipologia di skid e l’unico criterio di scelta nell’abbinamento attrezzatura-motrice è la larghezza dell’attrezzatura rispetto a quella della macchina portante. Ovviamente la dimensione dello skid va però a incidere sulla quantità di materiale che è possibile trattare nella passata. La connessione alla macchina motrice avviene in modo estremamente semplice: la ST viene collegata con i due attacchi rapidi della bassa pressione, in quanto l’idraulica va a muovere esclusivamente le sponde e la traslazione in fuori sagoma. La connessione elettrica per la pulsantiera viene fornita da Simex con l’attacco per l’accendisigari. In pratica si tratta di una vera e propria «plug and play», che si connette immediatamente senza la necessità di un tecnico specializzato.
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