Terne

JCB: specie evoluta

Aperturadi Roberto Negri

Il padre nobile della terna rilancia con la presentazione di un modello destinato a far parlare molto di sé. JCB annuncia la nuova 3CX Compact, insieme a una nuova strategia motoristica che porta sui modelli del marchio di Rocester i nuovi propulsori Tier 4 Final. A chiudere la lineup 2016 la rinnovata gamma di telescopici da 1,6 a 20 metri, e il midi zero tail 90Z-1 da 9 tonnellate.

E’ stata a lungo fra le regine del mercato, oltre che una protagonista di quei cantieri di piccola e media taglia che, soprattutto nel nostro paese, rappresentano lo zoccolo duro del settore construction. Poi, un lungo periodo di appannamento, dovuto non a limiti tecnico – operativi quanto piuttosto all’aggressività di antagonisti efficaci ed economicamente appetibili come miniescavatori e skid loader. A chi poteva allora essere affidato il rilancio della terna se non al marchio che ne detiene l’indiscussa primogenitura? E’ quello che devono avere pensato in JCB al momento del varo del progetto che ha portato alla nascita della nuova 3CX Compact, protagonista insieme a una agguerrita lineup di novità del Product Launch internazionale ospitato presso il JCB World Headquarters di Rocester. Dopo averle viste in azione sul campo nella due giorni britannica, ecco le nostre prime impressioni.

Versatile per natura

testoStar indiscussa dell’evento, la nuova terna 3CX Compact nasce con l’obiettivo ambizioso di rinnovare uno dei modelli JCB di maggiore successo mantenendone tutte le caratteristiche di versatilità e produttività, ma inserendole in un allestimento che spicca per compattezza dimensionale, manovrabilità e rapidità operativa. O, per dirla con le parole di Lord Bamford, che ha personalmente presentato la nuova nata alla stampa internazionale, “tutta la potenza di scavo e la facilità d’uso di un miniescavatore, con le funzionalità di uno skid loader, ma con una versatilità che rendono la 3CX Compact molto più di una semplice macchina da scavo e carico”.

Lord Bamford
Lord Bamford

E la carta d’identità della macchina ne lascia in effetti intravedere tutte le potenzialità in quello che è il suo habitat naturale, vale a dire il tipico cantiere urbano caratterizzato da spazi vincolati e di complessa agibilità. A partire dalle dimensioni – solo 1,9 m di larghezza per 2,74 m di altezza – e da un sistema di sterzatura integrale capace di ridurre il raggio di sterzata a 5,8 m, sufficienti a manovrare anche su una singola corsia della carreggiata. Certo la manovrabilità non è tutto, perché a contare nei contesti operativi d’elezione della 3CX Compact sono anche precisione e versatilità. Alla prima esigenza risponde la combinazione fra leve servoassistite dell’escavatore – qui previste di serie – e un impianto idraulico la cui portata è stata aumentata del 19% arrivando a toccare i 100 litri/min, accorgimenti che secondo quanto dichiarato dal costruttore sono in grado di influire positivamente sia sulla fluidità dei movimenti che sulla produttività della macchina. destraQuanto alla versatilità, la 3CX Compact mette in mostra una notevole capacità di cambiare pelle grazie a una mantenuta compatibilità trasversale delle attrezzature per terne, miniescavatori e minipale della casa, permettendo così l’utilizzo di un’ampia gamma di attachment anche dalle richieste idrauliche generose: a questo provvede una portata idraulica bidirezionale fino a 75 litri/min, in grado di alimentare anche attrezzature esigenti in termini di flussi d’olio come le trivelle. Due le lunghezze d’avambraccio disponibili sul retro, disponibile sia in versione fissa che telescopica, mentre l’attrezzatura frontale può utilizzare un’ampia gamma di pale e attrezzature speciali, allestibili anche con lame di usura ad alta resistenza per demolizioni stradali, e grazie a un’altezza di carico di 2,98 m e uno sbraccio massimo in avanti a tutta altezza di 1,11 m anche le operazioni di movimentazione e carico risultano agevoli. Presente anche uno dei marchi di fabbrica JCB, l’attacco idraulico Quickhitch, per una rapida sostituzione delle attrezzature.

Mobilità a basse emissioni

Generazioni a confronto
Generazioni a confronto

Uno dei fiori all’occhiello della 3CX Compact è al tempo stesso un elemento ricorrente della nuova lineup presentata a Rocester. Parliamo delle nuove motorizzazioni Tier 4 Final/Stage IIIB JCB Diesel by Kohler, frutto del recente accordo con il colosso motoristico statunitense e presenti sulla terna nella taratura da 74 CV/55 kW, che centrano i nuovi standard in materia di emissioni fissati dalle norme USA ed europee grazie a un sistema SCR ad alta efficienza senza utilizzare DPF, sistemi di post-trattamento dei gas di scarico né additivi per emissioni. Caratteristiche, queste, che oltre a promettere un abbattimento dei consumi stimato intorno al 5% hanno consentito un’installazione del gruppo motore senza particolari modifiche alla carrozzeria. MotoreAl propulsore è accoppiata una trasmissione idrostatica capace di una velocità massima di trasferimento di 40 km/h – il 17% in più rispetto alla già rapida 2CX – e dotata inoltre di una modalità lenta, che consente la marcia a regime di giri elevato in modo da alimentare attrezzature che richiedono un’alta portata idraulica con velocità di traslazione di soli 3,5 km/h. Assenti naturalmente comando innesto marce e frizione, a tutto vantaggio della facilità d’uso. Completano la linea di trasmissione una coppia di assali heavy duty con differenziale limited slip, disponibile in via opzionale, che migliora il comportamento della macchina su terreni difficili, e un impianto frenante intelligente che provvede allo stacco automatico della trasmissione, riducendo l’usura dei componenti. Ottimo, come già accennato, il comportamento in fase di sterzatura, dove il raggio molto contenuto permette manovre di inversione anche su una singola carreggiata, particolare assai apprezzabile in termini di ridotto impatto sulla circolazione stradale nelle aree di cantiere.

sinistraNovità e accorgimenti anche in cabina, che nelle sue linee generali segue la tradizionale filosofia JCB improntata a comfort e visibilità. Sulla 3CX Compact fanno la loro comparsa di serie comandi identici a quelli degli escavatori della casa, una scelta dettata dall’obiettivo di ridurre la fatica per l’operatore e migliorare la controllabilità della macchina. Un ampio parabrezza, in vetro laminato e temprato facilmente sostituibile grazie al profilo piatto, offre un’ampia visibilità insieme al cofano dal profilo ribassato, e un elevato coefficiente di sicurezza in combinazione con il lunotto dotato di protezione antiurto. Di livello la dotazione di serie, che comprende fra l’altro sedile ammortizzato e sistema di riscaldamento.

Puliti e performanti

testoIl contenimento delle emissioni è il fil rouge che unisce la 3CX Compact a un’altra delle più importanti novità presentate a Rocester, vale a dire la gamma di escavatori idraulici cingolati JS, che nei modelli dal JS130 al JS235 adotteranno le nuove motorizzazioni EcoMax Tier 4 Final/Stage IV senza DPF interamente sviluppate in – house da JCB. La strategia adottata dai progettisti britannici ha in questo caso utilizzato una combinazione fra riduzione catalitica selettiva (SCR), catalizzatore ossidante (DOC) e AdBlue, in cui Il sistema SCR sostituisce la marmitta di scarico standard del motore e riduce l’ossido di azoto tramite una reazione chimica attivata dall’ammoniaca presente nella soluzione AdBlue. SCR e AdBlue sono costantemente monitorati dal sistema di controllo SMART della macchina, che evidenzia all’operatore eventuali problemi sotto forma di allarmi e spie di emergenza sulla console principale; nelle versioni destinate al mercato europeo, inoltre, tutti i modelli JS sono equipaggiati con il sistema telematico LiveLink di serie, che trasmette automaticamente messaggi di avviso in caso di abbassamento del livello di AdBlue in modo da prevenire fermi macchina non necessari.

Efficienza a costi contenuti

centroL’adozione delle nuove motorizzazioni EcoMax sulla gamma JS si è accompagnata a una serie di accorgimenti e soluzioni costruttive in grado, secondo quanto dichiarato dal costruttore, di offrire alcuni apprezzabili upgrade prestazionali. Fra questi, innanzitutto, l’implementazione di pompe idrauliche Kawasaki di ultima generazione, che rispetto al modello precedente evidenziano un’efficienza superiore del 3% e, conseguentemente, un flusso più elevato a parità di regime di giri con una riduzione di circa il 6% nei consumi di carburante. Anche la configurazione del gruppo di raffreddamento è stata riveduta, ampliandone la capacità del 34% montando refrigeratore ad aria e condensatore del condizionatore su cerniere in modo da agevolarne la pulizia. Particolare attenzione è stata dedicata anche a sicurezza e accessibilità sia grazie all’adozione di un nuovo tipo di corrimano, sia a una nuova configurazione dei gradini, che offrono costantemente tre punti di contatto per salire e scendere dalla macchina nelle normali operazioni di manutenzione. Sempre a beneficio della sicurezza, tutti gli escavatori Tier 4 Final/Stage IV sono dotati di nuovi punti di ancoraggio sui telai dei cingoli conformi agli standard ISO 20474-1.

Le altre novità

testoFra le altre novità presentate a Rocester, spicca il nuovo midiescavatore a ingombro posteriore zero 90Z-1, una macchina da 9 tonnellate che si presenta sulla scena del segmento con un motore più potente, un gruppo di scavo più ampio e una maggiore capacità idraulica. Come tutti i modelli della gamma, la macchina è basata su un carro rinnovato con configurazione ad “H”, e implementa il propulsore Tier 4 Final/Stage IIIB JCB Diesel by Kohler nella taratura da 74 CV/55 kW già vista sulla nuova 3CX Compact. Valvole idrauliche Bosch Rexroth, motori di rotazione Nachi e pompe a portata maggiorata promettono di influire positivamente sulle capacità idrauliche della macchina, che si distingue fra l’altro per alcune soluzioni adottate sui fratelli maggiori della gamma JS. Fra queste, il sistema idraulico di sicurezza 2Go, in cui l’operatore, oltre alla tradizionale leva di interruzione idraulica, deve spingere un pulsante sulla console destra prima di poter attivare l’impianto idraulico, evitando pericolose manovre accidentali dall’esterno della cabina.

Un cast d’eccezione

Foto Box 1BA fare da corollario alla star indiscussa della due giorni di Rocester, la 3CX Compact, è stato un supporting cast di eccezione. Accanto ai già citati escavatori JS con motorizzazioni EcoMax e al midi 90Z-1, infatti, nel teatro di operazioni allestito per l’occasione si sono alternate altre proposte di sicuro interesse e potenziale fra cui, in particolare, la nuova gamma di movimentatori telescopici con motorizzazioni Tier 4 Final/EU Stage IV che coprirà un ampio range di altezze operative, dagli 1,6 metri del 516-40 ai 20 metri del top di gamma 540-200. Accanto a una serie di caratteristiche costruttive che segnano una sostanziale continuità con le gamme precedenti, la nuova serie trova la sua chiave di volta tecnologica nella possibilità di offrire capacità di movimentazione e autonomia superiori rispetto ai predecessori pur utilizzando motorizzazioni di potenza inferiore (il top della nuova serie è la versione da 55 kW); i test di pre – produzione hanno in particolare quantificato in circa il 20% questi miglioramenti, a fronte di consumi abbattuti fino al 16%. Legittima quindi la curiosità di vederli alla prova sul campo al momento della commercializzazione, prevista per il prossimo anno. A completare la sfilata alcune novità forse non di grande potenziale sul mercato italiano ma tecnicamente interessanti, fra cui la nuova gamma di minidumper da 1 a 10 tonnellate e, prima assoluta, la macchina fuoristrada per infissione pali 4CX Polemaster con benna 5 in 1 Rotaclaw.  

 

Produttività… in formato tascabile

Foto Box 2Giovanni Pelizza, Direttore Marketing JCB Italia

La 3CX Compact è stata sviluppata tenendo in considerazione le esigenze di mercati specifici?

Questa nuova macchina è stata concepita appositamente pensando ai lavori urbani e negli ambiti congestionati in genere, con in mente le esigenze di chi, come imprese edili, di manutenzione e stradali, posatori di reti tecnologiche, ma anche personale di aziende municipalizzate, ha a che fare quotidianamente con lavori in aree che non concedono ampi spazi di manovra e spesso sono alle prese con il traffico veicolare e pedonale. Inoltre, si tratta di una terna, quindi macchina polivalente per definizione: pensiamo, ad esempio, agli operatori che si occupano di manutenzione urbana, agli operai delle municipalizzate e a chi deve gestire il pronto intervento in genere; la terna offre la possibilità di intervenire con un unico mezzo perfettamente in grado di assolvere a molteplici funzioni in presenza di contesti e situazioni diverse. L’ingombro ridotto, l’ottima visibilità, la rapidità di movimenti e la flessibilità operativa ne fanno la macchina perfetta per questo tipo di esigenze.

Perché questa scelta, vista la presenza in gamma della 2CX?

Perché il mercato chiede sempre di più macchine con dimensioni contenute ma che offrano le caratteristiche costruttive e le prestazioni dei modelli di stazza superiore. La risposta JCB è la 3CX Compact, ed è importante sottolineare che non si tratta di un restyling ma di una macchina completamente nuova; ha solo più o meno lo stesso ingombro della 2CX, ma nemmeno un componente in comune. Parliamo insomma di una macchina con caratteristiche nuove e del tutto uniche sia per la sua categoria che per il mercato: motore 55 kW dalle eccellenti prestazioni e dai bassi consumi di carburante, trasmissione idrostatica, velocità di 40 km/h, circuito idraulico con pompa a portata variabile e servocomandi, pompa ausiliaria da 100 l/min. Completamente nuovi sono anche il retroescavatore e i bracci pala. Completa tutto il pacchetto “Automate”, da poco inserito nei modelli di peso maggiore della gamma.

Quali sono le potenzialità di una macchina con queste caratteristiche sul mercato italiano? È in grado di scalzare la coppia miniescavatore/skid?

Premesso che JCB produce sia miniescavatori che minipale in una gamma tra le più complete sul mercato – e, mi si consenta, tra le più sicure grazie alla caratteristica unica del monobraccio per lo skid – l’intento di JCB non è quello di sostituire queste tipologie di macchine operatrici, bensì rispondere alle esigenze del mercato offrendo un’alternativa in più, che nel caso specifico offre in un’unica soluzione le stesse funzioni delle altre due macchine. Il vantaggio in termini gestionali, e di conseguenza economici, è intuitivo. Ovviamente i vantaggi sono anche di tipo operativo: oltre a quelli già citati, va sottolineato che la nuova 3CX Compact è intuitiva e facile da usare, offre una notevole mobilità e manovrabilità e, grazie ai comandi servoassistiti, non avrà difficoltà a farsi apprezzare dagli operatori abituati a utilizzare escavatori e skid.