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SLT: GLI ECCEZIONALI SECONDO MERCEDES

Aperturadi Ferdinando Tagliabue

Imponenti, funzionali ma confortevoli, con motori fino a 625 CV (e 3000 Nm di coppia massima), un cambio a 16 marce e la nuova frizione con turbo retarder che assicura prestazioni eccezionali per mezzi e trasporti super pesanti. Questi in sintesi gli specialisti Mercedes Benz (Actros e Arocs) per il trasporto eccezionale.

Spesso sono creature che si muovono nella notte, specialmente quando si tratta di trasporti che necessitano di percorsi particolari, deviazioni del traffico se non addirittura il suo blocco, almeno temporaneo.

Altre volte invece li vediamo circolare, con adeguata scorta, anche di giorno. In questo caso le dimensioni sono quasi normali ma non altrettanto si può dire dei pesi.
Stiamo parlando dei veicoli eccezionali, quelli che, per intenderci, trasportano macchine operatrici di grandi dimensioni (e pesi), ma anche tralicci, prefabbricati indivisibili e tutto quanto eccede, per pesi e dimensioni, il normale trasporto.
È evidente che per trasporti eccezionali sono necessari camion eccezionali e Mercedes Benz, uno dei pochi costruttori a disporre di una gamma di mezzi che copre ogni segmento dell’autotrasporto, mette a disposizione non uno ma due veicoli, entrambi contraddistinti dalla sigla SLT, l’Actros e l’Arocs, forti di una componentistica perfettamente armonizzata e costruiti nell’impianto di Worth e completati in Francia dalla affiliata CTT.

Una grande gamma

Mercedes-Benz Actros 4163 SLTGli SLT sono disponibili in numerose versioni. Per l’Actros (con sospensioni pneumatiche) sono previste le cabine GigaSpace e BigSpace, e versioni 6×4 con passi di 3400 e 4000 mm mentre per l’Arocs (con sospensioni meccaniche) vengono proposte versioni 6×4 (passi 3300 e 3900 mm), 6×6 e 8×4 (passo 3900), 8×6 (con passo 4200 mm) e 8×8 (con passo 4850 mm). In questo caso le cabine sono le Big Space e le StreamSpace da 2,3 m di larghezza. Per chi opera con pesi complessivi non superiori alle 120 t o su percorsi non particolarmente impegnativi sotto il profilo topografico, sono disponibili anche le versioni semi-SLT senza frizione TurboRetarder e prive di impianto supplementare di raffreddamento.

Estetica imponente
ME DSC_1439Gli SLT si basano esteticamente sui modelli Actros e Arocs ma risultano più imponenti dei modelli originari. La ragione di questa imponenza deriva dalla presenza dei rivestimenti laterali posti dietro la cabina che racchiudono la torre di raffreddamento dalle grandi prese d’aria (sul lato destro) per motore e frizione turbo retarder, impianto idraulico e i serbatoi dell’aria compressa e del carburante, Questi «prolungamenti» della cabina sono realizzati in materiale sintetico rinforzato da fibre di vetro. Da segnalare anche la presenza del supporto anteriore per il gancio di traino rinforzato (utile negli interventi di spinta) e posto nella parte centrale del paraurti.

Comfort e funzionalità

CabinaSpazio e comfort sono doti essenziali per le cabine dei veicoli eccezionali; la GigaSpace (per l’Actros) da 2,5 m dispone di un’altezza interna di 213 cm, assicura tanta libertà di movimento e ampi spazi di stivaggio mentre per l’Arocs la cabina più grande è la BigSpace con 199 cm di altezza interna e una grande funzionalità.

Su entrambi i modelli è presente un cruscotto ergonomico e una strumentazione di facile lettura, display a colori, volante multifunzionale, sedile a sospensione pneumatica Comfort, con ampie possibilità di regolazione, climatizzazione e funzione massaggio. Confortevole anche il letto (da 75 x220 cm) sotto il quale si trovano spazi di stivaggio fino a 550 litri accessibili esternamente da entrambi i lati. Sopra il parabrezza vi sono poi altri scomparti per 332 litri.

Un grande motore

ok motore OM 471Per quanto concerne le motorizzazioni, I tecnici della Casa tedesca hanno pensato al massimo, ovvero all’OM 473 BlueTec 6 di 15,6 liri che sviluppa una potenza massima di 460 kW (625 CV) a 1600 giri/min e dispone di una coppia massima di 3000 Nm. Va comunque ricordato che lo stesso motore è disponibile con 380 e 425 kW (517 e 578 CV), e con coppie massime rispettivamente di 2600 e 2800 Nm.
Questo motore, capace di fornire eccellenti prestazioni e una incredibile resistenza, è in grado di sviluppare già 2500 Nm a regimi di poco superiori al minimo il che si traduce in elasticità e ripresa straordinarie, doti fondamentali in questo particolare tipo di trasporto.
L’OM 473 BlueTec 6 si avvale della tecnologia Turbocompound, ovvero una seconda turbine posta a valle del turbocompressore a gas di scarico che sfrutta la temperature residua dei gas di scarico dopo che questi hanno attraversato il turbocompressore per incrementare l’efficienza del motore.
Un’altra grande dote dell’OM 473 è senza dubbio la grande potenza frenante sviluppata dal freno motore a decompressione sovralimentato High Performance (con una potenza massima di 475 kW), la cui attivazione avviene in due stadi attraverso il commando posto sulla destra del piantone dello sterzo.
Il cambio è il G 280 a 16 Mercedes con commando automatizzato PowerShift Mercedes 3 che, grazie alla graduazione molto ravvicinata, consente di avere a disposizione sempre il rapporto più adatto al percorso e al peso trasportato assicurando la capacità di trasmettere l’elevatissima coppia massima anche nelle marce basse. La facilità di utilizzo è quella classica del PowerShift, già noto e apprezzato per la grande rapidità di innesto (fondamentale nella marcia in salita e con carichi elevate) e la massima precisione, doti entrambe sensibilmente migliorate rispetto alla generazione precedente; inoltre questo cambio è in grado di riconoscere, anche in fase di rilascio in discesa, mantenendo la marcia inserita a tutto vantaggio della potenza frenante e della frizione turbo retarder.

Programmi di marcia

Foto Box 2Sempre per meglio rispondere alle specifiche esigenze del trasporto eccezionale, il cambio dispone di programmi che consentono varie modalità di marcia come quella «power» che prevede innesti ai regimi più alti o «heavy» con cambi di marcia estremamente rapidi (ed eseguiti a regimi ancora più alti) senza che vengano saltate marce, consentendo partenze su pendenze del 10% anche con pesi complessivi fino a 250 t. Dobbiamo poi ricordare la funzione EcoRoll (di serie) che può essere disattivata.

Frizione turbo retarderMercedes-Benz Actros 4163 SLTLa frizione Turbo Retarder, anche se di recente introduzione, non rappresenta per i nostri lettori una novità in quanto ne abbiamo già parlato in quanto equipaggiava l’Arocs presentato a Verona in occasione del Samoter. E poiché ne abbiamo già parlato riassumeremo brevemente le caratteristiche di questo dispositivo che racchiude in se le funzioni di una frizione di avviamento idraulica e di un retarder.

Più compatta rispetto a quella di altri sistemi di avviamento, la struttura della frizione con Turbo Retarder offre il vantaggio della maggior leggerezza e la possibilità di fungere anche come efficiente freno continuo, nonché assicurare uno spunto preciso ed esente da usura e facilitare manovre a bassissime velocità. Nelle partenze a pieno carico dopo la fase iniziale la frizione Turbo Retarder viene esclusa e l’accoppiamento dinamico tra motore e cambio avviene in modo tradizionale.
Allo scopo di proteggere il cambio la potenza totale di sistema dei due freni degli SLT viene limitata a 720 kW (979 CV), potenza che può essere richiamata su un’ampia fascia di regimi garantendo in questo modo la massima sicurezza e protezione dei freni di esercizio nelle discese con portate elevate, grazie anche all’efficienza dell’impianto di raffreddamento posto dietro la cabina (nella torre di raffreddamento) e a quello standard.

La torre di raffreddamento ospita anche l’impianto idraulico azionato dalla presa di forza del motore. Nella parte inferiore della torre di raffreddamento c’è il serbatoio carburante (in alluminio) che ha una capacità di 900 litri a garanzia della massima autonomia (e risolvendo a monte il problema di trovar spazio in una stazione di servizio), il serbatoio dell’aria compressa, il radiatore del carburante e dell’impianto idraulico.

I telai

ME DSC_1431Il telaio dell’Actros SLT con sospensioni pneumatiche ha una larghezza di 834 mm con longheroni da 8 mm di spessore mentre per l’Arocs la larghezza è di 744 mm con longheroni di 9 mm; per entrambi si aggiungono elementi di rinforzo. Ai lati del telaio (a sinistra) si trovano il serbatoio dell’AdBlue (60 l per l’Arocs e 75 l per l’Actros) mentre sul lato destro trova posto l’impianto di scarico; tra il serbatoio dell’AdBlue e l’asse anteriore aggiunto c’è posto per un ampio vano di stivaggio.

Per quanto concerne le ralle, ve ne sono disponibili di diverso tipo tra cui, a richiesta, anche dotate di un dispositivo di scorrimento che permette di ottimizzare il carico per asse; per gli interventi di traino e spinta, gli SLT possono essere equipaggiati (anteriormente e posteriormente) di supporti per ganci rinforzati. In questo caso si utilizza una ralla Rockinger 56 E. A richiesta è disponibile anche un cassone di zavorra utile nel traino di rimorchi a timone o in un convoglio di traino (o spinta) composto da più trattori.

Super assali

Box 1Gli assail motori per gli SLT sono di produzione Mercedes Benz (carico ammesso di 16 t) e sono del tipo a gruppi epicicloidali esterni di massima robustezza. Il rapporto di trasmissione standard è di 5,333 ma altri rapporto al ponte sono compresi tra 4,833 e 6,000.

L’asse anteriore degli Actros SLT e Arocs SLT (6×4 e 8×4) dispone di molle paraboliche e freni a disco (fanno eccezione i modelli a trazione integrale); le portate sono di 7,5, 8 o 9 t.
In conclusione possiamo affermare che con gli SLT Mercedes ha volute ridefinire il veicolo eccezionale e lo ha fatto nel migliore dei modi, superando se stessa in termini di robustezza, prestazioni e sicurezza.

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