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Semplicità e prestazioni per le grandi flotte

Apertura

di Martino Paradiso

Produrre macchine performanti ed evolute, concepite per rispondere alle esigenze degli utilizzatori: Genie conferma la propensione a investire in Italia attraverso modelli nuovi e rinnovati che ambiscono alla leadership del mercato

Un sistema di produzione basato sul miglioramento continuo di tutte le fasi del processo industriale. L’ascolto attento delle esigenze del mercato, con l’obiettivo di offrire un insieme prodotto-servizio all’avanguardia nel settore. La scelta di coniugare efficienza e prestazioni senza compromessi sull’affidabilità e sulla semplicità d’uso.

Queste sono le tre chiavi di lettura della visita allo stabilimento Genie di Umbertide, in provincia di Perugia, in occasione della “prima” di due modelli – un sollevatore telescopico compatto e una piattaforma articolata rotante – sviluppati appositamente per incontrare le esigenze dei noleggiatori.

 

Produrre in Europa per l’Europa

TestoCi accoglie Joe George, Vicepresidente e Managing Director Terex AWP: «Questo sito produttivo è un perfetto esempio della nostra strategia aziendale, che si basa sulla massima reattività nella risposta alle richieste provenienti dal mercato e sulla volontà di produrre macchine di alta qualità per i nostri clienti».

Quale politica industriale caratterizza il brand Genie in Europa?

«Attualmente circa il 35% dei prodotti destinati al mercato EMEAR (Europa, Medio Oriente, Africa, Russia) è fabbricato nello stabilimento di Umbertide. È nostra intenzione aumentare la percentuale di prodotti realizzati in Europa per l’Europa, anche attraverso modelli concepiti ad hoc rispetto alle necessità e alle aspettative che riscontriamo quotidianamente.

StabilimentoQuesto impegno è supportato da importanti investimenti in innovazione, tecnologia, formazione e, ovviamente, sicurezza. Di conseguenza i cambiamenti sono e saranno continui, in quell’ottica di costante miglioramento che caratterizza l’intera organizzazione del gruppo».

In questi tempi difficili, una multinazionale che decide di investire nel nostro paese è una notizia importante…

«Il sito produttivo di Umbertide è destinato ad accrescere il proprio ruolo all’interno della rete dei poli europei che, oltre allo stabilimento di Coventry (Regno Unito) e al centro di distribuzione unificato di Roosendaal (Olanda), comprende sedi nazionali nei principali paesi dell’Unione Europea.

Questo assetto è frutto di scelte mirate a rendere il gruppo un’organizzazione globale, che allo stesso tempo sia capace di valorizzare ove possibile il tessuto produttivo locale. L’obiettivo – conclude Joe George – è soddisfare al meglio le esigenze di una clientela anch’essa fortemente radicata nei propri territori, perciò portatrice di molteplici richieste».

 

Il valore della qualità

TestoSecondo Phil Graysmark, Vicepresidente Sales and Marketing Terex AWP: «Esistono numerosi vantaggi nella scelta del gruppo di produrre localmente i prodotti destinati al mercato EMEAR. In primo luogo le competenze tecniche locali, anche per quanto attiene le normative specifiche in tema di sicurezza e contenimento delle emissioni.

Poi una maggiore flessibilità nella configurazione delle macchine rispetto alle esigenze dei clienti. Ultimo, ma non meno importante, l’efficacia dell’approccio “just-in-time”. Costruire in Europa per l’Europa ci permette di avvicinarci alla nostra visione: essere il fornitore più affidabile e reattivo nel settore, a livello mondiale».

Fondato nel 1973, nei primi anni di attività lo stabilimento di Umbertide ha costruito macchine per la produzione e il trasporto del calcestruzzo e, dal 1986, anche i sollevatori telescopici. Acquisito da Terex Corporation nel 1998, è stato incorporato nel 2006 fra i siti dedicati al segmento AWP (Aerial Work Platforms) nell’area EMEAR.

Ampliato fino a raggiungere una superficie complessiva di 50.000 metri quadrati, lo stabilimento (superficie coperta di circa 10.000 metri quadrati) accoglie oggi cinque diverse linee produttive per:

– i sollevatori telescopici della serie GTH (compatti, ad alta portata e a braccio rotante, compreso il rinnovato GTH-2506);

– alcuni modelli delle piattaforme articolate della serie Z (fra cui la nuova articolata elettrica leggera Z-33/18).

«In tutti gli stabilimenti Genie – riprende Phil Graysmark – applichiamo i medesimi standard qualitativi e organizzativi. Si tratta di un processo circolare che attraversa trasversalmente tutte le fasi, dalla progettazione alle forniture, dalla produzione al collaudo, fino all’assistenza e al riscontro del gradimento dei clienti». Questo approccio iterativo alla qualità è ulteriormente declinato all’interno di ogni settore d’attività, specie in ambito produttivo.

 

Produzione snella

TestoIl modello organizzativo degli stabilimenti Genie è ispirato alla “lean production”, un tipo di management orientato alla produzione del massimo valore per i clienti, con il più efficiente utilizzo di risorse possibile. Questo tipo di management si basa sulla strategia di “miglioramento continuo” che comprende non solo gli aspetti tecnici, operativi e logistici, ma anche e soprattutto una vera e propria cultura professionale che coinvolge direttamente tutti i dipendenti, di qualunque grado, competenza ed età.

L’obiettivo principale è l’ottimizzazione di tutti gli aspetti del processo produttivo, a partire da un sistema efficiente di approvvigionamento dei componenti al magazzino (metodo kanban), passando attraverso l’organizzazione razionale dei flussi e dei processi e, in generale, l’identificazione e l’eliminazione degli sprechi, allo scopo di perfezionare la risposta nei confronti delle aspettative dei clienti.

DestraQuesto sistema prevede la continua raccolta di segnalazioni delle criticità e di proposte di miglioramento. Un team aziendale valuta i suggerimenti ricevuti e fissa degli obiettivi annuali, per poi misurare i progressi effettuati ed eventualmente modificare i processi. Si tratta perciò di un metodo di lavoro costantemente implementato attraverso la partecipazione di tutte le risorse disponibili iniziando dai suoi 235 dipendenti di cui 30 ingegneri.

Oltre alla produzione, a Umbertide hanno infatti sede un team di progettazione e sviluppo dei prodotti, laboratori tecnici, l’area per le verifiche e i collaudi, una zona test con piattaforma mobile, più gli uffici dedicati agli acquisti, alla qualità, alla pianificazione dei trasporti e alle spedizioni, alle ispezioni pre-consegna, all’assistenza vendita e post-vendita e, non ultimo, un centro di formazione per gli operatori, che possono avvalersi di una struttura dedicata posta a breve distanza.

 

La prova sul campo

testInaugurata pochi mesi fa, l’area test – demo – formazione costituisce l’ennesima conferma della volontà del gruppo di investire nel nostro paese. È formata da un vero e proprio circuito (lunghezza circa 2.000 metri) dotati di percorsi in sterrato e di tutto quanto necessario per l’esecuzione dei test di resistenza e affidabilità per la prova dei mezzi in diverse condizioni operative, più da un’ulteriore zona (ampiezza circa 600 metri quadrati) attrezzata con rampe e torri di varie altezze per la dimostrazione e l’addestramento all’uso dei sollevatori e delle piattaforme.

Nell’area destinata ai test, ogni nuovo prodotto è testato nel corso di centinaia di ore di prove nelle condizioni operative più difficili, concentrate in un breve lasso di tempo per verificarne prestazioni e durata, offrendo così prodotti a prova dei cantieri più esigenti, tenendo soprattutto conto delle esigenze del settore del noleggio.

Progettare e realizzare macchine in grado di incontrare le esigenze di chi deve gestire flotte di notevoli dimensioni è uno degli indirizzi della strategia del marchio statunitense, che propone modelli versatili, caratterizzati dalla notevole robustezza dei componenti, da un concept operativo intuitivo e da uno schema costruttivo semplice, che ne facilita le operazioni di controllo e manutenzione.

Semplice per definizione

Foto Box 1L’ultima versione del sollevatore telescopico compatto GTH 2506 mantiene pressoché invariate le principali caratteristiche dimensionali e prestazionali (ingombro 3,35 per 1,81 m; altezza 1,92 m; 2.500 kg di capacità massima; 5,79 m di altezza massima del braccio) che lo hanno già reso un punto di riferimento sul mercato. Il sollevatore è motorizzato da propulsore Deutz (diesel da 74 Hp / 55,4 kW) allineato ai più recenti standard di contenimento delle emissioni climalteranti (stage IIIB), facilmente accessibile dalla fiancata destra. Ma è l’intera macchina a presentare molti particolari studiati per chi lavora quotidianamente con i sollevatori. Ad esempio, i terminali per la diagnostica dei circuiti in pressione sono ben visibili nel tratto anteriore dell’alloggiamento del braccio, mentre tutti i dispositivi idraulici sono sistemati in coda, a disposizione per qualsiasi tipo di intervento. Il sollevatore si presenta prestante e maneggevole, azionato di comandi intuitivi che offrono le giuste sicurezze senza il ricorso eccessivo a soluzioni troppo sofisticate. Prodotti da un’azienda interna al gruppo, i sistemi elettronici sono caratterizzati dalla presenza di un’unica centralina, anch’essa concepita per semplificare le operazioni di manutenzione. In cabina, i dispositivi di controllo sono ridotti al minimo indispensabile per assicurare efficienza, sicurezza e comfort, favorendo al contempo la concentrazione dell’operatore. Piacevolmente stabile e preciso, quanto reattivo e potente a richiesta, si tratta di una macchina con la quale è facile prendere confidenza. Pochi minuti sono sufficienti per acquisire le nozioni di base indispensabili a compiere correttamente tutte le manovre; in mezz’ora di pratica anche un neofita può trasformarsi in un operatore provetto. Si tratta perciò di un mezzo solido e versatile, che abbina prestazioni e affidabilità con semplicità nell’uso e praticità nelle operazioni di routine, perciò particolarmente indicato per il mondo del noleggio.

Sicurezza e prestazioni in elevazione

Foto Box 2La piattaforma Z-33/18 è l’ultima nata in casa Genie con braccio a “Z”. Nonostante le elevate potenzialità (altezza massima di lavoro 12 m con portata 200 kg; sbraccio orizzontale di 5,57 m), il corpo macchina si presenta particolarmente raccolto (a riposo: 4,17 per 1,50 m, con altezza 1,98 m; ovvero 1,90 m di interasse e 4,28 m di altezza massima di scavalcamento) e consente un’ampiezza di rotazione della torretta di 400 ° non continua. Il sistema di alimentazione elettrico è posto ai lati del telaio, in posizione facilmente accessibile. È composto da 8 batterie da 6 V DC ciascuna (oltre 4 ore di durata) con capacità 315 Ah, che azionano un sistema di trazione a motori indipendenti 2 x 4 in grado di spingere i 3.665 kg di peso a 6 km/h (a macchina chiusa), con raggio di sterzata interno di 1,90 m e possibilità di superare pendenze fino al 30%. Il sistema idrostatico è alloggiato nella torretta: dotato di switch termico (140°C), il motore da 3,3 kW è collegato a una pompa idraulica che permette il funzionamento di tre funzioni contemporanee. In caso di attivazione simultanea di più funzioni, è possibile pre-impostare la potenza massima di ciascuna in modo da ottimizzare il consumo delle batterie. Numerose le soluzioni finalizzate a coniugare sicurezza e comfort: ad esempio, il sistema di controllo della trazione riduce la potenza erogata quando la macchina sterza, mentre un “drive enable system” – bypassabile mediante un semplice switch – blocca la traslazione dei veicolo quando il braccio oltrepassa la ruota posteriore, perciò in posizione potenzialmente pericolosa. Anche in questo caso è facile acquisire rapidamente confidenza con la Z-33/18, una piattaforma articolata nata con il nuovo “design language” del brand Genie: nero per il telaio di base, blu per i componenti mobili, giallo per i dispositivi di interfaccia uomo-macchina.