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Rodeo Case 2013. The Winner is…

Se qualcuno pensa che sia facile afferrare con la benna di un miniescavatore una palla posta su un birillo e fare canestro o che sia semplice risalire in retromarcia di gran carriera una rampa ripida con uno skid che porta una barra d’acciaio o che, ancora, sia un gioco da ragazzi sollevare con il braccio di un escavatore da 210 quintali  una serie di strutture colorate in metallo e infilarne una dentro l’altra o, infine, che sia cosa da nulla compiere prodezze con una pala gommata…allora avrebbe dovuto assistere alla quarta edizione del Case Construction Rodeo, svoltasi sabato al Customer Centre  Case di Monthyon, nei pressi di Parigi.

Costui si sarebbe accorto soprattutto di quanta bravura, perizia, delicatezza e sensibilitá occorrano per guidare le macchine movimento terra e per trarne le massime prestazioni.

Il Centro (che accoglie sia i clienti Construction che Agri), è stato inaugurato 5 anni fa e, in occasione del suo primo anniversario, è stato istituito quello che è diventato un appuntamento annuale fisso, il Rodeo, che quest’anno ha visto la partecipazione di ben 13 nazioni europee.

Olanda e Belgio hanno fatto la parte del leone sul fronte riconoscimenti: per la gara “Bullseye” il premio è stato tributato all’olandese  Peter Bart Poppinck,  per la gara del “Crazy Horse” al lituano Artis Sunins, per la sezione “Wheel Loader Lasso”  sempre a Peter Bart Poppinck, per la “Buffalo Basket Ball”  al belga Sébastien Pirlet , per la spettacolare “Mechanical Bull” (una prova per autentici cowboys in cui bisogna cercare di restare in sella a un toro meccanico che alla fine  disarciona i concorrenti facendoli approdare su un materasso di gomma)  all’olandese Tom Luising. Il premio “Best Team” è andato al Belgio, mentre per l’ambito “Champion of the Champions” è salito ancora sul podio Sébastien Pirlet che si è pure aggiudicato un viaggio per due in Brasile per la Finale mondiale del Rodeo, che si svolgerà il prossimo dicembre  a Sorocaba.

E gli italiani?

Fabio Alese, dell’impresa Gi Effe di Roma, inviato dal concessionario Romana Diesel

Diciamo che i presenti (Fabio Alese, Luca Micolucci e Vincenzo Seminara) si sono indubbiamente fatti onore, non raggiungendo purtroppo i punteggi necessari per ritirare l’Award. Che dire? Gli operatori provenienti soprattutto dai Paesi del nord hanno effettivamente grinta, determinazione e, nel dna, la vocazione a una guida brillante ma sempre attenta alla sicurezza, aggressiva e al contempo delicata, uno stile che  non è per il momento ancora presente nei concorrenti di casa nostra, ma che siamo certi emergerà alla grande nella prossima edizione del Rodeo.

Luca Micolucci e Vincenzo Seminara della Micolucci srl di Imperia, inviati dal concessionario Maren CMO

In questa competizione indubbiamente accesa, ma sempre corretta, protagoniste, insieme agli  uomini, sono state le macchine Case: un mini, uno skid, una pala gommata e un escavatore cingolato da 210 quintali.

Gran finale alla sera, nella splendida location dei castelli di Mello, nell’aristocratica campagna attorno a Parigi.

E l’anno prossimo vogliamo vedere anche  l’Italia sul podio. Gli operatori sono allertati.

Guarda  le spettacolari prove nella foto gallery

 

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