In via De Monte, a Milano, vicino a viale Fulvio Testi, si sta svolgendo il ripristino di un vecchio pozzo di acqua potabile con diametro di 450 mm. Il lavoro è stato affidato a Idrogeo srl, impresa di Fiorenzuola d’Arda (PC) specializzata in ricerche idriche e perforazione di pozzi di piccolo e grande diametro. Marco Tiramani è l’operatore alla guida di una Geax EK110, perforatrice idraulica multifunzione, e in un momento di pausa, cortesemente ci spiega le fasi salienti di questo interessante intervento, il cui cantiere ha uno spazio talmente limitato che ha reso necessario il senso alternato alle auto che percorrono la via. Il pozzo, in origine profondo 170 m, era stato chiuso perché il tubo vecchio si stava rompendo e avrebbe fatto passare la sabbia mischiata all’acqua. Per renderlo attivo si dovrà effettuare una perforazione di 1200 mm e scendere fino a 110 m inserendo un tubo guida e in seguito la nuova tubazione.
Il braccio verticale monta un’attrezzatura elicoidale munita di denti nella parte più bassa: scavando attorno al tubo vecchio, la parte elicoidale raccoglie i detriti di scavo e, quando la colonna risale, li porta in superficie per poi rovesciarli nel cassone in attesa dello smaltimento. La colonna di manovra è composta da tubi lunghi 3 m ognuno dei quali viene spinto da una morsa gira-colonna fino a raggiungere la profondità desiderata. Questi tubi fungono da camicia di rivestimento e, man mano che scendono attorno alla colonna di manovra inglobano il tubo vecchio, successivamente tagliato con uno speciale utensile e poi sfilato. Giunti con lo scavo in profondità, viene posizionata la tubazione nuova e definitiva da 500 mm in acciaio inox.
Poi, tra il tubo nuovo e il tubo guida, vengono inseriti dei centratori in acciaio di spessore idoneo (saldati al tubo nuovo) per mantenere il tubo nuovo in posizione centrale, e nell’intercapedine che viene a crearsi è inserito del ghiaietto siliceo selezionato per impedire l’ingresso della sabbia. Poi ha inizio l’estrazione della colonna. Va precisato che fino ai 13 m di profondità viene utilizzata la Geax EK110, mentre dai 13 ai 110 m opererà una Massenza MI 45 a circolazione inversa, e i detriti saranno estratti tramite un compressore collegato alla macchina. Sempre tramite l’aria compressa il pozzo verrà spurgato, e l’acqua sarà fatta circolare per renderla pulita. Infine si posiziona nel pozzo una pompa sommersa per i collaudi. Al termine dei lavori si estrae il tubo guida (o avampozzo) e si svolgono le opportune cementazioni. La Geax EK110 è una perforatrice idraulica multifunzione progettata per ottenere il più alto livello di versatilità, manovrabilità, produzione e affidabilità.
Eccezionale la sua capacità produttiva, comparabile con quella di macchine più grandi, mentre la sua eccellente stabilità e visibilità consente una grande manovrabilità in cantiere e assicura movimenti veloci, precisi e sicuri. Compatta e con un peso contenuto di 350 q, è molto simile a un normale escavatore, trasformato però dalla Geax ad hoc per questa tipologia di lavori, con un lungo braccio a cui è collegata la torre. Ciò consente di posizionare l’utensile in un ampio range di distanze rispetto al carro e permette la traslazione verticale indipendente della torre. Il carro base JCB JS210 NLC garantisce eccellente affidabilità e comfort all’operatore. Per eventuali problemi tecnici Idrogeo si rivolge alla casa madre Geax, che per i casi più semplici offre assistenza telefonica, oppure intervengono gli esperti tecnici direttamente in cantiere.