Pale gommate

Quando produzione fa rima con risparmio

articolo di Marta Carloni

La 1121F rappresenta il top di gamma Case CE tra le pale gommate. Una macchina potente, produttiva, il cui cuore è un motore Cursor da 8,7 litri e tecnologia SCR che garantisce sostanziosi risparmi a livello di carburante

Al giorno d’oggi i parametri più importanti su cui si basa la decisione di acquisto di una macchina sono: produttività, comfort ed economia. Queste variabili assumono un ruolo di fondamentale importanza quando la macchina in questione è una pala gommata da oltre 27 t, che può montare benne da 5 m3 e spostare con tre bennate ben 27 ton di materiale.

Nella nostra analisi tecnica partiamo dal primo parametro valutato da qualsiasi operatore: la cabina. Certificata Fops e Rops, la cabina beneficia di vibrazioni ridotte al minimo e di notevole silenziosità anche grazie al motore che utilizza un silenzioso sistema di iniezione trifase (pre-iniezione, iniezione principale e post-iniezione) ed è posizionato nella parte posteriore della macchina. Il sedile, riscaldato, è regolabile e dotato di sospensione pneumatica di serie. Il profilo ribassato del cofano posteriore e l’ampia superficie vetrata assicurano un’ottima visibilità panoramica, inoltre tutte le funzioni idrauliche sono pensate in un’ottica di miglioramento del comfort di guida. La console di comando di destra permette di attivare: il convertitore di coppia, il pulsante di retromarcia (sul joystick), il ritorno in posizione di scavo o in quella di trasporto, il sollevamento automatico, il sistema antibeccheggio Auto-Ride Control, il bloccaggio automatico del differenziale (quest’ultimo si attiva automaticamente o in modo manuale agendo su un comando sotto il piede sinistro) e la leva di comando del circuito ausiliario.

Oltre al classico volante, su richiesta la cabina della 1121F può essere dotata dello sterzo a joystick, una soluzione ideale per affrontare i cicli di lavoro ripetitivi e di incrementare la produttività. In ogni caso, lo sterzo a joystick convive sempre con il tradizionale volante, «una soluzione – interviene Francesco Tesio, responsabile marketing di Case Contruction Equipment per l’ Italia e l’ Europa Centro-orientale – adottata per due ordini di motivi: innanzitutto in situazioni marginali può essere più opportuno utilizzare il volante anziché il joystick. In secondo luogo per motivi di sicurezza: nelle fasi di trasferimento, in caso di sobbalzi che sono frequenti nelle traslazioni off road, è istinto naturale per il conducente aggrapparsi al volante, cosa che non può fare evidentemente con il joystick».

Completano la dotazione della cabina un impianto di climatizzazione a 17 bocchette. L’operatore, infine, può scegliere tra quattro modalità di lavoro: Power, Standard, Ecomode e Auto (con cambio automatico).

Assali, trasmissione e impianto idraulico

Come si conviene a una pala di queste dimensioni gli assali ZF (MT-L3115-II) sono «heavy-duty» e presentano differenziali a centro aperto che riducono l’usura e minimizzano le perdite di energia. Come optional, scelto dalla stragrande maggioranza dei clienti, è disponibile il bloccaggio automatico completo del differenziale che permette di trasferire alle ruote il 100% della coppia disponibile. Il bloccaggio si attiva automaticamente quando una delle ruote anteriori è in procinto di slittare; in alternativa può essere inserito a discrezione dell’operatore con il pedale sinistro. Buone notizie anche sul fronte della manutenzione: la soluzione Case contribuisce a diminuire l’usura degli pneumatici e allunga gli intervalli di manutenzione (cambio olio) a 1.500 ore.

Il convertitore di coppia Powershift a quattro marce della 1121F offre il 18% in più di capacità di spinta che si traduce anche in un caricamento in seconda marcia decisamente più rapido rispetto alle soluzioni precedenti. Inoltre, la nuova conformazione del caricatore, con angolo di richiamo di 51°, aumenta il riempimento della benna del 10% circa, oltre a trattenere meglio il materiale in fase di trasporto. L’impianto idraulico prevede distributori Rexroth a centro chiuso con sensore di carico, sterzo Orbitol a comando idraulico con valvola prioritaria e pompa tandem a portata variabile (380 l/min.)

Il motore e la tecnologia SCR

Cuore della macchina è un motore Cursor 9 prodotto da FPT Industrial. Si tratta di un motore turbocompresso a sei cilindri, da 8,7 litri di cilindrata, con Common Rail di seconda generazione e iniezioni multiple (in stile Multijet) in grado di ottenere una potenza massima di 259 kW a 1.800 giri/min. e una coppia massima di 1.604 Nm già disponibile a 1.100 giri/min. Le normative Tier 4 Interim sono rispettate grazie alla tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction), il sistema di riduzione catalitica selettiva che consente di eliminare il filtro antiparticolato e di utilizzare l’urea, per catalizzare una reazione chimica che abbatte il particolato (PM) e l’ossido di azoto (NOx) rilasciati nell’ambiente. In sostanza l’SCR trasforma gli NOx, prodotti durante il processo di combustione a temperatura più elevata, in azoto e vapore acqueo, sostanze normalmente presenti nell’atmosfera. In questo modo l’utilizzo del sistema SCR consente la riduzione dei PM, ottimizzando il processo di combustione e le prestazioni del motore. La reazione avviene grazie a una soluzione di acqua demineralizzata e urea chimica: una miscela atossica, incolore e inodore AdBlue. L’intero sistema è controllato e gestito dall’Unità di Controllo del Dosaggio DCU (Dosing Control Unit) all’interno del modulo di alimentazione.

«A questo proposito – aggiunge Francesco Tesio– vanno sfatati alcuni miti negativi erroneamente legati a questo processo e alla sua applicazione. Prima di tutto è risaputo come l’urea possa congelarsi, proprio per questo il serbatoio AdBlue è opportunamente riscaldato in modo da poter operare anche alle temperature più basse, inoltre, per evitare qualsiasi problema, è protetto da microgriglie e microfiltri per eliminano alla base ogni possibile contaminazione. Va infine sottolineato come l’intero processo sia eseguito in maniera termodinamicamente intelligente, cioè senza sprecare calore. Altri sistemi presenti sul mercato sono costretti a equipaggiare le macchine di grandi radiatori per dissipare il calore, invece la Case 1121F utilizza il modulo di raffreddamento Cooling Cube: cinque radiatori disposti a cubo in modo che ogni massa radiante riceva sempre aria pulita mantenendo costante la temperatura dei liquidi. La particolare struttura del modulo di raffreddamento incrementa anche l’efficacia della ventola reversibile di serie, azionabile dalla cabina, il cui regime ridotto (solo 1.200 giri/min.) contribuisce a diminuire la rumorosità e le vibrazioni». Il «Cooling Cube» è un elemento facilmente accessibile da terra e beneficia, in fase di manutenzione, anche del sollevamento elettroidraulico del cofano motore. Comprende: il radiatore dell’olio idraulico e dell’olio della trasmissione, il radiatore del motore, l’intercooler aria-aria del turbo, il condensatore del climatizzatore e il radiatore gasolio.

Una 1121F per l’alta velocità

 

La Case 1121F, allestita con una benna da 5 m3, attualmente impegnata in una cava che fornisce aggregati per il cantiere dell’alta velocità LGV Sud Europe Atlantique (LGV SEA), a Charente, nella Francia occidentale.

I risparmi di carburante non sono solo sulla carta ma si traducono in fatti concreti e sono evidenziati dalla recente esperienza dell’impresa francese Trezence-TP che ha acquistato una pala gommata Case 1121F, allestita con una benna da 5 m3, attualmente impegnata in una cava che fornisce aggregati per il cantiere dell’alta velocità LGV Sud Europe Atlantique (LGV SEA), a Charente, nella Francia occidentale. La macchina è essenzialmente utilizzata in tre tipologie di lavori: scavi nella cava, alimentazione e svuotamento del frantoio e caricamento degli autocarri. «Inizialmente – spiega con orgoglio Sophie Bendfredj, Business Director di Case Construction Europe in Francia – Trezence TP ha utilizzato una pala gommata di nuova generazione di un costruttore concorrente, di peso equivalente alla pala Case. Quattro mesi più tardi, questa macchina è stata sostituita dalla nuova 1121F, e l’impresa ha riscontrato considerevoli risparmi sui consumi, quantificabili attorno al 20%, e una maggiore produttività. Nell’arco dell’intero progetto la pala gommata movimenterà 11 milioni di tonnellate di materiali, di conseguenza Trezence TP beneficerà di un risparmio di 132.000 litri di gasolio, per un ammontare di circa 100.000 euro». Dati che hanno avuto un peso fondamentale sulla decisione d’acquisto dell’impresa francese. «Inoltre – prosegue la manager transalpina di Case CE – questa vendita è il frutto di un programma di prove sul campo presso il nostro Centro Clienti di Monthyon, che ha riscosso molti consensi, e, grazie al quale abbiamo mostrato sul campo gli elevati livelli prestazionali e i consumi estremamente ridotti delle pale gommate della nuova Serie F di Case, in condizioni e applicazioni di lavoro diverse».

Fondata nel 1978, Trezence-TP è un’impresa a conduzione familiare che conta 18 dipendenti e si occupa prevalentemente di movimento terra e applicazioni marittime. Il parco macchine, oltre alla nuova pala gommata, comprende sei escavatori cingolati Case di diverso tonnellaggio (da un mini-escavatore CX27 a un escavatore cingolato CX330 da 33 t).

Per gli incontentabili: la telematica SiteWatch

Per chi non fosse ancora appagato dalle specifiche tecniche della Case 1121F ecco il sistema telematico SiteWatch. Presentato in grande spolvero all’ultimo Bauma, fa parte del programma «ProCare» che offre anche la manutenzione programmata Case e il ProtectionPlan, l’estensione (fino a 5 anni e 8.000 ore) dei termini di garanzia. Inoltre, in Italia la garanzia è estesa, di serie, a 3 anni e 5.000 ore su powertrain e parte idraulica. Il SiteWatch è un sistema che raccoglie e rende fruibili tutte le informazioni sulle prestazioni e sull’ubicazione di una macchina Case. Questo sistema, aggiorna costantemente il concessionario e il gestore della flotta sui dati chiave: dai consumi alla diagnosi, dai misuratori di prestazioni all’analisi dei tempi di funzionamento al regime minimo, dagli intervalli di manutenzione programmata ai report sull’efficienza della macchina, alle segnalazioni antifurto. SiteWatch viene fornito già programmato per il controllo di 12 parametri, alcuni dei quali personalizzabili in base alle proprie esigenze. Sono disponibili due diversi livelli (base e avanzato) a seconda delle esigenze in termini di volume di dati e di tipologia d’informazioni richiesti.

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