Carrelli elevatori

Quale futuro per i carrelli elevatori?

In uno scenario economico tuttora preoccupante, CGM intende recuperare quote di mercato aumentando il numero dei propri concessionari. E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Ugo Turchetti, amministratore unico di CGM, la società che distribuisce i carrelli elevatori di CAT Lift Trucks in Italia.

Secondo Turchetti, le previsioni di un’imminente ripresa peccano di ottimismo di maniera. “Lo scenario è preoccupante: la domanda interna in generale è ferma, né si vedono buone ragioni per immaginare che si riprenda. Il mondo delle aziende sta vivendo una divaricazione netta tra quelle esportatrici, che generalmente vanno piuttosto bene, e quelle più orientate al mercato interno che versano in situazioni più o meno drammatiche”.

Questi ultimi anni di crisi hanno colpito duramente il settore dei carrelli elevatori: “Il mercato italiano è passato da 47.000 macchine nel 2007 a circa 25.000 nel 2012. Per il 2013 si prevede un calo percentualmente contenuto tra -1% e -3%. Se però si considera che esiste uno zoccolo duro di mercato, composto dal rinnovo delle grandi flotte, stimato in circa 20.000 macchine all’anno, e che questo mercato è quasi del tutto chiuso (l’”incumbent” ha un vantaggio troppo grande sui concorrenti), in realtà è come se il mercato “libero” fosse pari a 5.000 macchine all’anno, crollato di circa l’80% dal 2007! Il calo ha impattato principalmente sulle reti dei concessionari, genericamente esclusi dal mercato delle grandi flotte, i quali si trovano oggi a contendersi un mercato drasticamente ridotto, e che in più registrano difficoltà a rinnovare le proprie flotte di noleggio a causa delle difficoltà a finanziarle”, sostiene Turchetti.

Secondo l’amministratore di CGM, inoltre, gli apparenti sprazzi di ripresa registrati tra settembre ed ottobre, che qualcuno sta scambiando, o vendendo, per la fine della crisi, non sono stati altro che fenomeni di ricostituzione degli stock nel sistema economico generale. “Se nel 3° trimestre 2013, come ampiamente propagandato, si è arrestata la caduta del PIL, essa riprenderà presumibilmente nell’ultimo trimestre dell’anno. Non c’è un solo motivo logico, un dato macroeconomico, un dato statistico (a parte i rilevatori di “sentiment” – ma credo registrino una reazione psicologica alla frustrazione del momento più che un’analisi andamentale) che faccia pensare a una ripresa imminente. Ci sono, al contrario, diverse ragioni per pensare che il mercato possa comprimersi ulteriormente”, riassume Turchetti.

Che fare, dunque? “Prevediamo di potere recuperare qualche quota di mercato aumentando il numero dei concessionari sul territorio, eliminando o limitando o rivedendo le esclusive di zona in essere, con un approccio flessibile, zona per zona. Esistono dealer qualificati che non hanno più, o entro breve non avranno, un mandante. Perché il costruttore od il distributore di riferimento sono entrati in difficoltà, o perché non sono più all’altezza di garantire i servizi minimi necessari alla rete di vendita per la sua stessa sopravvivenza. A questi concessionari noi offriamo la possibilità di trattare un marchio prestigioso come CAT, offrendo servizi che, pur ridotti durante la crisi, rimangono di eccellente livello in termini di supporti commerciali, di marketing, di servizi post vendita, di effettiva disponibilità immediata dei carrelli. L’allargamento della nostra rete commerciale non comporterà fenomeni di concorrenza tra concessionari sullo stesso territorio; al contrario, ciascuno di essi potrà continuare a lavorare con i propri clienti di sempre, senza sovrapposizioni con altri dealer. Questa nuova opportunità, insieme a un’indispensabile riduzione dei costi, permetterà ai concessionari di superare insieme a noi la crisi e di farsi trovare pronti per la ripresa”, sostiene Turchetti.

La strategia di CGM è sostenuta anche dalle potenzialità di CAT Lift Trucks Europe. Trascorso il 2013, un anno complesso perché ha visto la chiusura delle fabbriche in Olanda e Giappone e la rilocalizzazione della produzione in Finlandia, Cina e Stati Uniti, CAT Lift Trucks Europe si sta rifocalizzando sullo sviluppo della propria gamma di prodotti. Dopo avere rinnovato quasi interamente la propria gamma di macchine da interno nel 2011 e 2012, dopo avere introdotto la nuova gamma da 48 volt nel 2012, nel 2014 è previsto il lancio della nuova gamma di carrelli retrattili e delle nuove macchine diesel di grande portata (da 60 a 160 q.li), nonché, molto attesa dal mercato, della nuova gamma di frontali elettrici a 80 volt. E’ già in cantiere, previsto per il 2015, un innovativo carrello a 48 volt.

 

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