JCB punta in alto con le piattaforme

di Roberto Negri

La notizia era di quelle destinate a fare rumore. E gli echi dell’ingresso di JCB nel settore del sollevamento, annunciato lo scorso febbraio nel corso di un evento ufficiale presso il quartier generale di Rocester non hanno in effetti tardato a farsi sentire. Molto altro in realtà è stato presentato in anteprima nell’occasione, fra aggiornamenti e novità assolute. Grazie alle quali, anche in questo 2017, il leone britannico punta davvero in alto.

L’ingresso del brand JCB nel settore del sollevamento con una gamma completa di piattaforme aeree, inizialmente inaugurata da una linea di piattaforme scissor ma destinata a completarsi entro il 2017 con un’offerta di ben 27 modelli fa indubbiamente scalpore.

L’obiettivo è chiaro, e apertamente dichiarato: entrare in un mercato, quello delle piattaforme aeree, che oggi vale 8 miliardi di dollari, ed entrarci da protagonisti con il lancio di una gamma completamente nuova. A questo scopo, negli ultimi due anni JCB ha promosso in tutta riservatezza un progetto di sviluppo che ha trovato la sua prima espressione nella presentazione dei primi nove modelli di piattaforme a pantografo da noi visti sul palco del JCB World Headquarters. E questo è solo l’inizio, perché entro la fine dell’anno in corso non solo i modelli disponibili saliranno a ben 27, ma soprattutto comprenderanno diverse tipologie di attrezzature, fra cui una linea di piattaforme a braccio articolato e una a braccio telescopico, strategia che metterà JCB in diretta concorrenza con i colossi storici del settore. Da sottolineare che uno dei canali distributivi preferenziali di tali macchine, quello del noleggio, dove una singola commessa può tranquillamente misurarsi – anche se, purtroppo, non ancora nel nostro paese – nell’ordine delle centinaia di unità. Come accennato, i nove scissor presentati lo scorso gennaio rappresentano solo l’inizio. In programma da qui al dicembre 2017 c’è infatti un completamento di gamma che, complessivamente, comprenderà nove piattaforme a pantografo elettriche e tre diesel con altezze operative da 4,6 a 13,8 metri, cinque modelli a braccio articolato (di cui uno elettrico) da 14,9 a 24,6 metri, e dieci modelli diesel a braccio telescopico da 20,6 a 41,6 metri.

Lord Bamford ha dichiarato: “Il mercato del sollevamento ha dimensioni mondiali, offre enormi opportunità di crescita per JCB ed è ormai pronto ad accogliere un nuovo fornitore con la capacità di offrire un’assistenza sul prodotto ai vertici della categoria con disponibilità 24 ore su 24. I 770 concessionari JCB e i 2.200 magazzini possono garantire tutto il supporto che i clienti internazionali si aspettano. Clienti che da oggi possono contare su un’alternativa di grande credibilità, con una gamma di prodotti progettati e certificati secondo uno standard di livello superiore”.

Le altre novità

Sul versante dei componenti, pochi i dubbi: la star è il motore da 3 litri Tier 4 Final, ultimo frutto di un progetto di sviluppo avviato nel 2011 che ha portato alla creazione del nuovo JCB 430 DieselMax, un propulsore a basso consumo, più leggero del 30% rispetto al fratello maggiore EcoMax da 4,4 litri e specificamente progettato per applicazioni nella meccanizzazione edile.

Sempre sul fronte della componentistica, da menzionare la comparsa della trasmissione a variazione DualTech VT sui movimentatori 531-70, 535-95 e 541-70, applicazioni in cui quest’ultima, secondo quanto dichiarato dall’azienda, promette di far valere in pieno i suoi riconosciuti punti di forza.

Importanti aggiornamenti anche nella gamma di macchine, con l’ update della terna 3CX Compact presentata lo scorso anno, che si arricchisce di un circuito idraulico ausiliario anteriore ad alta portata in grado di fornire fino a 120 litri al minuto di olio idraulico a una pressione di esercizio di 200 bar.

Degno di nota è anche l’aggiornamento di un altro modello fresco di rilascio, la JCB Hydradig, che verrà proposta con una nuova motorizzazione JCB EcoMAX conforme allo standard Tier 4 Final.

Menzione conclusiva, infine, per  due new entry, la nuova TM320, che combina posto guida centrale e visibilità proprie di una pala gommata con la portata e la versatilità di un movimentatore telescopico e il movimentatore  540-180 HiViz, che offre maggiori prestazioni e capacità di sollevamento rispetto al suo fratello da 17 metri, il 540-170, nonostante le sue dimensioni complessive siano ridotte del 20%, e porta complessivamente a 30 il numero dei modelli in gamma. L’ultimo arrivato vanta un’altezza di sollevamento di 17,5 m e uno sbraccio massimo in avanti di 13,5 m, con una portata utile massima di 2.500 kg. Con solo 11.330 kg di peso, il nuovo modello è del 7% più leggero rispetto al 540-170, grazie a un braccio rinforzato a quattro stadi con azionamento a catena e una migliore costruzione del telaio.