Test sul campo

CASE 821G: punta in alto

di Costantino Radis

Cambio ProShift a cinque marce con Lockup automatico, differenziali autobloccanti con centro aperto, nuova cabina, motore Stage IV con HI-eSCR senza DPF. La CASE  821G punta decisamente in alto

Tanta sostanza. è quella che troviamo sotto i cofani della CASE 821G testata in Trentino Alto Adige, presso la cava della Inerti Mezzocorona.

Per essere un punto di riferimento occorre avere i numeri giusti e in CASE Construction Equipment non si sono sicuramente risparmiati. Le dotazioni di serie ma, soprattutto, di valore, sono molte. A partire dal cambio a cinque marce ProShift con Lock-up automatico, ai differenziali autobloccanti con centro aperto, alla nuova cabina, al motore FPT che ottimizza la combustione e, con il solo HI-eSCR senza DPF ottempera lo Stage IV.

Dotazioni che nel passato erano in opzione e che, oggi, sono invece nella configurazione standard. Un pieno di novità in cui l’operatore è stato collocato al centro dell’attenzione e tutto il resto è funzionale a rendergli semplice la vita.

In che modo? Aumentando la durata degli pneumatici, diminuendo i consumi e la manutenzione, affaticandolo meno e semplificandogli il lavoro nei contesti complicati.

Una pala gommata che punta decisamente in alto. Senza proclami ma in modo concreto.

Posto guida: la nuova cabina si mette al passo

Non confondiamoci. Le cabine delle pale CASE Serie F non erano sicuramente le ultime della classe. Anzi. Ma quando si vuole puntare in alto occorre sapersi mettere in gioco. Case ha puntato su quello che funzionava molto bene, ossia la visibilità, migliorando tutto il resto. L’accesso sfrutta un nuovo posizionamento delle maniglie che risultano più ergonomiche. Una volta seduti si trova facilmente la posizione di guida più corretta grazie alle regolazioni di sedile e piantone di sterzo. Il joystick è solidale con il bracciolo e segue l’operatore in ogni suo movimento. Chiusa la porta si apprezza la silenziosità che, rispetto al passato, è migliorata moltissimo. Siamo ora a 68 dBA il che significa una sensazione all’orecchio quasi dimezzata rispetto alla Serie F. Il monitor digitale da 8″ permette di lavorare con diverse schermate attive e, soprattutto, di controllare i parametri di funzionamento della macchina con dei comodi tasti laterali protetti da gomma morbida. Sono comodi e rispetto a un touch-screen sono più funzionali, soprattutto se le mani non sono troppo pulite.

La visione è chiara anche in presenza di molta luce. Le bocchette dell’aria sono ora concentrate tutte sull’anteriore: si riescono a indirizzare bene e i flussi seguono il parabrezza andando verso l’alto. Non ci sono più correnti concentrate ma l’aria è distribuita in modo più uniforme. Il giorno del test faceva molto caldo e la climatizzazione ha svolto bene il proprio compito. Anche la filtrazione è efficiente e la pulizia dei filtri avviene esternamente alla cabina, sul lato destro, preservando gli interni da polveri indesiderate. Specchi, retrocamera e cofano rastremato assicurano una visibilità notevole sul posteriore. Sicuramente fra le migliori della sua categoria grazie a scelte progettuali, anche e soprattutto di tipo meccanico, oculate e intelligenti. L’unico neo del cooling-cube è il ronzio della ventola idraulica (che si accende però solo quando necessario) collocata insieme ai radiatori subito dietro la cabina. Fa sentire la sua voce ma in modo non troppo fastidioso.

Scavo e carico: fronte cava o impianto pari sono.
Messa alla frusta, la CASE 821G mette sul piatto della bilancia un equilibrio degno di nota. La posizione arretrata del motore, che deriva da una impostazione che la accomuna ai modelli di un solo altro costruttore, ha tantissimi vantaggi che si vedono (la visibilità posteriore è notevole) e si sentono quando si lavora.

Il carico di ribaltamento è fra i più elevati della categoria e la avvicina a modelli di categoria superiore di molti concorrenti. L’equilibrio dinamico della 821G si sente quando si va ad imbennare sia nei cumuli, con il cambio ProShift che sfrutta al massimo la coppia a disposizione, che nel materiale più compatto del fronte di scavo. Qui occorre dire alcune cose: la gestione completamente automatizzata del cambio ZF a cinque marce con Lock-up automatico è sicuramente la migliore e più performante. Ci si dimentica volontariamente del cambio marce e la gestione elettronica di motore e power-train fa tutto da sola. Non è pigrizia o incapacità nella guida ma uso intelligente delle migliori potenzialità della macchina. Il kick-down automatico risulta infatti tempestivo e permette di evitare sia dei colpi inutili, sia di consumare più gasolio e pneumatici del dovuto. Il ProShift è infatti molto fluido e la sensazione è di avere una macchina che aumenta e diminuisce la velocità senza cambio marcia. Entrando nel cumulo di materiale smosso spesso si lavora sempre e tranquillamente in seconda sfruttando i bassi regimi e una fluida velocità a cui l’idraulica di lavoro contribuisce in modo determinante.

La sensazione è identica quando si va a operare in materiali più compatti. Solo il motore sale maggiormente di giri per unire alla coppia anche qualche cavallo in più. Nei trasferimenti tipici del load & carry abbiamo affrontato una ripida salita e il cambio di ha permesso di lavorare in modo fluido e senza cali vistosi di velocità. In discesa si usano poco i freni grazie al buon freno motore. Nel complesso una macchina semplice e intuitiva da usare in cui compattezza e prestazioni vanno a braccetto

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Al lavoro nell'impianto: la falsa magra sa il fatto suo

Il test operativo della CASE 821G si è svolto presso l’impianto della Inerti Mezzocorona, nell’omonimo comune trentino quasi al confine con la Provincia di Bolzano. Un’azienda in cui, attualmente, operano macchine della concorrenza e che si è dimostrata ben felice di provare sul campo questa nuova macchina della CASE. Insieme a Klaus Hohenstein, seconda generazione del concessionario CASE Construction Equipment HTM Macchine di Egna (BZ), abbiamo esaminato in modo critico questa macchina che, a prima vista, sembra più piccola di quello che in realtà non è.

Klaus Hohenstein (dx) con Enrico Furlan, titolare di Inerti Mezzocorona

“Le pale gommate CASE” ci spiega Klaus “hanno molti punti positivi che i clienti, una volta provate, capiscono perfettamente. La prima qualità è la grande compattezza dei cofani che le fanno sembrare più piccole delle concorrenti”. “In realtà” continua “viste le dimensioni reali, le capacità delle benne e dei carichi operativi, viste le potenze dei motori, dimostrano sul campo il loro valore”. “In contesti come quello in cui ci troviamo” ci spiega Klaus “è importante avere macchine performanti ma che agevolino l’operatore nelle manovre in mezzo a silos, nastri e tramogge di alimentazione. La cabina va sicuramente in questa direzione grazie all’impostazione completamente nuova con il vetro unico anteriore, i nuovi interni e l’insonorizzazione superiore”. La Inerti Mezzocorona ha apprezzato la fluidità di lavoro, soprattutto nell’affrontare la ripida salita che porta alla tramoggia di alimentazione, la facilità di guida e i consumi. “I motori FPT con HI-eSCR” sottolinea Klaus Hohenstein “sono molto apprezzati dai nostri clienti perché consumano poco, sono semplici, compatti e senza DPF per lo Stage IV. Un bel vantaggio competitivo e un argomento a cui tutti sono sensibili”. La CASE 821G ha un peso operativo di 19.180 kg con un carico di ribaltamento di 14.710 kg (dritto) e di 12.800 kg (articolato a 40°). La forza di strappo è di 14.500 kg per una capacità di sollevamento di ben 17.950 kg. Valori che la qualificano come una perfetta “falsa magra” che, sotto mentite spoglie, sa molto il fatto suo.