Concept

Progetto TETRA: andare oltre il design

Il concept di pala gommata alimentata a metano presentato al Bauma da CASE Construction Equipment indubbiamente cattura subito l’attenzione per il suo design inedito e avveniristico. Un prodotto che si inserisce nel Progetto TETRA (dal greco quattro, numero inserito nella formula chimica del gas metano, CH4), che apre a una visione di futuro sostenibile anche per il movimento terra. Cerchiamo di capire perché questa macchina è concettualmente perfetta.

Dallo scarto alla risorsa

Al di là del design davvero unico, questo prodotto supera una concezione meramente estetica dello stile. Non solo perché, come tutti  i prodotti industriali, deve essere anche funzionale e non solo gradevole, ma perché promette di assolvere il (bene) proprio compito, scegliendo di essere alimentata da quelli che noi consideriamo “rifiuti”.
Il progetto TETRA  dimostra come gli operatori professionali del settore movimento terra possano realmente contribuire a favorire il passaggio dai veicoli alimentati a combustibili fossili a quelli alimentati con fonti di energia rinnovabile. Giocando così un ruolo fondamentale nella creazione di un ciclo virtuoso completo, in cui le pale gommate a metano contribuiscono a produrre da rifiuti e da fonti rinnovabili direttamente il combustibile che le alimenta.

Non più un’alternativa ma una necessità

Questo concept di pala gommata a metano riflette la crescente importanza dei carburanti alternativi. Che si dimostrano validi  anche in applicazioni del settore movimento terra. E che possono benissimo essere ricavati da tutto quello che noi non utilizziamo più.  Per esempio i biogas, cioé  una miscela di vari tipi di gas, composti principalmente da metano, prodotti dalla fermentazione batterica in anaerobiosi (assenza di ossigeno) dei residui organici provenienti da residui vegetali o animali. CASE ha  combinato carburanti alternativi e tecnologie avanzate applicate al settore movimento terra per dare una risposta moderna e sostenibile allʼesigenza di unʼalimentazione energetica che risponda alle sfide del futuro. Utilizzando un sistema di propulsione già collaudato e disponibile fin da subito. Per questo il Progetto TETRA è molto più di un semplice esercizio di progettazione. Non per nulla è stato testato in condizioni di esercizio reali, a dimostrazione della sua concreta fattibilità.

La sinergia con FPT e New Holland AG

Il nuovo prototipo di pala gommata a metano è per CASE  il primo veicolo a carburante alternativo. Questo progetto beneficia dellʼattuale programma di ricerca e sviluppo della consociata New Holland Agriculture, che già da sette anni lavora allʼutilizzo del metano per applicazioni non stradali, e ha accumulato una vasta esperienza attraverso un’ampia serie di test in tutto il mondo. Il concept CASE utilizza un motore FPT Industrial a metano, appositamente sviluppato per le applicazioni nel settore movimento terra, capace di una potenza massima di 230 CV, al pari del propulsore omologo a gasolio. Un risultato che si accompagna a una riduzione del 50% del livello di rumorosità durante la marcia. Il che rende questa pala gommata perfetta per le applicazioni di aziende municipalizzate, come lavori nelle immediate vicinanze di persone, uffici e aree residenziali.
Il motore si avvale di un sistema di combustione stechiometrica messo a punto da FPT Industrial, originariamente introdotto nel 1995 e applicato in tutta la sua gamma di motori a gas naturale, in quanto consente prestazioni paragonabili a quelle degli equivalenti motori diesel, con emissioni ultra-ridotte e unʼelevata efficienza.

Un ciclo virtuoso

Il biometano viene prodotto utilizzando un sistema circolare, che consente una produzione a impatto zero di CO2. Esso è particolarmente adatto per applicazioni delle pale gommate in settori quali la gestione dei rifiuti o in aziende agricole, dove le macchine movimentano le materie grezze utilizzate per produrre il biometano stesso che le alimenta. Tali aziende possono essere autosufficienti, sia dal punto di vista del combustibile sia del consumo energetico, perché il biometano può generare elettricità per i fabbricati, se bruciato, e può soddisfare eventuali esigenze di riscaldamento. Inoltre, può essere immesso nella rete del gas per i consumi domestici, o usato per generare elettricità da immettere nella rete di erogazione nazionale per rispondere ai fabbisogni delle comunità locali, dando così vita a un ciclo veramente virtuoso.

Il processo produttivo

Il biometano può essere prodotto da una miscela di rifiuti organici domestici, rifiuti alimentari di produzione industriale, scarti di ristoranti, mense. Ma anche  da biomasse di scarto come trucioli di legno, rifiuti animali, colture per uso energetico e scarti vegetali. Tutte queste materie vengono inserite in un biodigestore. Qui, in atmosfera anaerobica, il contenuto introdotto viene riscaldato e inizia biologicamente a decomporsi per effetto dei batteri, in modo molto simile a quanto avviene per i cumuli di compost. Il processo di digestione attivato dai batteri fa sì che vengano progressivamente rilasciati biogas, tra cui il metano, in un processo di fermentazione in due fasi della durata di circa 60 giorni. Tali gas vengono infine raffinati in modo da produrre biometano come combustibile, un prodotto utilizzabile per lʼalimentazione della pala gommata.

Nulla si crea. Nulla si distrugge

Il materiale di scarto vegetale liquido e solido raccolto dal digestore una volta cessata la produzione di gas, il cosiddetto “digestato”, è ricco di nutrienti e può essere utilizzato come fertilizzante, venduto per uso domestico nei giardini o ad aziende agricole.
In questo modo le aziende di gestione dei rifiuti possono produrre il proprio combustibile a bassissime emissioni di CO2, emancipandosi dalle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, e beneficiando di un significativo risparmio sui costi di esercizio, dal 10% al 30% rispetto allʼacquisto di gasolio. Inoltre, possono sfruttare un’ulteriore fonte di reddito, vendendo biometano a terzi da utilizzare per i loro veicoli. Il concept di pala gommata, se alimentato esclusivamente a biometano, genera rispetto a veicoli diesel equivalenti, il 95% in meno di CO2, il 90% in meno di biossido di azoto e il 99% in meno di particolato, contribuendo a una riduzione complessiva delle emissioni dellʼ80%.