Pompe autocarrate

ZOOMLION: PRIMA IN ITALIA

Aperturadi Claudio Guastoni

Una pompa autocarrata Zoomlion all’opera nell’entroterra ligure.

Siamo stati ospiti di Giampaolo Bagnasco che, insieme al fratello Alfio, è titolare della Bagnasco Edoardo srl, importante realtà savonese specializzata nell’attività di estrazione e selezione inerti, a cui, nel tempo, si è affiancata la produzione e la posa in opera di calcestruzzo. Del Gruppo Bagnasco fa parte anche la EMI snc, che si occupa di edilizia civile, industriale, demolizioni e bonifiche. Nella sua sede di Cengio (SV), Giampaolo ha ripercorso con noi le principali tappe aziendali che hanno visto sorgere ben 10 impianti di produzione calcestruzzo e 4 cave nelle province di Savona, Genova, Imperia, La Spezia e Cuneo. «Il nostro fatturato, ci spiega, riguarda al 50% il calcestruzzo, al 25% l’inerte, al 20% il conglomerato bituminoso, e il 5% è dato dal centro di recupero di materiali inerti. Forniamo direttamente in cantiere il calcestruzzo a 360°, dai piccoli clienti alle grandi opere pubbliche, e il bacino di utenza riguarda tutta la Liguria, il basso Piemonte, la Val Bormida, e parte della provincia di Cuneo. I nostri processi produttivi sono rispettosi dell’ambiente e della sicurezza, e monitorati costantemente per garantire materiale di elevata qualità». Dotata delle più moderne attrezzature per l’estrazione, la selezione e la movimentazione degli aggregati, l’azienda, che conta 105 dipendenti, ha investito molto nell’acquisto di escavatori normali e con braccio lungo per demolizioni, pale meccaniche, automezzi cassonati, e inoltre ha ampliato il parco mezzi con 50 autobetoniere, 10 betonpompe e 4 pompe autocarrate, il tutto «rigorosamente» marchiato Cifa. La Bagnasco Edoardo infatti, è un cliente storico Cifa, e il suo rapporto con l’azienda milanese nasce nel lontano 1970 quando, iniziando la produzione di calcestruzzo, acquista come prima autobetoniera il modello 693. «Da quel momento, aggiunge Giampaolo, siamo rimasti fedeli a questo marchio per tutti i nostri mezzi dedicati al Concrete. Sono macchine robuste, affidabili, di qualità, tecnologicamente avanzate, e, in particolare le autobetoniere, mantengono un valore elevato anche sul mercato dell’usato». Negli anni la Bagnasco Edoardo è riuscita, per ogni tipologia di macchina, a utilizzare un solo marchio, e ciò riguarda ovviamente anche i mezzi per Concrete. Una scelta mirata, che consente ai due tecnici che operano nella sua officina attrezzata di gestire razionalmente e con velocità l’intero parco macchine composto da circa 150 unità.

 

Massima efficienza in cantiere

centroInsieme a Giampaolo Bagnasco abbiamo assistito, in mattinata, al getto del suo ultimo acquisto, una pompa autocarrata Zoomlion ZL36X-5Z, impegnata in questo caso nella realizzazione delle pavimentazioni interne alla nuova sede della Noberasco spa, nota azienda leader nel confezionamento della frutta secca. La macchina, consegnata nell’estate 2014, ha già portato a termine numerosi lavori dimostrando sempre la massima efficacia. Elencando i punti di forza della ZL 36X-5Z, la prima a essere venduta sul mercato italiano, Giampaolo ne sottolinea innanzitutto la moderna tecnologia, adeguata all’attuale mercato edile orientato soprattutto alle ristrutturazioni, che richiedono pompe autocarrate compatte e con bracci lunghi, la cui versatilità è comparabile (e a volte superiore) anche alle betonpompe più sofisticate.

sinistraGiampaolo precisa che «l’’innovativa macchina, allestita in questo caso su un 4 assi Astra, si distingue per la snellezza paragonabile a quella di una betonpompa, e soprattutto per la stabilizzazione a sfilamento lineare idraulico che la rende molto compatta e versatile specie negli spazi stretti e impervi tipici della zona ligure». Il gruppo pompante, 120 m³/h, 80 bar di pressione, copre tutte le esigenze di pompaggio, garantisce elevata produzione, ed è dotato di un sistema che, in pochi minuti e con un semplice selettore commuta alta e bassa pressione adeguandosi al tipo di calcestruzzo utilizzato. Inoltre la valvola a «S» consente uno scorrimento del calcestruzzo evitando forti abrasioni e forti pressioni di utilizzo (e di conseguenza, meno sollecitazioni del braccio) mentre la piastra e l’anello di usura sono rinforzati con carburi di cromo. La tramoggia invece, è stata studiata per avere punti di carico più bassi, agevolando e velocizzando lo scarico della betoniera. La ZL 36X-5Z è dotata di braccio a 5 sezioni ripiegabili a «Z», e con una giusta stabilizzazione può avvicinarsi con facilità al punto di getto con prestazioni concorrenziali alle autocarrate con braccio da 30 e 40 metri, rendendola idonea anche per lavori in galleria, e ciò rappresenta un importante punto di forza. L’elevata stabilità del braccio e l’assenza di oscillazioni facilitano il lavoro degli operatori che possono così manovrare più agilmente il gommone di distribuzione durante il getto. Molto soddisfatto del suo acquisto, Giampaolo ci spiega che questa Zoomlion richiede una manutenzione standard, e in caso di necessità, i ricambi sono gli stessi utilizzati da Cifa sulle proprie macchine. «Da sempre Cifa mi è vicina, conclude Giampaolo, consigliandomi le macchine idonee alle mie necessità, e in questo caso ho potuto contare anche sul conveniente finanziamento di Zoomlion Capital a cui si rivolge la maggior parte dei suoi clienti».

 

Destinazione: Mercato Italia

centroPresente in cantiere, il responsabile commerciale Cifa per l’area Italia Marco Gambini ci spiega che in generale il segmento di pompe autocarrate attualmente più richiesto in Italia è quello compreso tra i 30 e i 42 m, diversamente dagli anni precedenti in cui si prediligevano macchine con braccio più lungo (48-52-56-58 m). In effetti gli utilizzatori italiani, quando nel tempo si sono accorti che queste lunghezze non garantivano un’alta redditività a causa degli alti costi di piazzamento (non più riconosciuti al noleggiatore) e che il pagamento del calcestruzzo pompato veniva posticipato sempre di più, hanno considerato più convenienti le macchine con braccio da 35-36-38 m, il cui mercato si distingue per una forte concorrenza. «È nata così l’esigenza, sottolinea Gambini, di agevolare il mercato edile in forte recessione, inserendo nelle nostre gamme tre modelli Zoomlion (36-40-49 m) che qualitativamente si avvicinano (e in alcuni casi, per alcuni accorgimenti superano) alle prestazioni delle macchine prodotte in Europa, ma con un livello di prezzo decisamente più interessante per l’attuale mercato». destraQueste macchine, provenienti dalla Cina, vengono in realtà allestite, nella parte tecnologica, in Cifa abbattendo i costi fissi di manodopera, e la componentistica, simile alle pompe autocarrate del marchio milanese, può essere spedita con facilità ai clienti. «I test su questi modelli, precisa Gambini, sono iniziati un anno fa con alcuni noleggiatori, verificando in condizioni di lavoro estreme le prestazioni del gruppo pompante, dopodiché sono stati montati i bracci adeguati alle esigenze del mercato». Queste macchine sono caratterizzate da componentistica di altissima affidabilità, di semplice e rapida verifica e manutenzione, e al tempo stesso sono facili da utilizzare anche in modo continuativo, e hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo. «La 36 m è la più richiesta, ricorda Gambini, ma anche la 40 e la 49 m, testate su altri mercati europei, se si verificasse un rilancio di mercato e una richiesta di un braccio più lungo, potrebbero rivelarsi un buon investimento anche per l’utilizzatore italiano».

Un Gruppo a 360°

Foto Box 1La Bagnasco Edoardo, ci spiega Giampaolo Bagnasco illustrandoci orgogliosamente alcune foto d’epoca, viene fondata nel 1947 come ditta individuale, e da subito inizia l’attività di estrazione e selezione inerti nella sede di Cengio (SV). Con l’installazione, nel 1952, del nuovo impianto DRAG-LINE, l’azienda aumenta la produttività degli aggregati selezionati migliorandone la qualità. Dal 1971 viene installato il primo impianto di betonaggio in Località Bagnolo a Cengio (SV), affiancando, all’attività di estrazione, la produzione di calcestruzzo consegnato direttamente in cantiere, novità assoluta nel settore edile. Nel 1984 la Bagnasco Edoardo inizia una nuova attività di estrazione in località Binè a Millesimo (SV), nel 2000 viene acquisito l’impianto di betonaggio in località Boschetto a Monesiglio (CN), e nel 2001 l’impianto di produzione di calcestruzzo in località Sant’Ermete a Vado Ligure (SV). Nel 2002 la Bagnasco Edoardo Snc viene trasformata in Bagnasco Edoardo Srl e si espande con un nuovo impianto di betonaggio, con un impianto di produzione di conglomerato bituminoso in località Cavallera a Carcare (SV), e con una cava calcarea in località Veriusa nel Comune di Pallare (SV), mentre l’impianto di produzione di calcestruzzo di Vado Ligure (SV) viene raddoppiato installando un doppio punto di carico. Nel 2008 il Gruppo acquisisce una centrale di betonaggio in Località Moriglione nel comune di Lequio Tanaro (CN), e nel 2009 avvia due nuovi impianti nel territorio di Genova, uno dei quali nel Porto. Nel 2010 acquisisce una centrale di betonaggio in Località Arene Candide nel comune di Finale Ligure (SV), e nel 2012 inserisce due nuovi impianti di betonaggio agli estremi della regione Liguria: uno a La Spezia e uno nel comune di Chiusanico (IM).

Dagli inerti al calcestruzzo

Foto Box 2Le cave attive della Bagnasco Edoardo srl sono situate sul territorio Valbormidese, nell’entroterra di Savona, fino a spingersi nella zona limitrofa del cuneese. Si tratta di cave a cielo aperto e a gradoni, il cui materiale viene estratto con ausilio di esplosivo utilizzato da personale qualificato, e movimentato da escavatori cingolati e pale meccaniche. Il materiale calcareo estratto dalla cava Binè (SV) viene selezionato e commercializzato come Tout Venant per opere di ingegneria civile e per la costruzione di strade, mentre quello proveniente dalla cava Veriusa comprende sabbia, ghiaie, pietrischi da usare in campo edile, e massi per difesa spondale marittima e fluviale. Da una prima frantumazione del materiale in sito si ottengono granulometrie 0-30, 30-60, e 100-120 mm, poi il materiale viene trasferito all’impianto di frantumazione secondario e terziario a Carcare (SV) dove viene ulteriormente frantumato, vagliato e lavato per ottenere aggregati di diverse pezzature con qualità costante. Nel sito produttivo di Carcare è installato un impianto per la lavorazione degli sfridi da costruzione e terre e rocce da scavo con capacità produttiva di 150 tonn/H, dotato di frantoio a mascelle, vaglio e deferizzatore che produce stabilizzati di recupero pezzature da mm 0/30, limo sabbioso pezzatura mm 0/5 e pietrisco pezzatura mm 40/80. Dalla cava Giambrigne (SV) si estrae carbonato di calcio per impieghi industriali, mentre da quella di Costa Marenca si estrae materiale calcareo per inerti usati in edilizia. Le classi granulometriche di sabbie e ghiaie coprono tutte le necessità dei vari impianti di calcestruzzo della Bagnasco Edoardo, le cui varie tipologie sono utilizzate per getti di sottofondi, riempimenti e getti di precisione, consolidamento di terreni e rocce, edilizia residenziale, ristrutturazioni civili, opere portuali e subacquee. La Bagnasco produce anche malte (per iniezioni e consolidamento terreni, riempimento cavità, realizzazione pali, spriz beton utili per rivestimenti di gallerie, e rinforzi strutturali), boiacche (per iniezioni e consolidamento con jet-grouting e realizzazione di micropali), e conglomerati bituminosi per opere di ingegneria civile, per la costruzione di strade e per opere di protezione.