Dati di mercato

Perforazione: come sta andando il mercato?

per webGli obiettivi di Renzo Comacchio, da poco eletto Presidente di  UCoMESA – Unione costruttori di macchine edili, stradali, minerarie e affini – sembrano essere chiari. “Prima di tutto – dichiara Renzo Comacchio – è necessario riprendere il contatto diretto con tutti gli associati e discutere i temi, tecnici e di mercato, propri di un’associazione di categoria: la fabbricazione e la commercializzazione dei prodotti”.  Con uno sguardo attento a un mercato in continua evoluzione e che ha esigenze e richieste sempre più diversificate.

Renzo Comacchio
Renzo Comacchio

“In Italia – afferma Comacchio – il settore della perforazione risente ancora della situazione di crisi. Nel 2015 ci sono stati alcuni timidi segnali di miglioramento che lasciano sperare in un trend positivo per il prossimo triennio. Tuttavia, non ci aspettiamo un ritorno ai livelli pre-crisi. Molto dipenderà dalle politiche governative e dagli investimenti in infrastrutture. Permane purtroppo un clima di incertezza che rende difficili le scelte di investimento, nel pubblico come ne privato”. Una situazione complessiva che vede una netta controtendenza proprio nella società di proprietà del Presidente, la Comacchio srl.

“Il trend per noi è in costante crescita negli ultimi anni, grazie soprattutto alla quota export, che supera il 90%. L’Europa rappresenta un mercato importante, ma disomogeneo con Francia e Regno Unito che continuano a dare buoni segnali. Gli sviluppi più importanti li vediamo sul mercato nordamericano e del Far East, in costante crescita, soprattutto per quanto riguarda il settore delle fondazioni”.
Sullo scenario internazionale, secondo i dati UCoMESA diffusi dall’Ufficio studi di ANIMA,  rispetto al 2013, il mercato USA ha incrementato le richieste di macchinari italiani pari a +46% raggiungendo i 204 mln €. Verso l’Algeria le esportazioni sono aumentate di circa il +44% (108 mln €), mentre un ulteriore picco interessante è rappresentato dal Regno Unito che ha superato i 74 mln € (+64%). Notevole la battuta d’arresto della Russia, pari a -33%. Per UCoMESA il consuntivo 2015 prevede un +4,7% di export.