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Nomina di Daniel Heussen in Komatsu Smart Construction

 

Daniel Heussen

Komatsu Smart Construction ha nominato Daniel Heussen General Manager per guidare lofferta digitale del marchio, tra cui Smart Construction Quarry. La nomina di Daniel arriva mentre il marchio svela il suo piano a medio termine per promuovere le partnership in tutta ledilizia e il movimento terra in Europa per migliorare lefficienza e la sicurezza lanciando un approccio incentrato sul pacchetto alla sua offerta di prodotti digitali.

Con lobiettivo di dare priorità alle connessioni con i clienti a livello di settore, il nuovo ruolo di Daniel guiderà anche la trasformazione digitale dei prodotti e lapplicazione dellintelligenza artificiale (AI), guidando Komatsu Smart Construction in una nuova era, diventando il partner di soluzioni di prima scelta per tutti i marchi di macchine in Europa. La sua nomina arriva mentre il marchio Komatsu si pone lobiettivo di guidare la trasformazione nel settore delle costruzioni attraverso offerte di prodotti digitali nuove e migliorate e iniziative di intelligenza artificiale, migliorando ulteriormente la produttività, il risparmio sui costi e la sicurezza in cantiere.

Chi è Daniel Heussen

Negli ultimi 14 anni, Daniel ha ricoperto diversi ruoli di alto profilo in Komatsu che si sono concentrati sulla tecnologia e sui dati delle macchine, supportando il gigante manifatturiero in vari team. Lazienda, con sede a Vilvoorde, sta sviluppando pacchetti su misura per incorporare soluzioni di Smart Construction con le macchine Komatsu, consentendo la collaborazione con i propri clienti attraverso la sua rete di distributori, rafforzando le relazioni e fornendo più valore. Allinizio di questanno, il marchio ha annunciato che il suo sistema 3D Machine Guidance è ora completamente compatibile con i marchi di rotatori inclinabili leader del settore, tra cui Engcon, Steelwrist, Rototilt e OilQuick, dimostrando il suo impegno a collaborare con altri marchi.

Commentando le sue aspirazioni per il suo nuovo ruolo, Daniel ha dichiarato: Mentre Komatsu Smart Construction entra in una nuova era, il team è entusiasta di guidare il progresso, dare priorità alla collaborazione e sforzarsi di superare gli obiettivi dettagliati nel nostro ambizioso piano a medio termine. Nel corso dellultimo anno finanziario, il team Smart Construction di Komatsu ha celebrato un aumento del 44% nelladozione della tecnologia SaaS (Software as a Service), dimostrando che il settore delle costruzioni ha bisogno di soluzioni digitali. In qualità di partner a valore aggiunto, siamo lieti di offrire le nostre soluzioni collaudate abbinate alle nostre attrezzature più avanzate (iMC 2.0 e 3.0). Inizialmente, tutte le soluzioni di guida e controllo beneficeranno di Remote, con tutti i prossimi escavatori iMC 3.0, come il PC220LCi12 appena lanciato, lescavatore più avanzato al mondo, che beneficeranno anche di Fleet (Lite). In Smart Construction, ci impegniamo a sostenere un futuro decarbonizzato e a fare progressi pionieristici nelle tecnologie digitali“.

Komatsu Smart Construction offre una suite di strumenti per supportare i professionisti delledilizia e del movimento terra nello sbloccare il modo più efficiente di utilizzare le proprie risorse. Le soluzioni del marchio offrono una maggiore produttività, un completamento più rapido dei progetti, risparmi sui costi, maggiore sicurezza e riduzione delle emissioni di CO².

Mollo Noleggio tra i Top 100 al mondo

 

La sede di. Alba di Mollo Noleggio

Mollo Noleggio si posiziona tra i primi 100 operatori mondiali del noleggio, secondo l’edizione 2025 della classifica IRN 100, grazie a un fatturato 2024 di oltre 150 milioni di euro interamente generato da attività di noleggio. Lo studio è focalizzato su aziende che operano nel noleggio di mezzi e attrezzature per i settori delle costruzioni, dell’industria e degli eventi.

Un risultato che, a livello europeo, colloca Mollo Noleggio tra i primi 20 operatori specializzati esclusivamente nel nolo, confermandone il ruolo di riferimento nel panorama continentale.

Si tratta di un traguardo storico non solo per l’azienda con sede ad Alba, ma per l’intero comparto nazionale: è la prima volta che un’impresa italiana con un business interamente focalizzato sul noleggio entra a far parte di questa prestigiosa classifica mondiale.

La classifica IRN – International Rental News è un appuntamento a cadenza regolare che, ogni anno, fotografa lo stato dell’arte del mercato del noleggio presentando i cento nomi che nel mondo, per fatturato, hanno registrato i risultati migliori.

Negli ultimi anni, Mollo Noleggio era già comparsa tra i cosiddetti “near misses”, ovvero le realtà che avevano sfiorato l’ingresso nella top 100, distinguendosi dunque per le ottime performance pur non entrando nelle prime 100 posizioni. Oggi, invece, la continua crescita del gruppo ha permesso di compiere il salto definitivo tra i protagonisti internazionali del settore.

Un motivo di orgoglio

Mauro (a sinistra) e Roberto Mollo

“Essere tra i nomi della classifica IRN 100 è un orgoglio per Mollo Noleggio,” dichiara Mauro Mollo, Presidente del Gruppo. “Questo traguardo premia il nostro lavoro, l’attenzione verso il cliente, la qualità del servizio, gli investimenti fatti, l’innovazione tecnologica e soprattutto l’impegno dei nostri collaboratori.”

Fondata nel 1971 ad Alba e guidata dai fratelli Mauro e Roberto Mollo, l’azienda è oggi il più importante operatore italiano nel noleggio di macchine e attrezzature per edilizia, industria, logistica, agricoltura ed eventi. Un modello di impresa costruito in oltre cinquant’anni di esperienza, che mette il cliente al centro e garantisce soluzioni flessibili, tempestive e su misura.

Classifiche a parte, Mollo Noleggio continua a crescere e a investire nel futuro. L’azienda vanta il parco a noleggio più grande d’Italia, con oltre 18.000 unità disponibili, tra piattaforme aeree, sollevatori telescopici, minigru e autogru, gru per edilizia, veicoli commerciali, macchine movimento terra, generatori e torrifaro, macchine e attrezzature edili, monoblocchi, container, bagni mobili.

Gli obiettivi aziendali

E se nel 2024 ha registrato oltre 600 collaboratori, 65 centri noleggio attivi, 105.000 contratti di noleggio e un fatturato di oltre 150 milioni di euro, l’azienda punta nel 2025 a superare 170 milioni di euro di fatturato, proseguendo anche con nuove acquisizioni.

Con un piano di investimenti 2025-2026 da 120 milioni di euro e uno di sviluppo territoriale che mira a portare a ben 73 i centri noleggio attivi entro la fine 2025, Mollo Noleggio conferma la sua visione strategica e il ruolo centrale che vuole continuare a giocare nel panorama del noleggio a livello nazionale e internazionale.

Il Minetruck MT22 di Epiroc

Epiroc sta accelerando la trasformazione verso operazioni minerarie più produttive e sostenibili con l’introduzione del nuovo Minetruck MT22. Il nuovo autocarro sotterraneo da 22 tonnellate è stato progettato per le operazioni minerarie in gallerie di piccole dimensioni, garantendo una maggiore efficacia, emissioni di scarico ridotte, minori consumi di carburante e intervalli di manutenzione prolungati.

“Siamo orgogliosi di presentare il Minetruck MT22, che succede al più piccolo Minetruck MT2200 di Epiroc. Pur mantenendo lo stesso design esterno, introduce diversi aggiornamenti di rilievo, in particolare l’opzione del motore Stage V e la certificazione di conformità europea”, afferma Prerna Devkar, Global Product Manager Minetruck Small Segment.

Lo stage V è l’ultima fase della legislazione dell’Unione Europea sulle emissioni dei motori, progettata per ridurre l’inquinamento delle macchine off-highway.

Equipaggiato con il motore Cummins QSL9 Stage V, progettato per offrire potenza e coppia elevate, il Minetruck MT22 è dotato di un avanzato sistema di post-trattamento che riduce in modo significativo le emissioni nocive come il particolato e gli ossidi di azoto. Questo migliora la qualità dell’aria nel sottosuolo senza compromettere le prestazioni, rendendolo ideale per i cicli di lavoro più impegnativi.

Più silenzioso, meno rumoroso

Ulteriori vantaggi del motore Stage V sono la riduzione dei livelli di rumorosità, l’aumento del 5%* dell’efficienza dei consumi e l’allungamento del 100% degli intervalli di sostituzione dell’olio (da 500 a 1.000 ore), che riducono le esigenze di manutenzione e i tempi di inattività operativa. Questi miglioramenti contribuiscono a rendere l’esperienza mineraria più confortevole ed efficiente, garantendo al contempo la conformità agli standard e alle normative globali.

Oltre al motore Stage V, il nuovo Minetruck MT22 offre altre varianti di motore, tra cui China IV e Tier III, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere in base alle loro specifiche esigenze e preferenze”, aggiunge Prerna.

Il motore Cummins QSL9 Stage V è ora disponibile a livello globale come opzione per il Minetruck MT22. Epiroc offre anche motori Stage V per i modelli Scooptram ST1030, Scooptram ST14 S/SG, Scooptram ST18 S/SG, Minetruck MT42 S/SG, Minetruck MT54 S, e Minetruck MT65 S.

Tutti gli autocarri e le pale di Epiroc sono compatibili con l’HVO100, un’alternativa rinnovabile al biodiesel. In questo modo si riducono ulteriormente le emissioni di gas serra e gli inquinanti, migliorando al contempo le prestazioni e la longevità del motore.

Oltre all’aggiornamento del motore, il Minetruck MT22 incorpora diversi miglioramenti rispetto al suo predecessore, come il sistema di pesatura del carico integrato e la cintura di sicurezza a 3 punti opzionale, entrambi volti ad aumentare la produttività e a migliorare la sicurezza nelle operazioni minerarie.

*I numeri dipendono da ciascun ciclo di lavoro

Nasce SaMoTer Academy

Veronafiere presenta SaMoTer Academy, il nuovo progetto strategico in collaborazione con Engim Veneto, nato per accompagnare la trasformazione del settore delle macchine per costruzioni attraverso una formazione di qualità e altamente qualificata: sia culturale che tecnico-professionale.

L’iniziativa prende vita in occasione della 32ª edizione di SaMoTer, Salone Internazionale triennale delle Macchine per Costruzioni in programma a Verona dal 6 al 9 maggio 2026, organizzato da Veronafiere in partnership con UNACEA e CECE, e mira a dare risposte concrete ad una sfida cruciale per il comparto: il divario tra domanda e offerta di operatori qualificati. Si tratta di un problema strutturale che incide sul mercato, limita la competitività non solo delle aziende espositrici, ma anche dei loro clienti, i visitatori professionali SaMoTer. L’industria delle costruzioni è infatti al centro di un’evoluzione senza precedenti, trainata da transizione ecologica, digitalizzazione, automazione, nuove normative europee e cambiamenti nei modelli di lavoro.

Anche l’ambito educativo risente di uno squilibrio significativo: solo circa il 6% degli studenti sceglie oggi le scuole di formazione professionale legate a percorsi nel settore della meccanica, nel settore elettrico, nel settore termoidraulico e nella manutenzione in generale, contro una media europea del 25% circa. SaMoTer Academy si propone come uno degli strumenti per invertire questa tendenza, offrendo ai giovani percorsi professionalizzanti con un forte legame col mondo del lavoro e con la trasformazione digitale in atto.

Un ecosistema formativo

In questo scenario, SaMoTer Academy si configura come un ecosistema formativo stabile, attivo durante tutto l’anno, per sostenere imprese, tecnici e giovani professionisti in un percorso di aggiornamento continuo. Il progetto integra lezioni teoriche, sessioni pratiche e formazione immersiva, grazie a collaborazioni strategiche con ENGIM Veneto e con le scuole di formazione professionale del Veneto, istituti tecnici, agenzie di formazione, enti di ricerca e aziende leader del settore, con l’obiettivo di costruire un ponte tra mondo scolastico e sistema produttivo.

L’offerta formativa è pensata per facilitare la scelta degli studenti, dopo la “terza media”, nel settore delle macchine per costruzioni e per dare la possibilità alle aziende produttrici di co-formare i futuri operatori sui propri macchinari e attrezzature. Gli studenti potranno accedere a programmi specifici unendo teoria e pratica e tirocini aziendali, anche in modalità di apprendistato, sviluppati in sinergia con i principali player e partner tecnologici del settore. Al termine del percorso gli studenti conseguiranno la qualifica o il diploma professionale.

SaMoTer Academy è riservata agli espositori di SaMoTer 2026, che possono aderire tramite sponsorship. Le imprese contribuiranno ai contenuti didattici, offriranno tirocini presso le stesse aziende. Un’opportunità concreta per investire in capitale umano, valorizzare il proprio ruolo come datori di lavoro, favorendo il ricambio generazionale.

Il commento di Matteo Pasinato

Matteo Pasinato

“Con la nascita di SaMoTer Academy – spiega Matteo Pasinato, event manager SaMoTer – vogliamo offrire uno spazio stabile di aggiornamento, confronto e crescita professionale per chi lavora o si prepara a lavorare in questo mondo in rapida trasformazione. L’Academy nasce dall’ascolto delle esigenze espresse dalla filiera: imprese che cercano nuove competenze, giovani che chiedono formazione pratica e aggiornata, istituzioni che spingono per un settore più sostenibile e digitalizzato. Per questo abbiamo immaginato un progetto che non si esaurisce nei giorni di fiera, ma che prosegue durante tutto l’anno, con contenuti formativi, eventi speciali e sinergie strutturate con enti di ricerca, scuole e imprese. È il nostro contributo per costruire un comparto più competitivo, resiliente e pronto alle sfide del futuro”.

Con SaMoTer Academy, Veronafiere conferma la propria vocazione a essere non solo piattaforma espositiva, ma anche acceleratore culturale, tecnico e professionale per tutta la filiera delle costruzioni. Un progetto che guarda lontano e che, già oggi, contribuisce a costruire le fondamenta per il futuro di un settore chiave per l’economia, l’ambiente e le infrastrutture del Paese.

SaMoTer Lab fa il bis

Nel 2026 tornerà anche SaMoTer Lab, area espositiva strategica per il settore, favorendo il dialogo tra produttori di tecnologie, operatori, imprese e professionisti. La demo area Cantiere Digitale sarà ampliata e trasformata in un vero cantiere automatizzato.

Infine, grazie alla collaborazione con ICE-Agenzia, SaMoTer 2026 rafforza l’incoming da Est e Nord Europa, Sud Est Asiatico, Medio Oriente e Sudamerica, con l’obiettivo di consolidare il respiro internazionale della manifestazione.

Aggiornamenti per la serie K di Develon

Develon ha annunciato diversi upgrade per i suoi escavatori gommati da 14-21 tonnellate della serie K che favoriranno notevolmente le prestazioni, aumenteranno la sicurezza e miglioreranno il comfort degli operatori.

Gli upgrade sono stati presentati su cinque modelli di peso medio (tra le 14 e le 19 tonnellate), che sono diventati nuovi modelli di classe “K”. Sono inclusi: DX140W-7K, DX160W-7K, DX165WR-7K, DX170W-7K e DX190W-7K. Gli upgrade sull’escavatore gommato più grande, il DX210W-7K di 21 tonnellate, saranno disponibili nel corso del mese di luglio 2025.

Prestazioni migliorate nella serie K

Ora anche i modelli DX140W-7K e DX160W-7K già dotati del motore Develon DL06V Stage V, hanno una potenza maggiorata dell’11% che raggiunge i 113,6 kW (152 CV) a 2000 giri/min come il modello DX170W-7K.

Il modello DX165WR-7K a raggio ridotto è alimentato dal motore Perkins 1204J, che arriva fino a 102,1 kW (137 CV). A completare la gamma, anche i modelli DX190W-7K e DX210W-7K sono alimentati dal motore Develon DL06V Stage V, che fornisce rispettivamente 129,8 kW (174 CV) e 141 kW (189 CV) a 1900 giri/min.

Anche i componenti sono stati aggiornati 

Nei nuovi modelli DX140W-7K e DX160W-7K, così come nel DX165WR-7K è stata introdotta una trasmissione maggiorata per sfruttare a pieno la maggiore potenza del motore.

È stato inoltre migliorato il motore di traslazione, con una gamma di cilindrate più ampia, in grado di trasferire più coppia agli assali con migliori prestazioni in salita (senza alcuna perdita di potenza) aumentando la velocità di spostamento su strada. Il risultato è un miglioramento complessivo della forza di trazione e dell’accelerazione in traslazione.

Nuovo quadro indicatori da 12 pollici in cabina

All’interno della nuova cabina della rinnovata serie K, ora gli operatori beneficiano di un quadro indicatori da 12 pollici, più ampio rispetto alla versione precedente da 8 pollici. Con una risoluzione ad alta definizione da 1920 x 1080 pixel e il sistema operativo Android 10, le immagini sullo schermo sono nitide e chiare. La nuova funzionalità, che permette di dividere lo schermo, rende possibile l’integrazione di più funzioni in un’unica interfaccia, migliorando l’efficienza operativa. La maggiore visibilità dello schermo riduce l’affaticamento visivo e garantisce un utilizzo più sicuro e consapevole della macchina grazie alla trasmissione più chiara di informazioni essenziali.

Maggiore sicurezza 

Per soddisfare i requisiti della normativa EN474:2022 in materia di sicurezza, durante l’utilizzo della macchina viene sempre visualizzata l’immagine posteriore e destra, a prescindere dalla modalità operativa o di guida, purché la telecamera sia presente e attiva in quelle posizioni. L’opzione di vista laterale e posteriore assicura che entrambi i punti di vista siano sempre visibili, sia in modalità schermo diviso che a pieno schermo.

Inoltre, è disponibile la nuova opzione Smart All-Around Viewing Monitor (SAVM), che visualizza sempre la vista dall’alto in combinazione con le viste posteriore, laterale destra e angolo posteriore destro, per garantire la conformità alla normativa EN474. Il termine “Smart” indica una versione migliorata del sistema AVM, con capacità avanzate di rilevamento persone, per una sicurezza superiore. Il sistema utilizza le immagini catturate da quattro telecamere per rilevare la presenza di operatori o lavoratori nelle immediate vicinanze della macchina.

IA nel sistema SAVM

La tecnologia AI integrata nel sistema SAVM consente di identificare in modo efficace persone ferme e in movimento vicine alla macchina. In caso di rilevamento, il sistema avvisa subito l’operatore tramite una combinazione di indicatori visivi e avvisi acustici sul monitor, garantendo una maggiore consapevolezza dell’ambiente circostante.

Oltre alla funzione SAVM, è disponibile un’opzione radar installata sulla parte superiore della struttura e monitorata dalla cabina. Se i modelli WEX-7 precedenti erano dotati di un sensore a ultrasuoni, i nuovi modelli WEX-7K presentano un sensore radar posteriore. Il raggio di rilevamento massimo è stato aumentato a 6 m dai precedenti 2,7 m, con una zona gialla di avvertimento gialla dai 3 ai 6 m, e una zona di pericolo rossa sotto i 3 m. Nel modello DX165WR-7K, a causa dell’interferenza con gli accessori della parte inferiore della macchina come le lame dozer, l’avviso è limitato alla fascia tra 3 e 6 m. Vengono rilevate solo le persone vicine al veicolo, segnalate con un’icona triangolare sul display.

Tutti i nuovi modelli WEX-7K offrono l’opzione predisposizione gancio di traino: una configurazione che consente di attrezzare la macchina per il traino di un rimorchio, utile ad esempio, per il carico o lo scarico di accessori.

Ecco alcune funzioni fornite da questa opzione nella rinnovata serie K: attacco rimorchio (con lama dozer o stabilizzatori); connessione per freno idraulico del rimorchio (diramazione del freno posteriore), cablaggio inferiore per il collegamento delle luci del rimorchio, comandi idraulici per sollevamento/abbassamento del cassone e apertura/chiusura del portellone posteriore.

A Ulsan fabbrica intelligente di HD Hyundai

La. nuova fabbrica di UlsanHD Hyundai Construction Equipment ha investito 131  milioni di euro nello sviluppo di una fabbrica intelligente e all’avanguardia a livello mondiale, presso il suo Campus a Ulsan in Corea del Sud. Si tratta di un’unica struttura coesiva di 4.710 mq, con una linea di produzione automatizzata e un controllo di qualità avanzato, che ha consentito di aumentare la capacità produttiva del 56%.

L’azienda è impegnata nel Progetto di Avanzamento dal 2023, che consiste nell’ampliamento e nella riorganizzazione delle linee produttive, nella costruzione di un nuovo centro di controllo e qualità e di un nuovo edificio di ricezione, nello sviluppo di nuovi uffici e nella trasformazione dello stabilimento in una struttura intelligente. La produzione e la logistica sono state ottimizzate grazie ad un sistema di fabbrica integrato, mentre è stato introdotto un sistema di tracciabilità dei prodotti in tempo reale, al fine di incrementare il flusso e l’efficienza complessiva.

A Ulsan tecnologie all’avanguardia

Robot di saldatura sono stati installati nell’impianto produttivo, con sensori di visione sulla linea di produzione dedicata alla saldatura delle carrozzerie, al fine di aumentare la produttività e la qualità dei prodotti. Inoltre, veicoli di trasporto senza pilota (AGV) e sistemi di ispezione della qualità basati sull’intelligenza artificiale nella linea di assemblaggio incrementano ulteriormente l’automazione. Queste tecnologie all’avanguardia hanno portato a un miglioramento della produttività di oltre il 20%, mentre il tempo necessario per completare una macchina è diminuito del 35%.

Aumenterà la capacità produttiva

Lo stabilimento di Ulsan, che produce escavatori e pale gommate di medie dimensioni, vedrà incrementare la capacità produttiva del 56%, passando da 9.600 a 15.000 macchine all’anno, consentendo all’azienda di soddisfare le crescenti richieste dei clienti di tutto il mondo. La struttura intelligente fungerà da “stabilimento madre” con collegamenti diretti ai principali poli produttivi e centri di personalizzazione di HD Hyundai in Europa e negli Stati Uniti.

Il nuovo stabilimento di Ulsan, trasformato con un sistema di produzione intelligente e sicuro, mira a diventare il principale polo produttivo del mondo, integrando tecnologie avanzate e sostenibilità ambientale” ha dichiarato il presidente di HD Hyundai Kwon Oh-gap.

Il nuovo polo di Ulsan ha già consegnato le prime macchine, tra cui un escavatore cingolato da 40 tonnellate che è stato lanciato sul mercato durante la recente fiera Bauma di Monaco di Baviera. Lo stabilimento di Ulsan ha inoltre fornito un escavatore di 125 tonnellate e le pale gommate di grandi dimensioni (35 tonnellate) ai concessionari di tutto il mondo.

Il campus di Ulsan è diventato una vera e propria fabbrica intelligente che ha migliorato significativamente la sua competitività qualitativa. Ci impegniamo a fornire prodotti di alto livello, che saranno leader nel settore delle macchine edili, compresi i nostri modelli di nuova generazione” ha concluso l’amministratore delegato Choi Cheol-gon. 

Omec Noleggi e Multitel Pagliero

Omec Noleggi rinnova la fiducia in Multitel Pagliero. Consegnate quattro nuove MXE 170 su Piaggio Porter. E una è già al lavoro.

Nei centri storici, nei vicoli stretti o nei cortili interni, accedere al cantiere è spesso la prima vera sfida. Chi lavora ogni giorno in questi contesti lo sa bene: prima ancora di salire in quota, bisogna riuscire a raggiungere il luogo di lavoro, in maniera agile ed efficiente.

È da questa esigenza concreta che nasce la decisione di OMEC Noleggiazienda di riferimento nel settore del sollevamento aereo e del noleggio – di rafforzare ulteriormente la propria flotta con quattro nuove piattaforme autocarrate Multitel MXE 170 su Piaggio Porter NP6 Long Range.

Una scelta operativa mirata, frutto di un rapporto consolidato da oltre vent’anni con il costruttore Multitel Pagliero, basato su un continuo dialogo tecnico e su una profonda condivisione degli obiettivi.

“Installatori, manutentori, artigiani, elettricisti… Sono tanti i professionisti che ogni giorno si trovano a operare in spazi ristretti, ZTL, aree con vincoli ambientali o architettonici. – spiega Michele Mazzanti, Sales Manager Italia di OMEC Noleggi Volendo rispondere concretamente a queste esigenze abbiamo scelto di integrare la MXE 170.

Una piattaforma “tascabile”

La MXE 170 su Piaggio Porter è una piattaforma compatta nelle dimensioni, ma grande nelle prestazioni. Il suo lancio sul mercato fu accompagnato da una campagna pubblicitaria chiara e diretta: L’abbiamo fatta tascabile. Una sintesi perfetta di ciò che rappresenta: una piattaforma autocarrata pensata per andare ovunque, senza compromessi in termini di sicurezza, sbraccio o altezza operativa.

OMEC Noleggi, dal canto suo, si distingue da sempre per un approccio estremamente attento alle reali esigenze degli operatori sul campo. L’inserimento in flotta della MXE 170 su Piaggio Porter riflette una strategia chiara: proporre soluzioni concrete, agili e sicure a chi lavora ogni giorno nei cantieri urbani, nei centri storici e in condizioni operative complesse.

Non è la prima volta che Omec e Multitel collaborano, ma questa integrazione rappresenta un’evoluzione significativa del loro percorso comune, basato su ascolto, visione tecnica e sinergia progettuale.

Compatta e performante

Con 17,1 metri di altezza di lavorosbraccio fino a 8,9 metri  (con 100 kg in cesta) e un efficace Up & Over di 6,8 m, la MXE 170 si muove agilmente su un veicolo lungo meno di 6 metri e alto appena 2,55 m. Il peso contenuto (2.800 kg) e la stabilizzazione ridotta (1.800 mm) permettono l’utilizzo in strade strette, parcheggi o pavimentazioni delicate come ciottolati ed erba.

L’allestimento su Piaggio Porter NP6 Long Range – altro simbolo dell’eccellenza italiana – con motorizzazione GPL/benzina, garantisce operatività urbana in qualsiasi orario, contenimento dei costi ed emissioni ridotte.

La cesta da 1,20 m x 0,70 m in alluminio (anche in versione vetroresina per uso vicino a linee elettriche), con rotazione elettrica ±50°, i comandi elettroidraulici proporzionali, la tecnologia EVE per movimenti fluidi e connessi e il limitatore di momento per la sicurezza dell’operatore, completano una macchina intelligente e versatile, ideale per applicazioni in edilizia, manutenzione facciate, installazione impianti, lattoneria, antenne, potature e molto altro.

Questa piattaforma, sebbene introdotta sul mercato due anni fa, è ancora perfettamente attuale – aggiunge Mazzanti –. È la sintesi di una progettazione condivisa, dove Multitel ha ascoltato con attenzione chi il cantiere lo vive davvero ogni giorno”.

Così l’ecosistema industriale funziona

La MXE 170 su Piaggio Porter non è frutto di un’intuizione isolata – afferma Gianfranco Bronzini, fondatore e amministratore di OMEC –. Nasce da un ecosistema che funziona, grazie alla sinergia tra tutti gli attori della filiera, dal costruttore, al noleggiatore fino all’utilizzatore. È un approccio operativo e industriale che valorizza davvero il lavoro sul campo”.

Una visione e un pensiero pienamente condivisi anche da Renzo Pagliero, CEO di Multitel Pagliero:

OMEC Noleggi è un partner storico, con cui collaboriamo da oltre vent’anni. C’è stima, fiducia e una relazione costruita nel tempo, fondata su valori comuni. È grazie a clienti come OMEC che possiamo ricevere indicazioni puntuali e credibili dal mercato degli utilizzatori finali, fondamentali per progettare piattaforme che risolvano problemi reali. Il loro punto di vista ha sempre rappresentato un riferimento concreto per le nostre scelte tecniche”.

A conferma della visione strategica condivisa tra le due aziende, OMEC ha scelto la versione standard della MXE 170, senza necessità di personalizzazioni.

Una fiducia rinnovata

Il supporto commerciale, seguito da Filippo Rimondi, è stato un ulteriore valore aggiunto in questa fornitura, “non solo per la vendita, ma soprattutto per il post-vendita” – sottolinea Mazzanti.

OMEC Noleggi continua a scegliere Multitel Pagliero come costruttore di riferimento per la propria gamma di autocarrate. Una scelta consapevole, frutto di una collaborazione strategica costruita nel tempo su risultati concreti, ascolto reciproco e coerenza industriale.

La collaborazione tra OMEC Noleggi e Multitel Pagliero ha radici profonde: oltre 120 piattaforme fanno parte oggi della flotta OMEC, con altezze operative da 16 a 77 metri, sia su mezzi entro le 3,5 ton che oltre. Una crescita continua, alimentata da affidabilità tecnicaflessibilità operativa e una visione comune sul valore dell’eccellenza industriale italiana.

In questo senso, il concetto di Made in Multitel acquista un significato ancora più rilevante, come conferma Bronzini:

Il fatto che oltre il 95% della componentistica sia realizzata internamente è per noi una garanzia di qualità, controllo e continuità progettuale. È un approccio che esprime valori che condividiamo: attenzione al territorio, valorizzazione delle competenze e filiera tutta italiana”.

Con le quattro nuove MXE 170 su Piaggio Porter, OMEC Noleggi consolida la propria offerta con una soluzione pensata per lavorare davvero, tascabile nelle dimensioni, ma grande nelle prestazioni, nata dal confronto tra chi costruisce e chi ogni giorno lavora sul campo insieme all’utilizzatore finale.

JCB: prima mondiale per il rullo VM118 D

JCB lancia il rullo compattatore ferro-gomma VM118D, alimentato dal motore diesel JCB 430 da 55 kW. Questo motore, conforme Stage V UE, non richiede l’utilizzo di DEF (Diesel Exhaust Fluid) per rispettare la normativa sulle emissioni, riducendo così i costi e la complessità d’uso per i clienti.

Le caratteristiche principali includono:

  • Motore JCB 430 da 55 kW senza DEF
  • Tamburo liscio, al momento, tamburo a piede di montone prossimamente
  • Forza centrifuga fino a 256 kN per una compattazione superiore con meno passate
  • Spessore del tamburo di 28 mm + 10 mm per una maggiore massa vibrante e durata nelle applicazioni più impegnative
  • 4 modalità di trazione e sistema idraulico bilanciato per una capacità di superare pendenze fino al 55%
  • Cabina ROPS/FOPS climatizzata

Con il VM118D la compattazione è pulita

Il  VM118D, rullo compattatore ferro-gomma da 12 tonnellate, combina elementi dei modelli JCB 116D e VM117 per creare una piattaforma di compattazione davvero globale. La sezione anteriore, incluso il gruppo completo del tamburo vibrante, è tratta dal modello 116D. mentre la sezione posteriore del rullo si basa sul compattatore VM117.

Non serve il DEF

La potenza è fornita dal motore diesel JCB 430 da 55 kW. Questo motore non richiede l’utilizzo di AdBlu (DEF) o di riduzione catalitica selettiva (SCR) per soddisfare le normative, rendendolo il primo e unico rullo compattatore ferro-gomma al mondo di peso superiore a 10 tonnellate conforme Stage V o Tier 4F che non richiede l’utilizzo di DEF.

Questa caratteristica riduce i costi e la complessità di impiego, rendendo la macchina più facile da utilizzare e manutenere per i clienti.

Il motore, ad alto valore di coppia, è dotato di un sistema con 4 modalità di trazione, che offre impostazioni di lavoro, traslazione, pendenza e vibrazione piede di montone. Ciò consente una capacità di salire pendenze fino al 55%.

Il tamburo vibrante offre frequenze di 32 Hz e 36 Hz e due ampiezze selezionabili: 1,8 mm e 0,8 mm. Sono inoltre disponibili due impostazioni di forza centrifuga: 256 kN e 147 kN.

Il rullo compattatore ferro-gomma è disponibile con il sistema INTELLICOMPACTION di JCB opzionale, e della funzione Connected Compaction tramite il sistema telematico JCB LiveLink. L’abbonamento a LiveLink è incluso con l’acquisto della macchina per i primi cinque anni.

Sotto il cofano, dotato di un’apertura ampia, si trova un vano motore ben organizzato, con facile accesso da terra a tutti i punti di manutenzione. La disposizione del vano motore consente un’angolazione del cofano molto bassa, offrendo una visibilità ottimale sul retro della macchina.

Il VM118D beneficia di una nuova cabina ROPS/FOPS e di una postazione operatore che include tutte le caratteristiche di design ergonomico tipiche di JCB. I vetri piani su tutti i lati riducono i costi in caso di danni.

Il monitor touchscreen JCB UX da 7″, introdotto sui più recenti escavatori della serie X, visualizza tutte le funzioni della macchina e, in combinazione con un comando rotativo, offre un facile accesso a tutti i menu. Il pacchetto cabina include luci di lavoro anteriori e posteriori a LED, quattro lampeggianti a luce colore ambra integrati nel tetto, vetri piani per una facile sostituzione, e un’unità di aria condizionata e riscaldamento integrata nel tetto della cabina. Un pacchetto di sicurezza opzionale comprende un kit di illuminazione stradale, un allarme di retromarcia a rumore bianco e un immobilizzatore.

Scania Top Team 2025-2026

Le migliori cinque squadre di tecnici si sono contese il titolo di Scania Top Team Italia 2025-2026. La gara, composta da un test teorico e quattro prove pratiche, è stata vinta da Scania Commerciale (Trento) che accederà alla semifinale europea, in programma proprio a Trento in autunno 2025.

Cinque squadre per un totale di venticinque tecnici d’officina, si sono contese il titolo di “Scania Top Team Italia 2025-2026”, dimostrando in una serie di prove organizzate da Scania Italia a Trento, le loro competenze tecniche e il loro spirito di squadra. L’obiettivo di ogni squadra, composta da diverse figure specializzate quali meccanici, elettrauto, magazzinieri e service advisor, consisteva nel risolvere quattro prove nel minor tempo possibile.

In particolare, con quattro specifici scenari e in soli 20 minuti per ciascuno, le squadre hanno dovuto rispondere a quesiti tecnici e risolvere problematiche simulate su un cambio, un impianto pneumatico, un impianto elettrico e sull’interfaccia per l’allestimento. Le squadre che si sono contese il titolo italiano sono state: Scania Commerciale (Trento), Scandipadova (Padova), Meccanica RVI (Lecce), Scandivicenza (Vicenza) e Officina Artuso (Treviso). Tra queste, Scania Commerciale ha prevalso per la tempestività di risoluzione dei problemi ed efficacia.

Scania Top Team Italia: prove impegnative

I due giorni di gara sono stati piuttosto impegnativi, ci siamo preparati duramente anche grazie al supporto di Christian Battisti, un tecnico qualificato terzo alla fase mondiale in un’edizione precedente. Siamo riusciti ad affrontare le prove con successo, suddividendo bene gli incarichi, mantenendo alta l’attenzione e contenendo l’emozione della gara. Questa competizione ti porta a studiare, a pensare in modo diverso, ti allena e incentiva a dare il meglio nel più breve tempo possibile per rimettere in viaggio il tuo cliente”, dichiara Nicola Mattivi, team leader della squadra di Scania Commerciale.

La squadra di Trento accede alla qualificazione europea Scania Top Team, in programma tra settembre e ottobre 2025 nella sede di Trento di Scania Italia. L’edizione 2025 integrerà l’apprendimento della sostenibilità all’interno delle attività pratiche di formazione per i tecnici. L’obiettivo è renderli agenti del cambiamento sostenibile nel loro lavoro quotidiano.

Durante le finali europee, saranno cinque le stazioni tematiche della competizione che affronteranno aspetti fondamentali della sostenibilità: la sostenibilità nelle officine, per la riduzione dei rifiuti, la gestione dell’energia e i principi di economia circolare; la decarbonizzazione orientata al cliente, per offrire soluzioni pratiche come l’allineamento delle ruote e la regolazione dei deflettori d’aria al fine di migliorare l’efficienza e ridurre le emissioni; la consapevolezza dei rischi sul lavoro, per un miglioramento della sicurezza tramite identificazione dei pericoli in tempo reale; il benessere dei dipendenti, per approfondire tematiche come stress e qualità del sonno e promuovere una sostenibilità sociale; infine, il dialogo sulla sostenibilità, per coinvolgere attivamente i tecnici e per raccogliere opinioni e suggerimenti.

Accordo tra CGT e TESAB

Accordo tra CGT e il costruttore nordirlandese TESAB per la distribuzione di frantoi mobili compatti e nastri di messa a cumulo cingolati.

CGT, parte del Gruppo TESYA, per arricchire ulteriormente l’offerta rivolta ai clienti operanti nelle cave e nel trattamento degli inerti, ha stretto una partnership con TESAB che da 30 anni produce sistemi per la frantumazione mobile, la vagliatura e la messa a cumulo dei materiali. In particolare, CGT sarà il dealer esclusivo in Italia per quanto riguarda i frantoi mobili a mascelle e ad urto di dimensioni compatte, fino a 30 t, e la gamma di nastri trasportatori cingolati per la messa a cumulo, curandone la vendita, il noleggio e l’assistenza.

I modelli compatti dei frantoi TESAB integrano e completano la gamma già offerta da CGT, che parte dalle 33 tonnellate, distinguendosi per la loro versatilità e facilità di trasporto, in sagoma e nei pesi previsti dalla normativa vigente. Rispondono quindi perfettamente alle esigenze dei clienti che hanno bisogno di trasferire frequentemente i mezzi da un cantiere all’altro.

I nastri trasportatori mobili, fino a 25 m di lunghezza, rispondono all’esigenza dei Clienti che vogliono trasferire e impilare il materiale in uscita da frantoi, vagli o impianti mobili creando cumuli più alti e larghi rispetto al semplice scarico a terra, così da sfruttare al meglio la superficie disponibile in cantiere o in cava. Grazie ai cingoli, si spostano autonomamente su terreni di????icili, senza necessità di traino.

Un’opportunità per CGT e TESAB

Questo accordo è un’opportunità per CGT e TESAB che metteranno a fattore comune le proprie competenze, rispondendo alle esigenze in continua evoluzione dei Clienti” spiega Marco Villa, Direttore commerciale di CGT spa. “Noi rafforzeremo la nostra posizione sul mercato, ampliando la nostra offerta e continuando a guidare l’innovazione del settore grazie a nuove soluzioni che aumenteranno l’efficienza nelle cave e nei cantieri.”

La reputazione di CGT in Italia parla da sola, con una storia aziendale che dura da oltre 90 anni” afferma Michael-Paul McCann, Business Development Manager di TESAB. “La loro competenza tecnica, la capillarità sul territorio e le capacità di supporto alla vendita e di assistenza si allineano perfettamente ai valori di TESAB. Siamo entusiasti di costruire una partnership duratura con CGT nel mercato italiano per far crescere ulteriormente il marchio TESAB.”

Con questa collaborazione, CGT rafforza il proprio impegno nel fornire soluzioni sempre più mirate alle esigenze del settore estrattivo, delle costruzioni e del recupero degli inerti da demolizione. L’unione tra la propria presenza capillare e l’esperienza sul territorio e la specializzazione tecnologica di TESAB consentirà di offrire ai clienti strumenti versatili, performanti e supportati da un servizio affidabile. Una partnership pensata per rispondere alle esigenze dei clienti che lavorano ogni giorno nelle cave, nei cantieri e negli impianti di riciclaggio con l’obiettivo di migliorarne concretamente le performance e l’effiicienza operativa contribuendo al riutilizzo delle materie prime in ottica di economia circolare.

90 anni di esperienza

CGT, società italiana del Gruppo TESYA, è nata nel 1934 ed è presente su tutto il territorio con 1250 persone e 30 filiali dirette, al fianco delle imprese con soluzioni integrate di vendita, noleggio e servizi nei settori delle Costruzioni, Infrastrutture, Recycling ed Energia. Accanto alle macchine e ai motori Caterpillar, accompagna i Clienti con prodotti complementari di altri brand come Sandvik, Komptech e Andritz ma soprattutto con servizi pensati per massimizzare la produttività: dal noleggio alla manutenzione preventiva e proattiva, fino alla gestione intelligente degli asset con la connettività.