Test su strada

NP6 Piaggio Porter: piccolo camion da città

di Stefano Arrigoni

Testata in ambito urbano la versione a ruote gemellate con allestimento ribaltabile del leggero NP6 LR della Casa di Pontedera.

I camion vanno testati nel loro ambiente di lavoro naturale. Come ha fatto Macchine Edili con la versione ribaltabile a ruote gemellate del Piaggio Porter NP6 LR, messo alla prova in due cantieri di Milano. Il veicolo del test è un NP6 Long Range con motorizzazione benzina-GPL (CombiFuel), conforme allo standard antinquinamento Euro 6-D Final. Si tratta un quattro cilindri in linea di 1.498 centimetri cubi di cilindrata, con basamento e testata in lega di alluminio. La distribuzione è a 16 valvole, con doppio albero a camme in testa comandato da catena e doppio variatore di fase su aspirazione e scarico.

Malgrado la cilindrata contenuta il motore è capace di prestazioni elevate anche in condizioni di pieno carico. La potenza massima con alimentazione a benzina, pari a 78 kW (106 CV) a 6.000 giri al minuto, cresce del 30% rispetto al precedente gruppo MultiTech, mentre la coppia massima di 136 Nm a 4.500 giri al minuto è stata incrementata del 27%. Con l’utilizzo del GPL (il serbatoio dell’NP6 Long Range del test è da 55 litri) i valori di potenza e coppia sono, rispettivamente di 75 kW (102 CV) e di 132 Nm.

In due versioni

Le due soluzioni CombiFuel presenti nell’offerta di prodotto di Piaggio, benzina-GPL e Benzina-Metano – sono disponibili sul Nuovo Porter nelle versioni Short Range e Long Range, secondo l’autonomia garantita dall’impianto GPL o a metano. Il veicolo è progettato per il funzionamento di default in modalità gas, fatta eccezione per la fase di accensione a benzina con conseguente commutazione automatica dell’alimentazione al raggiungimento della temperatura d’esercizio. È comunque presente un interruttore alla sinistra del volante per variare manualmente la modalità di funzionamento. Il pulsante è dotato di quattro led che indicano il livello di gas nel serbatoio e di una spia verde che si illumina quando è attiva l’alimentazione a gas. La bombola di GPL (o di gas naturale, nelle versioni a metano), realizzata in acciaio a elevata resistenza trattato termicamente, è collocata sotto il piano di carico, soluzione che non penalizza la capacità di trasporto dell’NP6. La catena cinematica del mezzo in prova è completata da un cambio manuale a cinque rapporti (oltre alla retromarcia), da una frizione monodisco a secco e da un rapporto al ponte ridotto di 5,857, che contraddistingue la versione HD Top dagli altri modelli.

Il veicolo è dotato di un telaio a longheroni scatolari a profilo rettangolare, realizzato in acciaio alto-resistenziale di 2,5 mmm di spessore, integrato da traverse portanti a sezione circolare. L’allestimento è costituito da un cassone ribaltabile posteriormente, di 1.800 mm di larghezza e di 2.300 mm di lunghezza. Queste dimensioni sono ottimizzate per un interasse di 3.000 mm (come quello del commerciale del test), mentre per l’abbinamento con un mezzo di 3.250 mm di passo è previsto un cassone di 3.080 mm. Il ribaltamento – con angolo massimo d’inclinazione di 45 gradi – è affidato a un cilindro telescopico a cinque sfili ad azionamento elettroidraulico. Su strada, in tutte le condizioni di carico, si apprezza la corretta taratura delle sospensioni. Che sono di tipo MacPherson sull’anteriore con ammortizzatori idraulici e barra di torsione, mentre posteriormente prevedono un assale rigido con balestre paraboliche bi-lama.

La trazione posteriore assicura una buona tenuta di strada in ogni situazione di aderenza. A ciò forniscono un contributo rilevante anche i molteplici sistemi di sicurezza, fra i quali il dispositivo di antipattinamento in accelerazione (ASR), di antibloccaggio in frenata (ABS), di controllo della dinamica di marcia (ESC), di ripartizione della coppia frenante (EBD) e di anti-ribaltamento (ARP).

Dimensioni compatte per muoversi nel traffico

Il Porter NP6 è stato progettato per massimizzare la capacità di carico senza rinunciare alla compattezza e all’agilità di manovra, qualità indispensabili nei contesti urbani a traffico congestionato, aumentando nel contempo i livelli di sicurezza e di comfort a bordo. Rispetto alla  precedente generazione, la larghezza della cabina cresce di soli 245 mm, attestandosi a 1640 mm. Un dato, questo, che si mantiene inferiore di 500 mm alla media dei veicoli commerciali leggeri. L’adozione di un abitacolo compatto semi-avanzato ha, inoltre, consentito di migliorare gli spazi a vantaggio dell’incremento della portata utile.

Tutto ciò si è tradotto in un rapporto ottimale fra gli ingombri dimensionali e la capacità di carico. Nella sua versione più compatta (di 2.650 mm di interasse a gomma posteriore singola), il Porter NP6 presenta un’impronta a terra inferiore a 7 m². La versione HD Top del veicolo del test è quella full-optional dell’offerta di Piaggio. Oltre al rapporto al ponte ridotto e a un’ampia dotazione di bordo, prevede di serie il climatizzatore manuale, gli specchietti retrovisori esterni riscaldabili, regolabili e ripiegabili elettricamente, l’airbag lato passeggero e il paraurti in tinta con il colore della carrozzeria.

Alle versioni con cassone ribaltabile dell’NP6 si affiancano i modelli a telaio e a pianale fisso. Il Porter NP6 autotelaio cabinato nasce per adattarsi con facilità a un ampio ventaglio di allestimenti e di mission specifiche, fra le quali la logistica urbana, la consegna multi-drop di derrate alimentari, la cura delle aree verdi, manutenzione, officine mobili, edilizia, vele pubblicitarie e i servizi di pubblica utilità. La versione a pianale fisso è indicata per chi necessita di un vano di carico piatto e regolare, completamente sfruttabile e facilmente accessibile. L’altezza del piano di carico è, infatti, di 800 mm con sponde in lega di alluminio apribili su tre lati. Il cassone, disponibile in due differenti lunghezze standard o extra, offre è in grado di ospitare quattro europallet. Infine le prese di forza. Sul Porter NP6 sono state sviluppate varie soluzioni per l’installazione di PTO, dalle quali prelevare sino a 16 kW. Oltre che sul motore, la presa è installabile anche sul cambio, dove è demoltiplicata e più facilmente raggiungibile per attrezzature collocate dietro la cabina di guida.