Anniversari

Nozze d’oro con la gru

Apertura 2di Cristiano Pinotti

Nel 1965 nasceva la prima gru Fassi. Dopo 50 anni, l’amore della società di Albino per questa tipologia di macchine, ha portato Fassi a essere sull’ideale podio dei costruttori attraverso una ricerca e una produzione fortemente legata al territorio nazionale ma, commercialmente parlando, da sempre orientata all’internazionalizzazione, sviluppata in 60 Paesi del mondo.

Fassi_Logo“Cinquant’anni di storia sono una grande soddisfazione, ma sono anche una grandissima responsabilità”. Le parole di Giovanni Fassi, Amministratore Delegato della società, sintetizzano la visione industriale del costruttore lombardo che nella gru ha saputo esprimere tutte le sue grandi possibilità. Perché in realtà la storia di Fassi è ben più antica, con l’azienda già attiva tra le due guerre mondiali. Ma l’amore per le gru valica la mera cronologia e vede nel 1965 la pietra miliare della vicenda Fassi: è proprio quello, infatti, l’anno in cui nasce la prima gru rossa. Da allora, al pari dell’evoluzione tecnologica, alcuni fattori chiave sono ancora ben presenti in azienda e nelle parole di Giovanni Fassi: “i principi con cui mio padre ha dato vita nel 1965 alla sua avventura imprenditoriale nel mondo delle gru, sono ancora gli stessi con cui si regge l’impresa globale di oggi; un’impresa che opera nel nuovo millennio con gli stessi valori delle nostre origini: qualità, innovazione, coerenza, sicurezza e internazionalità. Grazie a queste solide fondamenta abbiamo potuto sviluppare la nostra identità guardando con fiducia verso orizzonti lontani, grazie a una continua ricerca di miglioramento e una forte spinta innovativa che da sempre ci contraddistinguono”.

La gru al centro

testoIn Fassi, pur in un contesto “globale” il prodotto gru rimane sempre al centro dell’attenzione mediante un’evoluzione e un percorso di crescita che passa anche attraverso ampliamenti societari con importanti azioni di partnership. “Oggi la gru è un prodotto estremamente complesso – prosegue Giovanni Fassi – richiede una ricerca molto spinta e un’attenzione maniacale per ogni dettaglio, per ogni soluzione, per ogni possibile variabile. Nel nostro processo evolutivo legato al prodotto abbiamo cercato di allargare i nostri orizzonti e Fassi è diventata il motore di un gruppo molto più grande e dal respiro internazionale. Questa espansione verso nuove categorie di prodotti potrebbe all’apparenza sembrare una contraddizione con la nostra identità. Invece siamo rimasti coerenti con noi stessi, poiché abbiamo operato nella rotta tracciata dai nostri valori. Abbiamo investito sempre nel campo del sollevamento e nel mondo delle tecnologie di allestimento per i veicoli industriali. Ci siamo uniti ad altre realtà secondo un preciso filo conduttore. Abbiamo scelto partner che, come noi, condividevano i principi di leadership, di innovazione e di eccellenza. Stiamo continuamente lavorando per costruire il nostro futuro dove ci identifichiamo con un’offerta pluriprodotto, pluriservizio e plurimercato. È un futuro già presente in cui ci posizioniamo con un concetto di Gruppo internazionale, con un incredibile network di distribuzione e forti connotazioni e specificità territoriali”.

sinistraIn questo conteso di “gruppo” rientrano certamente i due recenti investimenti operati sulla francese Marrel, in collaborazione con il partner Fassi France, e nella svedese Cranab, unitamente a Z-forest, uno dei maggiori fondi di investimento controllati dal governo svedese. Marrel è uno storico e apprezzato produttore di scarrabili la cui sede si trova a pochi chilometri da Lione; mentre Cranab, nell’estremo nord della Svezia, è specializzata in macchine forestali off-road. Con Cranab, Fassi sta sviluppando la linea forestale da camion e il primo esemplare sarà presentato al mercato proprio durante il mese di giugno, una macchina che rappresenterà il modello di apertura per il mercato forestale e del riciclaggio. Marrel e Cranab manterranno inalterata la denominazione (del resto molto conosciuta in tutta Europa) così come rimarranno invariate le sedi e le tipologie organizzative. A livello commerciale la società di Albino ha inoltre investito in Cranab Fassi do Brasil, al fine di beneficiare della grande importanza del settore forestale all’interno dell’economia del colosso sudamericano.

 

Il mercato

testoDiciamolo subito, le circa 5.000 gru prodotte nel 2014 e i quasi 150 milioni di fatturato consolidato lasciano ben sperare per il futuro. Del resto in questi ultimi mesi il mercato statunitense sta dando ottimi risultati, così come un trend molto positivo si sta riscontrando nel nord Europa e in alcune aree asiatiche. Purtroppo appare ancora al palo l’economia italiana, un mercato che per il costruttore bergamasco è ridotto al 5%. Un trend piuttosto depresso che caratterizza tutta la fascia mediterranea e anche la Russia per evidenti problematiche geopolitiche.

Sotto il profilo delle tipologie di prodotto è invece interessante come nel primo trimestre del 2015 la domanda si sia particolarmente concentrata sulle gru di maggiori dimensioni, da 60 tm e oltre, con numeri doppi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quindi, se in termini di numeri prodotti i due periodi si stanno equivalendo, in termini di fatturato l’incremento nel primo trimestre 2015 è particolarmente significativo.

Innovare, brevettare...

BOX 1Ricerca e Sviluppo rappresentano due elementi fondamentali del mondo Fassi, base della stessa filosofia costruttiva che guida l’azienda. Impressionante il reparto R&S forte di una quarantina di postazioni con a propria disposizione i più avanzati programmi di calcolo sviluppati in collaborazione con il Politecnico di Milano e i sistemi CAD di progettazione e simulazione evoluti quali “Catia”, utilizzato anche dal settore automotive e aerospaziale, che permette di lavorare in una realtà virtuale avendo una visione complessiva di tutte le fasi e di tutti gli aspetti della progettazione, verticalizzando e integrando in un unico strumento tutti i processi: l’idea, lo sviluppo, la simulazione e l’analisi strutturale.  Fondamentali anche l’elettronica e l’utilizzo di acciai alto e ultra-alto (UHSS) resistenziali per garantire performance elevate, combinando sicurezza e prestazioni. Il tutto senza dimenticare l’interfaccia uomo-macchina. In questo contesto si evidenzia il Fassi SmartApp System, finalmente brevettato a livello europeo dopo quattro anni di iter. Ricordiamo come il Fassi SmartApp sia un sistema integrato di lettura e di raccolta dati in tempo reale, capace di diagnosi in remoto sul funzionamento della gru compatibile con il sistema Android. Il suo impiego permette di ottimizzare le potenzialità della gru attraverso le statistiche di utilizzo e le tempistiche di manutenzione. Grazie all’intuitivo menu è facile accedere alle differenti sezioni, passando con pochi tocchi dalla raccolta dei dati alla regolazione dei comandi. Inoltre, sempre dallo smartphone, è possibile attivare alcune funzioni della gru, come l’XP; oppure del veicolo, come l’accensione, lo spegnimento e la variazione dei giri motore. La sezione Radio Remote Control consente di visualizzare le soglie di reazione delle leve del radiocomando con la possibilità di modificarne la sensibilità. Mentre la funzione Black Box non è solo una memoria delle operazioni eseguite, ma anche uno strumento di comunicazione con la rete assistenziale Fassi.

L'Italia che piace

TestoIl mercato tedesco dei veicoli industriali è un riferimento per tutta l’Europa, per la presenza di brand prestigiosi come Mercedes-Benz e MAN, ma anche perché le scelte degli operatori tedeschi hanno sempre pesanti ricadute sull’intero scenario continentale. È quindi degno di nota che, oltre ai due citati, anche gli altri costruttori attraverso le loro sedi tedesche abbiamo scelto Fassi Gru per gli allestimenti dei loro veicoli demo. Mercedes-Benz nel suo Branchen-informations-Center (BIC) di Wörth, la struttura preposta a presentare le possibilità di allestimento di un veicolo industriale, propone ben otto diversi modelli: dal piccolo Mitsubishi Fuso Canter all’imponente cava-cantiere Arocs 6×2 allestiti con gru Fassi o con gli scarrabili Marrel. MAN nella struttura analoga denominata Branchen Competence Center (BCC) di Monaco propone due veicoli della gamma media e pesante. E non sono da meno Scania, presso il Democenter di Koblenz, e Volvo che nella sua struttura di Offenbach propone un Volvo FH-13 equipaggiato Marrel AL20 D 60 e un Renault D7.5 L2 con una Fassi F40A.0.22 Active

Fassi Gru per l'Oil&Gas

BOX 3 aSicim ed Euro Pipeline sono due dei più qualificati operatori italiani del settore Oil&Gas. Sicim – di Busseto, in provincia di Parma – è specializzata nella costruzione di metanodotti in tutto il mondo, conta 5.000 collaboratori e oltre 2.000 veicoli di proprietà impegnati nei cantieri attivi in Messico, Perù, Turchia, Angola, Congo, Camerun, Iraq e Kazakistan. Tra i cantieri più interessanti  spicca un metanodotto di oltre 500 km in Perù che vede impegnata una flotta di una quarantina di Eurocargo 4×4, alcuni dei quali allestiti con gru retrocabina Fassi F100B, robusta e decisamente versatile, che può essere destinata a vari usi attraverso diverse dotazioni. Euro Pipeline è invece impegnata in Algeria e collabora alla costruzione di un lungo oleodotto nel deserto dove, a ogni congiunzione dei tubi, c’è un pay-welder in azione. Per garantire ai saldatori di operare protetti, si utilizza infatti una sorta di gabbia di metallo e plexiglass che viene movimentato proprio dalla gru Fassi, in questo caso una F65A Active con postazione fissa, quindi senza stabilizzatori. I pay-welder sono dei modelli EPE-TP15 cingolati progettati per le operazioni di saldatura manuale e automatica delle tubazioni. Oltre alla gru Fassi, sul pianale trovano posto un generatore Mosa, un compressore per i più svariati utilizzi ed è prevista la sede per otto bombole che saranno riempite dei gas necessari alla saldatura.