Riconoscimenti

Mauro Potrich vince il Premio Speciale alla Carriera

Mauro Potrich (a sx) con Lorenzo Cipriani e Tim Witheman

Nella preziosa cornice storica del Palazzo Gotico di Piacenza,  ha avuto luogo l’evento Italplatform – Italian Access Platform Awards, ideato per premiare l’eccellenza italiana nel campo della costruzione di tutte le varie tipologie di piattaforme per i lavori aerei.

Nella categoria speciale “Premio alla Carriera – categoria Formatori e Responsabili per la Sicurezza” è stato premiato Mauro Potrich, personalità nota nel settore del sollevamento e della sicurezza sul lavoro.

Dipendente di CTE spa dall’anno della sua fondazione, nel 1981, Mauro Potrich è cresciuto nell’esperienza di pari passo con la crescita dell’azienda, ricoprendo in essa vari ruoli fino a specializzarsi nell’ambito della sicurezza sul lavoro e della formazione operatori PLE, sposando fin da subito il sistema IPAF.

I riconoscimenti sono arrivati nel corso di questo suo percorso, prima con il premio IAPA Awards come formatore dell’anno nel 2009, poi con una serie di incarichi in gruppi tecnici nazionali ed internazionali per l’utilizzo in sicurezza delle piattaforme aeree.

Una vera istituzione

 

Giampaolo Piovan (a sx) con Mauro Potrich e Lorenzo Cipriani

CTE spa ha dichiarato: “Mauro non è solamente un collega con grande esperienza e profonda conoscenza tecnica, ma è considerato a livello nazionale una vera istituzione in ambito di sicurezza per il lavoro in quota. È infatti pluriennale la sua collaborazione con IPAF e ANFIA sui temi della sicurezza, ed è da sempre molto forte il suo impegno profuso nel diffondere una cultura della sicurezza sul lavoro.

In particolar modo la collaborazione con IPAF si è avviata ancor prima che l’associazione fosse diffusa in Italia avviando CTE come centro di formazione approvato IPAF (uno dei primi due in Italia), quando ancora l’abilitazione degli operatori non era obbligatoria”.

Riportiamo un suo pensiero legato al concetto di sicurezza: “Per me il significato di sicurezza è qualcosa di molto profondo. Fare sicurezza significa dare valore alla vita. È un modo di vedere le cose, di affrontarle, di viverle. Ti obbliga a pensare, perché prima di agire devi valutare. E quando questo diventa automatico, allora puoi dire di essere rispettoso verso te stesso e gli altri. È un po’ come il rispetto per l’ambiente, non dovrebbe essere un obbligo, ma dovrebbe essere una propensione naturale delle persone verso un concetto di benessere comune”.