Impianti per conglomerati bituminosi

Marini: elogio della mobilità

Aperturadi Roberto Negri

Marini accoglie ancora una volta clienti e concessionari presso la sua sede ravennate. E lo fa in grande stile presentando ufficialmente l’XPRESS 2500 e il BE Tower 2000P, primo esponente di una nuova generazione di impianti. Produttività e tecnologie avanzate in una soluzione che si distingue per una trasportabilità davvero fuori dal comune.

testoE’ stato il quartiere generale di Alfonsine (Ravenna) il teatro dell’Open Day di Marini, la manifestazione con cui l’azienda apre le porte a dealer e clienti offrendo una visuale privilegiata sulle proprie strutture e processi produttivi, ma soprattutto su innovazioni tecnologiche e novità di prodotto. Novità che, in particolare in questa occasione, sono state di assoluto rilievo. Marini ha alzato il sipario su due nuovi impianti la cui concezione spicca non solo per la raffinatezza delle soluzioni tecniche implementate, ma anche per una serie di preziosi valori aggiunti pensati per i professionisti delle costruzioni stradali. Con gli impianti XPRESS e BE Tower – questi i protagonisti della giornata – l’azienda ha sviluppato due soluzioni che coniugano con grande efficacia la riconosciuta affidabilità e produttività degli impianti Marini e una serie di concept volti a rendere più flessibile ed economicamente ottimizzata la loro gestione.

Mobili e trasportabili

testoI due nuovi impianti rappresentano  l’ulteriore evoluzione di una filosofia costruttiva già adottata da Marini sulla gamma eTower, qui declinata all’insegna della mobilità e della massima trasportabilità. Se infatti l’XPRESS 2500 (nella foto sopra) nasce come impianto discontinuo totalmente trasferibile su gomma e con ingombri trasportabili in sagoma stradale, ma al tempo stesso capace di una produttività oraria che può raggiungere le 200 t/h, anche il BE Tower 2000P, qui presentato in anteprima assoluta, pone la trasportabilità al centro del suo concept progettuale. Caratterizzato da una costruzione interamente modulare, che oltre a fornire già nell’allestimento base tutte le funzionalità necessarie alla gestione di ogni tipo di conglomerato offre ampie possibilità di personalizzazione in funzione delle necessità del cliente, il nuovo nato di casa Marini si distingue per un’eccellente facilità di trasporto e montaggio; tutti i moduli dell’impianto sono infatti containerizzabili, rendendone così il trasferimento più rapido, semplice ed economico. Il tutto all’interno di un’architettura che ripropone nelle sue linee di base il design già visto sulla serie eTower e basato sull’innovativa posizione del filtro e della tramoggia sotto filtro sopra l’essiccatore. Una soluzione in grado di offrire, unitamente ad altri accorgimenti progettuali, significativi risparmi energetici e un’elevata facilità di gestione del cantiere.

Un design innovativo

testoDotato nell’allestimento presentato di un mescolatore con una capacità di carico di 2000 kg, che consente di raggiungere una produttività di 160 tonnellate di conglomerato l’ora, e di un essiccatore con bruciatore da  13,4 MW il BE Tower 2000P, novità assoluta della due giorni di Alfonsine, riprende tutte le tecnologie e accorgimenti progettuali già adottati nella più recente generazione di impianti Marini, coniugandoli all’insegna della massima flessibilità di configurazione e, come già accennato, di una trasportabilità al top.

sinistraDal punto di vista progettuale, la scelta di riproporre il posizionamento dei moduli essiccatore, tramoggia di recupero dei fini e filtro ha consentito di ottenere una serie di importanti vantaggi costruttivi – tra cui l’eliminazione delle tradizionali coclee a terra e della necessità di un silo filler addizionale dedicato – e funzionali, in quanto la posizione elevata della tramoggia di recupero dei fini consente, grazie alla rapidità di ciclo offerta da questa soluzione, di contenerne l’abbassamento di temperatura (limitato a soli 1 – 2 gradi); il filler può cosi essere riutilizzato direttamente nella miscela senza necessità di innalzare la temperatura degli aggregati per compensarne il raffreddamento. A questo risultato concorre anche la scelta di posizionare il canale di recupero fumi che collega essiccatore e filtro all’interno del sistema e dotarlo di un’opportuna coibentazione, soluzione che consente di contenere ulteriormente gli abbassamenti di temperatura del filler recuperato. I risparmi di combustibile così ottenibili sono rilevanti, potendo raggiungere valori stimati fra il 2 e il 3% rispetto a quelli di un impianto in configurazione tradizionale. E anche il design complessivo ne risente positivamente in termini di ingombri a terra, che si riducono fino al 40% rispetto allo standard, pur mantenendo la massima libertà di configurazione.

La versatilità è la cifra distintiva del BE Tower 2000P anche in termini di produzione. Oltre ad essere in grado di gestire ogni tipologia di additivi, l’impianto può essere equipaggiato anche dopo il primo allestimento con tutte le integrazioni necessarie all’utilizzo di materiale fresato di recupero: in questa ottica è possibile introdurre il fresato in percentuali fino al 30% direttamente nel mescolatore con la semplice installazione della linea del freddo, senza necessità di implementare soluzioni diverse e più onerose. Sono naturalmente disponibili anche tutte le soluzioni necessarie alla gestione di conglomerati tiepidi, fra cui un sistema di produzione di bitume schiumato che permette di ridurre di più di 30°C la temperatura finale del conglomerato mantenendo un’eccellente lavorabilità in assenza di fumi e aromi odorosi e con importanti risparmi energetici.

Trasportabilità al top

centroCome abbiamo accennato, oltre ad implementare tutte le più avanzate tecnologie che caratterizzano le gamme di impianti Marini, il BE Tower 2000P può giocare l’asso nella manica di una eccezionale trasportabilità, che lo rende una soluzione particolarmente appetibile per quanti necessitino di un’elevata rapidità – ed economicità – di trasferimento con tutti i plus garantiti da un impianto a installazione fissa. Due le chiavi progettuali attraverso le quali Marini ha perseguito questo obiettivo: da un lato, la concezione interamente modulare dell’impianto, dall’altro e soprattutto la possibilità di trasferire tutti i componenti dello stesso utilizzando container di dimensioni standard, trasportabili su normali veicoli e senza necessità di organizzare trasporti eccezionali o richiedere permessi speciali di circolazione. Secondo le stime del costruttore, rispetto a un impianto tradizionale di pari capacità produttiva, i costi di trasporto del BE Tower 2000P possono essere abbattuti fino al 40%, una caratteristica in grado di ampliarne in misura importante le potenzialità di mercato. E altrettanto importanti sono i vantaggi in termini di allestimento: è infatti richiesto solo l’approntamento di una base di appoggio opportunamente precompattata, mentre il montaggio dei moduli, tutti precablati e preassemblati a terra completi anche di scale e passerelle, risulta estremamente rapido.

Controllo totale

centroUna menzione particolare meritano il software di gestione, sviluppato in stretta collaborazione con gli operatori, e la cabina di controllo, forte di alcune soluzioni che ne fanno un piccolo gioiello di tecnologia. L’interfaccia di gestione è la medesima installata sugli impianti di maggiore complessità, e risulta facilmente configurabile in modo da poter essere utilizzata senza difficoltà da qualsiasi operatore, pur potendo allo stesso tempo fornire le più dettagliate possibilità di controllo e monitoraggio nonché un importante supporto per gli interventi di manutenzione programmata. Una piccola ma importante funzione è l’accessibilità online di tutta la documentazione tecnica relativa all’impianto e ai suoi componenti.

Quanto alla cabina di controllo e al relativo hardware, ospitato in un ambiente perfettamente isolato e climatizzato per garantire la massima affidabilità, Marini ha deciso di adottare componenti modulari di ultima generazione e cablaggi evoluti, in grado anche di gestire funzioni avanzate di autodiagnosi. Tutti i sistemi dell’impianto sono inoltre comandati da chiavi interbloccate, che garantiscono il massimo livello di sicurezza contro gli azionamenti accidentali.

Una strategia customer oriented

L'XPRESS 2500
L’XPRESS 2500

Oltre che a valutazioni e obiettivi di carattere tecnico – funzionale, la nuova gamma BE Tower inaugurata dal 2000P risponde a una ben precisa strategia commerciale, imperniata su una filosofia progettuale rivolta a specifici profili di utilizzatori e mercati di riferimento. Filosofia riassumibile nell’intento di realizzare una soluzione caratterizzata, anche nell’allestimento base, dalla qualità costruttiva e dalle tecnologie chiave che caratterizzano il “prodotto Marini”, competitiva sotto il profilo economico e perciò idonea anche a mercati emergenti e caratterizzati da esigenze minori rispetto a quelle di contesti più evoluti, ma al tempo stesso con una flessibilità di configurazione tale da consentire la successiva implementazione di funzionalità più sofisticate. Il tutto in un’ottica di gestione che considera l’intero arco di vita dell’impianto, e nel cui quadro le rilevanti ottimizzazioni di costi e tempi assicurate dalle soluzioni sopra evidenziate sono destinate a rappresentare un fattore chiave anche per l’utenza più evoluta.

Parla Alberto Montanari – General Manager Marini

Foto BoxCon questa nuova edizione dell’Open Day, Marini torna ad aprire le porte del suo quartier generale a dealer e clienti: qual è lo spirito di questa iniziativa?

Senza dubbio quello di dare un tangibile e concreto segno del nostro lavoro al mercato. Un obiettivo, questo, che passa non solamente dalla presentazione delle novità introdotte in gamma, in questa occasione particolarmente importanti, ma anche da iniziative come la creazione della Marini Academy, struttura attraverso cui dal 2014 eroghiamo attività di formazione ai nostri clienti e concessionari, e dalla visita ai nostri impianti produttivi, che meglio di qualsiasi altro strumento sono in grado di mostrare l’attenzione e la qualità dei processi da cui nascono le nostre macchine e impianti. Un valore aggiunto importante, che ci permette di trasferire al meglio sia ai nostri rivenditori che soprattutto ai clienti tutti i plus del prodotto Marini, e che non di rado rappresenta un fattore decisivo nella scelta del nostro marchio. Oltre 200 visitatori, provenienti oltre che dall’Italia da mercati chiave come, fra gli altri, Russia, Kazakistan, Polonia, Argentina, Iran, Bulgaria, Gran Bretagna e Svizzera, sono del resto la testimonianza migliore dell’interesse suscitato da queste occasioni di incontro e conoscenza.

Proprio in questa occasione ha fatto il suo debutto la linea BE Tower, che sembra avere tutte le caratteristiche necessarie a sfondare su diversi mercati internazionali: quali obiettivi e risultati vi proponete?

Abbiamo innanzitutto voluto ampliare la nostra gamma d’offerta con una soluzione che, pur implementando alcune delle più avanzate e consolidate tecnologie che caratterizzano gli impianti Marini, fosse in grado di proporsi con successo su mercati emergenti grazie a un prezzo competitivo, ma senza penalizzare in alcun modo né la qualità del prodotto né la sua versatilità e flessibilità. Il tutto grazie anche a una trasportabilità e facilità di allestimento – e a un abbattimento dei relativi costi – che su questa gamma raggiungono livelli davvero eccellenti, aspetti che riteniamo possano essere elementi di attrazione decisivi per molti profili di utilizzatori. Da non sottovalutare, inoltre, è il fatto che la costruzione interamente modulare da noi adottata nella realizzazione degli impianti ci permette di realizzare allestimenti su misura di qualsiasi tipo in tempi estremamente rapidi, elemento altrettanto decisivo nell’attuale mercato.