Macchine Volvo al servizio dell’ambiente

di Luca Masaracchio

Un imponente schieramento di mezzi Volvo CE è impiegato in Sicilia in un  importante lavoro di valorizzazione dei detriti. Che da rifiuto si trasformano in risorsa.

Ci siamo recati nell’Agglomerato Industriale di Termini Imerese (PA), circondato dalle Madonie e da Monte San Calogero e affacciato sul Mar Tirreno, per assistere ad una giornata lavorativa della CLG (Costruzioni Lavori Generali) s.r.l. A darci il benvenuto i fondatori, Paolo Venticinque amministratore della società insieme ad Antonino Cecala e al fratello Nicasio Cecala, direttore tecnico.

Nella III° Fase dell’Agglomerato opera un impianto di riciclaggio degli sfabbricidi, cresciuto rapidamente anche grazie alla vicinanza di un importante cantiere, quello del raddoppio della linea ferroviaria Messina-Palermo (tratta Fiumetorto – Ogliastrillo) da cui ha ottenuto i materiali che, successivamente lavorati, sono stati riutilizzati per il reimpiego nello stesso cantiere infrastrutturale.

Antonino Cecala, responsabile del parco macchine, sottolinea il feeling che si è creato tra gli operatori e le macchine Volvo, due pale gommate L150F e L120F, sei escavatori: una coppia di EC235C, un EC210C, il duo ECR50D, ECR88D ed infine un nuovo EC220E, equipaggiati con le benne da scavo per molteplici usi, martelli demolitori, pinze demolitici per le travi in cemento armato precompresso e calamite per metalli. A sostegno delle operazioni anche sei mezzi d’opera per i trasporti.

Con le macchine movimento terra in dotazione, munite delle diverse attrezzature, si è in grado di frantumare ogni genere di costruzione civile ed infrastrutturale. Il materiale ricavato, trasportato presso l’impianto, viene dapprima selezionato e bonificato, successivamente sbriciolato dai frantoi e poi reimpiegato  e utilizzato per i sottofondi stradali e ferroviari ottenendo anche la certificazione CE.

 

La CLG, come ci ha spiegato Paolo Venticinque, ha avuto una notevole evoluzione nel corso di un decennio. “Tra macchine movimento terra e gli autocarri, il nostro parco era comunque composto da esemplari dei più importanti costruttori del settore. Nel 2010 l’incontro con la V&V di Vincenzo Vultaggio, concessionaria Volvo CE, e il successivo acquisto di una pala gommata Volvo, ha dato il via ad una proficua collaborazione, che se da un lato ha visto crescere in pochi anni la quota di Volvo nella nostra dotazione aziendale raggiungendo la quasi totalità (9 macchine movimento terra e 4 autocarri), ha dall’altro migliorato la redditività della nostra azienda, vuoi per le economie di scala generate dai mezzi nuovi e performanti, con consumi via via ridotti, vuoi perché abbiamo reso meno faticose le attività degli operatori, cercando di creare un ambiente di lavoro ottimale, rispettoso delle persone e di quanto ci circonda”.

L’amicizia che è nata negli anni tra Paolo Venticinque, Vincenzo Vultaggio e il personale della concessionaria, trova la sua base nell’alta qualità del prodotto Volvo, ma anche nella professionalità e serietà dimostrata dal Costruttore per venire incontro alle esigenze del cliente.

Tanti sono i fattori decisivi per riuscire in questo tipo di attività, serietà, puntualità, professionalità, attrezzature performanti. Nonostante l’attività della CLG sia nata in anni caratterizzati dalla crisi edilizia, l’impianto che gestisce è dotato di ampie piste e vie d’ingresso/uscita, utilizza sistemi di nebulizzazione per l’abbattimento delle polveri, il perimetro è costellato do alberi ad alto fusto, vi sono numeroso aree di stoccaggio dedicate alle diverse tipologie di materiali e si è puntato molto anche sulla formazione per la sicurezza sul lavoro (standard BS OHSAS 18001).

L’ultimo acquisto della CLG. risale a fine 2016, un tris di escavatori grazie ai quali la società ha “coperto” alcune fasce di peso in cui non aveva mezzi.

L’escavatore EC235C ha raggiunto le 18.000 ore in sei anni, seguito a breve distanza “oraria” dalla pala L120F. Tutti i mezzi visti all’opera si presentano in ottime condizioni, anche quelli meno recenti, nonostante le ore lavorate e la severità delle condizioni di impiego.