Dopo sei anni di recessione che hanno fatto contrarre il mercato italiano delle macchine per costruzioni di oltre l’80%, nei primi tre mesi del 2014 sono state vendute 1.352 macchine per costruzioni sul mercato italiano con una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel dettaglio, le vendite di macchine per il movimento terra sono state 1.342 (con un aumento di 21 punti percentuali) e 10 macchine stradali (-57%).
“Questo dato – commenta Enrico Prandini, vicepresidente di Unacea – potrebbe significare che abbiamo raggiunto il punto più basso del ciclo e che la ripresa potrebbe consolidarsi. Se tale circostanza si verificherà dipende essenzialmente dai segnali che verranno dal governo in materia di rilancio delle opere pubbliche e dei lavori di contrasto al dissesto idrogeologico. Per risollevare il comparto dell’edilizia residenziale sarebbe inoltre fondamentale rivitalizzare le compravendite immobiliari mediante incentivi mirati.”
Secondo un’anticipazione dello studio di Off-Highway Research che verrà presentato l’8 maggio prossimo al Construction equipment day organizzato da Unacea nell’ambito del Samoter (Salone internazionale per le macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia) l’incremento delle vendite di macchine per costruzioni in Italia dovrebbe essere contenuto intorno al 2% per l’anno in corso per poi toccare il 7% nel 2015.
Inoltre, secondo quanto emerge dal Monitor commercio estero del Construction equipment outlook realizzato da Unacea e Prometeia, le esportazioni di macchine per costruzioni nel mese di gennaio hanno raggiunto i 160 milioni di euro, registrando una crescita del 21,6% rispetto all’anno precedente. Dopo un 2013 archiviato con un -3% su base annua, la crescita registrata a gennaio è trainata dalla ripresa delle esportazioni verso l’Europa occidentale (+14,5%), l’Europa dell’Est e la Turchia (+71,9%), e l’Asia (+57,9%). Positivo anche l’export verso l’Africa (+8,1%) e il Nord America (+5,6%). Negative invece le esportazioni verso l’America Latina (-34%) e l’Oceania (-24,5%).
In crescita l’export di macchine per la preparazione degli inerti (+79,5%), dei macchinari per il calcestruzzo (+29,4%), delle macchine stradali (+20,3%) e delle macchine per il movimento terra (+6,8%). Registrano invece una flessione le gru a torre (-14,1%) mentre sono stabili le macchine per la perforazione (-0,5%). La bilancia commerciale del comparto rimane positiva per 136 milioni di euro, registrando un miglioramento del 27,7% rispetto quanto registrato nel gennaio del 2013.
Secondo le prestime di Unacea la produzione complessiva nazionale di macchine per costruzioni è stata di circa 2.500 milioni di euro nel 2013, ovvero è rimasta invariata rispetto al 2012, ma registra ancora un crollo di oltre il 52% rispetto al picco del 2008 (5.216 milioni di euro). Nel 2014 Unacea prevede un timido segnale positivo. La produzione italiana copre l’intera gamma di prodotto e impiega circa 6 mila persone direttamente, con un indotto di ulteriori 30 mila unità lavorative.
Un’altra anticipazione di quanto verrà presentato al Construction equipment day riguarda il mercato italiano dell’edilizia: “Mentre a livello mondiale il mercato delle costruzioni dovrebbe mostrare un’accelerazione (+3.6% rispetto al +3% del 2013)”, sostiene Luca Agolini, Senior Economist di Prometeia, “lo scenario dell’edilizia in Italia rimane improntato alla debolezza. La fase recessiva degli investimenti in costruzioni, pur in progressiva attenuazione, si arresterà verosimilmente solo a fine 2014, in un contesto in cui la flessione complessiva (-1,6%) dovrebbe risultare limitata solo dalla performance positiva dell’attività di riqualificazione; all’opposto, dal principale driver per il costruction equipment – ovvero le infrastrutture – ci attendiamo una nuova flessione, pur se più contenuta rispetto al -8% del 2013. L’appuntamento con la (debole) ripresa delle costruzioni (+0,2%) è quindi rimandato al 2015.”