All’ultima edizione del Bauma Soilmec ha schierato una serie di novità che ribadiscono la leadership tecnologica dell’azienda romagnola. Che per la prima volta strizza l’occhio all’elettrico con una soluzione radicalmente innovativa.
Forte del successo riscosso dalla prima generazione, i nuovi impianti SR della linea Blue Tech migliorano ulteriormente nella nuova versione produttività e flessibilità operativa, riducendo costi di esercizio ed emissioni e offrendo livelli di comfort, ergonomia e sicurezza ancor più elevati. Il design della nuova serie si basa in particolare sull’ottimizzazione della trasmissione di potenza e sulla minimizzazione della dissipazione di energia, dedicando particolare attenzione alle componenti principali della macchina che normalmente sono coinvolte durante il ciclo di lavoro. I motori diesel sono dotati del sistema “start and slow”, che regola automaticamente il regime di rotazione in base alle effettive esigenze migliorando l’efficienza della combustione e del raffreddamento con un minore inquinamento acustico, e le teste rotary sono state sviluppate con un’ampia gamma di soluzioni per ridurre le perdite e aumentare le prestazioni. Abbiamo visto in fiera il modello di maggiore successo per le macchine di media taglia, la SR-65, e la nuova piattaforma SR-125 presentata in anteprima nella sua veste Blue Tech.
Le idrofrese
Da sempre uno dei simboli dell’eccellenza tecnologica Soilmec, la gamma delle idrofrese è stata rappresentata dall’ammiraglia SC-135 Tiger. Progettata per ottimizzare produttività e affidabilità la macchina presente in fiera, allestita con sistema HDD, presenta una piattaforma con avvolgitori sul corpo macchina installati in serie per essere sempre allineati con la testata e consentire un movimento sempre perfetto di tubi idraulici e fango nei differenti raggi di lavoro. L’affidabilità è garantita dal doppio sistema idraulico, con linee dedicate rispettivamente a modulo di scavo e macchina base, dai filtri alta pressione e da una accurata gestione dei drenaggi con serbatoio dedicato. Agevole come sempre il trasporto nonostante le oltre 200 tonnellate di peso operativo grazie all’assemblaggio per moduli trasportabili in singolo carico da 45 tonnellate. Nella versione presentata al Bauma la macchina è stata allestita con il nuovo modulo di scavo Soilmec SH-35.
Piccoli diametri, grandi prestazioni
Un altro fiore all’occhiello Soilmec, le macchine da micropalo, oltre a vedere la presenza della SM-22, best seller e ammiraglia della gamma SM, ha visto la presentazione in anteprima della prima macchina elettrica della casa, la SM-13e. Nata dall’evoluzione delle prime macchine a motorizzazione elettrica per lavori di perforazione e consolidamento in ambienti interni e in tunnel come la ST-20, la ST-60 e la SM-5E, la nuova macchina non prevede la semplice sostituzione del motore termico con uno elettrico ma una alimentazione elettrica allineata agli ultimi sviluppi del settore che all’interno della trasmissione di potenza vede la presenza di motori a magneti permanenti, batterie al litio alternative alle alimentazioni a cavo e inverter di controllo, risultando quindi molto lontana dalle precedenti tecnologie di alimentazione da rete elettrica con motori asincroni trifase. Nei piani dell’azienda la SM-13e rappresenta il primo passo per lo sviluppo di una intera gamma di macchine elettrificate da micropalo, palo e gru, in grado di rispondere alle sempre più frequenti richieste del mercato in termini di abbattimento delle emissioni inquinati e acustiche, aumento dell’efficienza e riduzione dei costi operativi.