Partnership

La partnership di GARC con Liebherr

Siamo a Carpi in provincia di Modena alla GARC spa; veniamo accolti con coinvolgente entusiasmo da Claudio Saraceni, Presidente e Amministratore delegato: “la GARC, acronimo di GRUPPO AUTOTRASPORTI RIBALTABILI CARPI, nasce nel 1975 per effettuare soprattutto lavori di movimento terra, ma in 45 anni di attività la compagine è diventata un’azienda molto diversa e più articolata” che lavora in tutto il Nord e il Centro Italia e ha fatto scelte che le hanno permesso di raggiungere “altissimi livelli di specializzazione, progettando e costruendo edifici per uso civile, ma soprattutto industriale”.

La sede della GARC

Ci siamo sempre occupati di servizi per l’edilizia, inerti, scavi, palancolature e trasporti – continua Claudio Saraceni. Con il passare degli anni e l’arrivo delle nuove generazioni è aumentato il nostro sapere e, grazie a questo, abbiamo fatto un importante step affrontando un percorso da costruttori, soprattutto nel settore industriale. I servizi che prima realizzavamo in conto terzi da qualche anno abbiamo cominciato a realizzarli per noi”.

Questo fa sì che “oggi possiamo considerarci a tutti gli effetti un general contractor”: le conoscenze tecniche, incrementatesi col tempo, le straordinarie dotazioni strumentali, evolutesi anch’esse con il passare degli anni, unite alle innate capacità organizzative, hanno permesso alla società di realizzare opere di elevata complessità e qualità nella veste di general contractor.

Un servizio globale

La caratteristica e la forza di GARC sta nel fornire un servizio globale che partendo dallo studio di fattibilità arriva fino alla progettazione costruttiva dei minimi dettagli e alla realizzazione del manufatto: “ci occupiamo della commessa, chiavi in mano, portandola a termine nei tempi giusti e per bene”. Ma questo percorso ha portato con sé la necessità di dotarsi di personale, competenze, strumenti e procedure che le permettano di gestire tutti gli aspetti legati alla realizzazione dell’opera.

Oggi infatti più che mai un edificio è un sistema complesso, dove l’integrazione dei vari impianti (elettrico, meccanico, prefabbricato, edile) è alla base del successo di qualsiasi progetto e dove lo studio accurato in fase preventiva permette di rispettare i budget e di avere tempistiche sempre più ristrette nella realizzazione degli interventi.

“A tal fine – sempre Saraceni – ci siamo dotati di nuove tecnologie di progettazione e ora progettiamo tutto in BIM, l’acronimo di Building Information Modeling, il metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite aiuto di un software. Tutto ciò però comporta per l’appunto un cambiamento in tutta la filiera: il vantaggio del BIM sta per l’appunto nella facilità di scambio, nella possibilità che offre a più figure di lavorare sullo stesso modello, favorendo un flusso di informazioni che rendono il progetto più preciso. Se io progetto in BIM, ma poi non ho nessun fornitore che ne mastica è come se l’intera filiera fosse rimasta alla matita dietro l’orecchio e alla carta carbone; ci siamo dunque messi alla testa di questo processo di sviluppo tecnologico, perché si tratta di un elemento che farà la differenza”.

Collaborazioni eccellenti

E se in tema di innovazione va menzionata la partnership con EON ITALIA, “non possiamo non ricordare – ancora Claudio Saraceni – la stretta collaborazione con lo studio di progettazione STRUCTURAMA”, una solida realtà che si occupa di progettazione e di consulenza e che ha acquisito una solida esperienza nella progettazione edilizia, ingegneria strutturale, prefabbricazione, infrastrutture ed impianti tecnologici nel mercato internazionale.

Tornando a EON ITALIA, “puntiamo ad introdurre la realtà aumentata e virtuale nel settore, il che consentirà alle due società di essere in grado di supportare i clienti durante tutto il ciclo di vita degli edifici”; il resto lo faranno le consolidate competenze tecnologiche, che consentiranno di estendere l’offerta di servizi da parte di entrambe le organizzazioni. “Siamo entrambi dell’idea che la realtà aumentata e la realtà virtuale non sono fiocchi, fiocchetti o carte regalo per vendere meglio un prodotto, ma uno strumento per la progettazione e la manutenzione del futuro”.

Il Covid – continua Saraceni – non ci farà raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati nel 2019, ma siamo comunque soddisfatti dei nostri numeri e del fatto che alcuni clienti, tra i principali gruppi industriali di carattere nazionale ed internazionale, nonostante il periodo, abbiamo confermato le proprie intenzioni ed altri abbiamo dato dimostrazione di grande fidelizzazione nei nostri confronti”.

Quanto all’associazionismo, “partecipiamo assiduamente alle riunioni e alle attività di ANCE Emilia, all’interno delle quali sto cercando di trasmettere il nostro pensiero: bisogna innanzitutto saper far bene il proprio prodotto, ma poi è necessario valorizzarlo e difenderlo, difenderlo contro tutti e tutto. Troppe volte assistiamo a svendite ‘da saldi’ di servizi o prodotti frutto di sacrificio e impegno, per il solo obiettivo di aumentare oggi i numeri ma coll’inevitabile conseguenza di sminuire domani e per sempre tutto il proprio lavoro”. Ecco che cominciano a comparire evidenti analogie con il mondo Liebherr…

Diversificare il business

Da sx Matteo Bernardi, Responsabile Servizio Logistica e Produzione di GARC, Claudio Rossi, Funzionario commerciale Liebherr EmTec Italia, Vincenzo De Mare, Responsabile Manutenzione Flotte di GARC

È invece del 1994 la decisione della compagine di dedicarsi anche ad altro: “abbiamo pensato di diversificare il nostro business, ma senza per questo allontanarci troppo dal nostro settore; così abbiamo pensato all’ambiente e coi nostri scarrabili ci siamo dedicati dapprima alla raccolta del legno e poi dei rifiuti speciali”. Oggi nel Modenese GARC è uno dei players di maggior competenza, presto anche i coi rifiuti pericolosi, attraverso la SEAM di Carpi e il centro di selezione di rifiuti speciali CARE (49%GARC e 51%AIMAG), uno dei più dotati di tecnologia, prossimamente anche con i rifiuti pericolosi, attraverso un percorso di acquisizione di attività locali di raccolta complementari.

Inoltre – ancora Claudio Saraceni – abbiamo appena ottenuto da qualche mese l’autorizzazione per un impianto di trattamento/selezione di plastica che nascerà a Rieti con tecnologia tutta italiana”.

Nel settore dell’ambiente, GARC è in grado altresì di gestire interventi di demolizione e bonifica ambientale molto importanti. Ne è un esempio l’attività di demolizione e ricostruzione effettuate ad Amatrice e ad Accumuli, due paesi drammaticamente coinvolti nel terremoto del 2016: “abbiamo demolito e ricostruito in zona terremotata; quelle gare ce le siamo aggiudicate perché siamo stati i soli ad offrire, nonché poi realizzare, la macinazione in loco delle macerie, con cui abbiamo realizzato i sottofondi stradali della zona”.

Nel corso degli anni, complice una forte sensibilità al sociale della società emiliana in generale ma dei soci di GARC in particolare, “ci siamo sempre più convinti della necessità di essere una compagine rigenerativa, con un particolare occhio di riguardo per le persone, il sociale e per l’ambiente. Da quel momento, non prima di aver rianalizzato tutti i nostri processi interni, abbiamo messo in campo tante iniziative per aiutare la terza età, ma anche i giovani e i meno fortunati. Da quell’input morale a diventare un’azienda B-Corp il passo è stato davvero breve”.

Qualità certificata

La certificazione B Corporation (o B Corp) identifica quelle aziende che si impegnano a rispettare determinati standard (performance, trasparenza, responsabilità) e che operano in modo da ottimizzare il loro impatto verso dipendenti, comunità e ambiente. Si tratta dunque di una certificazione diffusa in 71 paesi e 150 settori diversi, rilasciata alle aziende da B Lab, un ente non-profit internazionale. Per ottenere e mantenere la certificazione, le aziende devono raggiungere un punteggio minimo su un questionario di analisi delle proprie performance ambientali e sociali e integrare nei documenti statutari il proprio impegno verso gli stakeholder, ad esempio adottando lo status giuridico di Benefit Corporation, in Italia ‘Società Benefit’. Attualmente esistono poco più di 3000 B Corp certificate (di cui 100 B Corp in Italia) in 150 settori e in più di 70 Paesi diversi.

Ciò comporterà che in futuro “cercheremo sempre più di stringere partnership con fornitori e aziende che avranno la nostra medesima sensibilità”, la stessa sensibilità e la stessa ‘forma mentis’ che Liebherr ha dimostrato di avere nel corso degli anni, senza mai ricorrere alla Borsa né ad azionisti esterni, senza mai derogare a modalità di sviluppo sostenibile sotto tutti i punti di vista, da quelli occupazionali a quelli ambientali.

La partnership con Liebherr

Ma come nasce la partnership tra GARC e Liebherr? “Tutto nacque dall’esperienza di Giorgio Grillenzoni”, uno dei soci purtroppo mancato lo scorso marzo per Covid. “Era un piacere confrontarsi con lui, per la sua concretezza e umiltà; Giorgio era sempre alla ricerca del fornitore che ti desse maggiori garanzie e che nel tempo ripagasse il costo iniziale, qualunque esso fosse. Per anni Giorgio è stato per me, che sono quello che deve preoccuparsi di far quadrare conti, il maggior sponsor di LIEBHERR e ora lo sono diventati i nostri operatori”.

Desumiamo dunque che Liebherr non sia qui per caso, quanto piuttosto perché “ha un prodotto, macchine e servizi funzionali alla nostra attività e alla nostra crescita sul mercato; Liebherr possiede i nostri stessi dogmi, ovvero efficienza, qualità e tempismo. Del resto la marginalità in edilizia oggi ce l’hai nell’efficienza del cantiere…”.

Attualmente nel parco macchine di GARC vi sono ben 8 macchine Liebherr tra escavatori e pale gommate e precisamente 4 escavatori gommati (di cui 3 destinati al movimento terra e uno alla movimentazione nel settore recycling), 3 escavatori cingolati della nuova generazione 8 (un R924, un R930 e un R922, che sarà consegnato ai primi di gennaio) e una pala gommata di ultimissima generazione, la L546.

Il valore aggiunto di Liebherr è la prestazione e il comfort in varie condizioni d’uso; le macchine, oltre che poter essere allestite con vari tipi di bracci e bilancieri sono versatili e in breve tempo possono essere attrezzate per passare dallo scavo alla demolizione”. Per garantire la massima produttività, ricordiamo infatti che Liebherr mette a disposizione della propria clientela anche una gamma completa di attrezzature che permette di adattare questi ‘colossi’ alle più diverse e impegnative condizioni di impiego, assicurando nel contempo qualità ottimale e perfetto equilibrio.

“A Liebherr abbiamo affidato anche il service delle macchine, perché siamo dell’idea che ciascuno debba fare il proprio lavoro e chi meglio della Liebherr può conoscere le loro macchine garantendone efficienza ed efficacia?”

E per gestire al meglio il parco macchine, Liebherr ha messo a disposizione di GARC il LIDAT, il sistema di trasmissione dati e di localizzazione per le macchine Liebherr; basato su avanzatissime tecnologie di trasmissione dati, esso fornisce informazioni relative alla localizzazione delle macchine ed all’esercizio delle stesse e consente in tal modo una gestione efficiente, una programmazione operativa ottimizzata ed il monitoraggio a distanza di tutte le macchine.

In conclusione – sempre Claudio Saraceni – “me lo diceva Giorgio, Liebherr è per noi il fornitore ideale, ma ora me ne sono convinto pure io; è un piacere collaborare con loro, hanno tecnologia e servizi ottimali e funzionali al rispetto dei nostri tempi e modi di lavorazione, ma…che non si dimentichi mai che…sulla via Emilia c’è tanta roba!”.

di Maurizio Quaranta