Interviste esclusive

Intervista esclusiva a Francesco Quaranta

Francesco Quaranta

Partire dalla fine“. E’ questo il titolo provocatorio che abbiamo dato all’intervista che Francesco Quaranta, Presidente e CEO Hitachi Construction Machinery Europe ha concesso in esclusiva alla rivista Macchine Edili. Perché stiamo parlando di una road map che, di fatto, ribalta l’approccio alla progettazione e alla costruzione di macchine per le costruzioni

Partiamo innanzitutto dalla macchina più rivoluzionaria che HCME ha presentato al Bauma, cioé LANDCROS One. Quali sono state le motivazioni che hanno spinto il costruttore giapponese a intraprendere questo percorso così innovativo?

Abbiamo considerato quattro dati di fatto incontrovertibili e da lì siamo partiti” ci ha spiegato Francesco Quaranta. “In primis l’emergenza climatica che implica necessariamente la risposta immediata agli imperativi ambientali con tecnologie a zero emissioni. Poi la carenza di operatori qualificati che impone la creazione di macchine più intelligenti, intuitive, che richiedano una minore specializzazione e abilità fisica per essere manovrate. Non dimentichiamoci inoltre dell’aumento dei costi operativi che richiede l’implementazione di soluzioni che massimizzano l’efficienza e riducono i tempi di inattività. Infine, un ulteriore segnale per sviluppare un trasporto autonomo connesso e responsabile dal punto di vista ambientale ci è venuto dall’industria dell’estrazione mineraria che richiede risposte concrete al problema della sostenibilità“.

Il nuovo operatore

In questo contesto sta prendendo forma la figura di un nuovo operatore, disposto ad apprendere il nuovo e a trasformarlo in un’opportunità. E qui torniamo alla fine del video citato in precedenza con un bambino che gioca con le macchine in un modo diverso, che non deve più svegliarsi al mattino presto per andare a lavorare in un ambiente a volte ostile, che non deve più fare fatica, a cui non va più bene il mezzo di ieri e neppure quello di oggi, che ha bisogno di soluzioni immersive, efficaci, confortevoli, sicure.

Bisogna pensare esattamente come la nuova generazione che si affaccia oggi al mondo delle costruzioni, e, immaginando quale sarà la realtà del futuro, progettare le cabine e l’intera macchina in un modo diverso”, prosegue Francesco Quaranta. “A mio avviso denunciare la mancanza di mano d’opera è spesso un alibi che di fatto favorisce la lentezza del mercato nell’adattamento al nuovo. Gli operatori tradizionali non ci saranno più quindi continuare a pensare che tutto sarà come prima è ciò che gli inglesi chiamano un wishful thinking, cioè un pio desiderio. L’unica cosa possibile è produrre delle macchine con cui i ragazzi di nuova generazione possano lavorare”.

E LANDCROS One è una di queste.

Per leggere tutta l’intervista che contiene altri interessanti progetti per il futuro descritti da Francesco Quaranta cliccate qui.

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