Siamo andati in Inghilterra, nell’headquarter Mondiale di JCB per assistere a nuovi lanci che hanno tutta la potenzialità di essere disruptive nel mondo del movimento terra.
Grande attenzione è stata posta sugli escavatori compatti nel segmento da 2,5 tonnellate: il 25Z-1, modello a ingombro posteriore zero che sostituisce il precedente 8025 ZTS, e il 26C-1 a contrappeso convenzionale che sostituisce il modello 8026 CTS.
“Ci aspettiamo davvero una risposta eccezionale da parte del mercato italiano per far fronte nel modo più performante possibile anche ai cantieri più piccoli e non agevoli. E questo vantaggio insieme ad una cabina ultra confortevole e con aria condizionata, un’opzione davvero rara per questa tipologia di machine”, ci ha spiegato Carlo Biella, product manager.
I due nuovi mini escavatori condividono il design e lo stile dei modelli JCB Next Generation più grandi da 3,5 tonnellate, con robusta carrozzeria in acciaio stampato e contrappeso in fusione che garantisce la massima durata e durabilità.
Il nuovo 370X
Altra grande novità che abbiamo testato anche nella sua operatività, costatandone l’estrema semplicità e intuibilità di utilizzo è il nuovo 370X, il modello più grande e potente mai realizzato da JCB nella sua gamma di escavatori cingolati Serie X.
“Si tratta di una macchina movimento terra heavy-duty che porterà i livelli di produttività, durata e affidabilità della gamma di scavatori JCB nel segmento di mercato delle 35-40 tonnellate”, ha dichiarato Marco Falcone, amministratore delegato JCB Italia.
Il servizio completo con tutti i modelli presentati, gli approfondimenti e le interviste ai protagonisti di JCB sul prossimo numero di Macchine Edili.