Sollevatori telescopici

Il ROTO40.18 di Merlo per Cantiere Rossini

Attraverso un tour per l’Italia, Merlo presenterà le testimonianze dei propri utilizzatori. Ogni puntata sarà visibile integralmente sui canali social ufficiali dell’azienda, dove si potranno scaricare approfondimenti e schede tecniche complete.

Un profondo lavoro di ricerca e selezione ha permesso all’azienda piemontese di organizzare un ampio calendario di case history – ad oggi 4 italiane e 8 europee – alle quali sarà data massima visibilità, attraverso i canali social e la stampa specializzata.

L’obiettivo è quello di rendere vivo e tangibile il lavoro degli end-user del comparto agricolo-industriale, clienti di Merlo, che con questa nuova iniziativa apre una finestra sulla propria quotidianità, dove il confronto umano e lo scambio di esperienze diventano la base per lo sviluppo di nuove soluzioni e innovazioni.

Il primo episodio di “Partners for life” è dedicato al racconto delle attività che si svolgono abitualmente in un cantiere navale, dove logistica organizzativa e movimentazione sono al centro.

L’utilizzatore è una giovane azienda di Pesaro, Cantiere Rossini, e il mezzo al centro della testimonianza è il ROTO40.18.

Le esigenze di Cantiere Rossini

Cantiere Rossini è una realtà di ultima generazione, nata nel 2015 dalle ceneri dei vecchi cantieri navali di Pesaro. Nei due grandi edifici dell’azienda, ci si dedica alla manutenzione e al refitting di grandi yacht, imbarcazioni da diporto che misurano dai 24 fino a 50 metri di lunghezza.

L’attività del cantiere naturalmente è focalizzata nell’organizzazione di spazi di manovra, oltre alla gestione del lavoro degli operatori, che si devono poter muovere agilmente sulle fiancate delle imbarcazioni, vicine una all’altra a una distanza di 4-6 metri.

“Con lo sviluppo dell’attività ci siamo resi conto che avevamo l’esigenza di un nuovo mezzo di sollevamento – racconta Alfonso Postorino, responsabile tecnico del cantiere. A quel punto cosa scegliere? Un’altra gru o qualcosa di più evoluto?”

ROTO40.18: la soluzione

Solo dopo un’approfondita visita al cantiere di Pesaro, Merlo è stato in grado di centrare appieno la domanda del suo cliente. Il mezzo necessario doveva essere compatto e multifunzionale.

Christian Veronese

“La necessità era quella di un mezzo compatto, con la possibilità di operare a 360°, come il ROTO40.18 commenta Christian Veronese, area manager di Merlo. Le diverse esigenze operative potevano essere soddisfatte grazie all’ampia offerta di attrezzature che realizziamo direttamente in casa. Le attrezzature selezionate sono state una piattaforma trilaterale da 2,3 metri che si apre fino a 4,5 metri, un verricello, un gancio fisso e le tradizionali forche, per effettuare tutte le lavorazioni richieste. In più, gli abbiamo consigliato il radiocomando, che consente di manovrare le funzioni della macchina da remoto”. 

“Con questa soluzione possiamo svolgere oltre il 50% delle attività di movimentazione con una sola macchina, senza interventi di fornitori esterni – continua Diego Zannini, operatore del cantiere. Questo non solo significa risparmiare costi, ma ci permette di pianificare più rapidamente il lavoro, potendo disporre del mezzo direttamente in sede. Essendo più piccolo e maneggevole di altri mezzi, possiamo operare anche con facilità negli spazi ridotti tra le fiancate delle imbarcazioni”.

Compatto e dinamico, il ROTO40.18 vanta prestazioni di alto livello, pur essendo tra i mezzi più piccoli della gamma, oltre a un’imbattibile facilità di utilizzo. Le sue caratteristiche vincenti, proprie dei sollevatori telescopici, sono esaltate ulteriormente dalle attrezzature che Merlo produce internamente, che si possono agganciare e sganciare in un attimo, conferendo al mezzo una forte identità poliedrica.

” Il ROTO40.18 è stata la migliore scelta – conclude Alfonso Postorino. È una macchina ibrida, un po’ un muletto, un po’ una gru; la navicella per il sollevamento delle persone lo trasforma in una piattaforma telescopica, come avere insomma più macchine in una. Siamo un’azienda giovane, vogliamo crescere, per questo potrebbe essere necessaria una seconda macchina come questa, magari di una taglia diversa”.

La ricerca di Merlo ha raggiunto con il ROTO40.18 i più altri standard in termini di sicurezza e comfort. La cabina è infatti ampia e insonorizzata, le vibrazioni sono ridotte al minimo, lo spazio visuale è ampio e la porta è apribile a 180°. Questo versatile mezzo da lavoro è facile da utilizzare, ma per garantire a tutti gli operatori la migliore formazione, Merlo ha attivato un corso direttamente in cantiere.

Questo significa, del resto, essere “Partners for life”: avere un obiettivo comune, essere dalla stessa parte.

I punti di forza del ROTO40.18

Il ROTO40.18 di Merlo ha dimensioni compatte che consentono di muoversi tra le barche agevolmente anche se lo spazio è di pochi metri.

Il braccio telescopico si estende fino a 17,7 m ed è combinato con la torretta girevole, che consente agli operatori di muoversi tra le aree di intervento senza dover riposizionare la macchina.

I suoi punti di forza sono numerosi. Tra questi:

• la Cabina, Certificata FOPS e ROPS, progettata per la massima ergonomia per l’operatore. La larghezza di 1010 mm e la superficie vetrata assicurano comfort e visibilità.

• la Torretta girevole, che con il braccio telescopico estendibile fino a 17,7 m permette di raggiungere diverse aree di intervento senza necessità di dover riposizionare la macchina.

• le Dimensioni compatte, ideali per il cantiere navale (larghezza 2240 mm, lunghezza 6030 mm e altezza 2980 mm).

• la Facilità di utilizzo, con comandi ergonomici e intuitivi che consentono di controllare le operazioni dalla cabina; precisione e la fluidità dei movimenti garantiscono così il pieno controllo operativo.

• le Attrezzature intercambiabili, facilmente sostituibili grazie all’esclusivo sistema Tac-lock per il bloccaggio idraulico degli attrezzi, che migliora ulteriormente il comfort operativo.

• il Braccio telescopico, resistente e leggero con un’altezza di sollevamento fino a 17,7 metri. I componenti sono per altro protetti all’interno rendendo la sagoma esterna pulita e priva di appigli.