Idrogeno-Diesel: le soluzioni di Volvo Penta

di Lara Morandotti

L’impegno dell’azienda nell’iniziativa Science Based Targets (SBTi), con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette della catena del valore entro il 2040, è solo una delle cartine di tornasole che mostra la grande direzione di sostenibilità di Volvo Penta.

La doppia alimentazione

Il motore D8 a doppia alimentazione idrogeno-diesel

È iniziata anni fa la partnership tra Volvo Penta e CMB.TECH sotto la buona stella dell’innovazione.  Una collaborazione proficua che ha portato alla recente presentazione del motore D8 a doppia alimentazione idrogeno-diesel, che si basa su tecnologia duel-fuel in grado di ridurre le emissioni di CO2 fino all’80% quando alimentato con idrogeno. E questo avviene senza alcun compromesso in potenza, prestazioni e tempi di attività. Come è possibile? In caso di assenza di idrogeno, il motore continuerebbe a funzionare alimentato da diesel grazie al kit di conversione messo a disposizione da CMB.TECH.

È enorme il potenziale di decarbonizzazione con idrogeno verde, ma molte applicazioni richiedono la possibilità di ripiegare su carburante tradizionale, anche a causa dell’attuale insufficienza di infrastrutture. Dai progetti iniziali di tecnologia dual-fuel abbiamo constatato riduzioni di CO2 emissioni fino all’80%: risultati incredibili. Con la tecnologia dual fuel si vanno in concreto a risolvere molti problemi”. Le parole piene di soddisfazione di Roy Campe, Chief Technology Officer CMB. TECH.

La nuova batteria cubica

La driveline elettrica di Volvo Penta che incorpora la nuova batteria cubica

Nel presente del comparto, anche Volvo Penta non si sta sottraendo ad una certa crescita verso l’elettromobilità, ampliando la sua proposta di trasmissione elettrica. Protagonista in tal senso è la nuova batteria cubica che si basa sulla tecnologia del Gruppo Volvo garantendo flessibilità di installazione e un aumento del 40% della densità energetica. Al contempo, il player sta dando un’accelerata alla sua offerta di servizi anche in ottica IoT. La nuova batteria, infatti, è supportata dalla connettività per un monitoraggio in real time e predittivo delle condizioni e delle performance.

La trasmissione elettrica, inoltre, è recentemente entrata in produzione negli autocarri dei vigili del fuoco RT e RTX di Rosenbauer.

Volvo Penta alza l’asticella delle prestazioni

Ultra-efficienti dal modello D5 al D16, i motori diesel, soprattutto gli Stage V, sono l’ultima frontiera del progresso tecnologico messo in campo da Volvo Penta, impegnata anche nel comparto camion e miniere. I suoi motori diesel e gruppi elettrogeni sono stati completamente ottimizzati per soddisfare le esigenze dei clienti in termini di produttività, TCO e consumo carburante, ridotto fino al 5%. In particolare, per ottenere le massime prestazioni e consumi ridotti negli ambienti più esigenti, Volvo Penta ha presentato il nuovo D16, uno dei suoi motori più popolari per le costruzioni e le applicazioni minerari, al centro dell’attenzione anche per aver vinto prestigiosi riconoscimenti.

La sua caratteristica più impattante è l’elevata potenza, pari a 796 CV/585 kW, insieme ad una riduzione del consumo di carburante fino al 10%. Il motore garantisce massima coppia a bassi e alti regimi del motore grazie al suo turbocompressore a doppio stadio controllato elettronicamente.

I carburanti alternativi

L’azienda non ha per il momento intenzione di abbandonare il fermento di R&S nel segmento dei motori a combustione interna. La novità riguarda però l’utilizzo di carburanti alternativi come HVO e biodiesel. È in atti anche un viaggio di trasformazione che sta contemplando alimentazione CNG, biogas e idrogeno, ma anche la direzione dell’ibridazione.

Le soluzioni connesse di Volvo Penta

Rendering del layout di un frantoio che utilizza le soluzioni connesse di Volvo Penta in cava

Volvo Penta sta implementando anche la propria offerta di servizi, con una forte attenzione alla creazione di valore attraverso soluzioni connesse.

L’azienda ha condotto diversi progetti pilota di connettività insieme a clienti in diversi segmenti industriali. Questi si sono concentrati sulla tecnologia e su nuovi modi proattivi di lavorare per fornire servizi a valore aggiunto per soddisfare le esigenze dei clienti. Volvo Penta dispone di unità connesse, tra cui trasmissioni elettriche, che operano in sottosegmenti industriali selezionati e l’azienda continua a stabilire solide partnership di collaborazione con gli utilizzatori.

Abbiamo un approccio graduale alla cooperazione e alla co-creazione dei servizi connessi che implica avere in mente l’intera catena del valore, dall’utente finale alla rete di assistenza“, afferma Victor Hugo Castillo Gutiérrez, Director Uptime & Productivity Services di Volvo Penta. “Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti OEM per comprendere appieno le loro esigenze, applicazioni e ambiente, al fine di identificare i servizi a valore aggiunto. Questo, insieme all’analisi dei dati del motore per massimizzare i tempi di attività, è la spina dorsale della nostra offerta di connettività“.

Il motore o la soluzione di alimentazione è un componente critico della macchina che ha una grande influenza sui tempi di attività. La forza e l’esperienza di Volvo Penta risiedono in questo settore, insieme al relativo software, in modo che l’azienda possa utilizzare queste conoscenze per aiutare i clienti a migliorare la produttività e i tempi di attività attraverso soluzioni di motori connessi.

La connettività consente il monitoraggio e la misurazione in tempo reale dello stato di una soluzione di alimentazione. Avendo un motore diesel connesso o una catena cinematica elettrica, eventuali problemi emergenti o potenziali possono essere rilevati attraverso i dati e gestiti in modo rapido ed efficiente prima che si verifichino criticità più grandi, contribuendo a mantenere e aumentare i tempi di attività e la produttività. Sapendo qual è il problema, si ottiene una diagnostica più efficiente in quanto i rivenditori possono contattare i clienti che hanno riscontrato qualche problema e arrivare con gli strumenti, le parti di ricambio e le competenze giuste per risolverlo.

Consideriamo i servizi connessi che forniamo come una componente integrata dei servizi che gli OEM forniscono ai loro clienti finali”, spiega Victor. “Il nostro motore è un componente fondamentale e i nostri servizi di uptime dovrebbero essere pensati allo stesso modo“.

Cambio di poltrone

Hannes Norrgen

Non solo novità di prodotti: in casa Volvo Penta c’è aria di nuove nomine. E’ infatti andato in meritata pensione Giorgio Paris dopo una carriera di successo di 25 anni presso l’azienda. Gli succede lo svedese Hannes Norrgen, quindi nuovo President Volvo Penta Industrial. Ma chi è il nuovo numero uno della Industrial Business Unit? Il suo know-how nel settore è lungo due decenni e in Volvo Penta ha ricoperto diversi ruoli, tra cui la direzione del marketing in Europa e la vicepresidenza per le vendite industriali. “È per una grande sfida e un grande orgoglio poter guidare uno dei principali brand del settore, soprattutto in questo momento storico. Nei prossimi anni proporremo sempre più soluzioni energetiche sostenibili”.