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I nuovi mini di Bobcat: falsi magri

per webdi Costantino Radis

Bobcat ha presentato i nuovi mini escavatori E17, E19 ed E20 ZHS. Si inseriscono nella fascia più venduta del mercato con soluzioni che li distinguono per Ingombri ridotti, posti guida e cabine che riprendono elementi dei modelli superiori, capacità operative fra le più elevate della categoria. Con il nuovo 2,0 ton che porta negli «ingombri zero» le capacità dei modelli convenzionali

Doosan Bobcat continua il rinnovamento completo della sua gamma distinguendo in modo intelligente i due brand con la sempre più marcata caratterizzazione construction delle macchine rosse e una verticalizzazione nel compact della gamma bianca che trova pochi riscontri anche nella concorrenza specializzata.

Non potevano quindi tradire le aspettative i nuovi modelli della fascia 1,7-2,0 ton.

Si tratta, insieme ai modelli 1,5 ton, del segmento più battagliato del mercato, dove tutti i costruttori sono presenti e dove i volumi sono i maggiori.

Alla luce di quanto abbiamo visto nei modelli più grandi il lavoro dell’engineering Bobcat non poteva che essere accurato e improntato a novità sostanziali.

Sinceramente ci stupiva moltissimo il fatto che proprio in quella fascia di mercato il marchio della lince non fosse presente con modelli profondamente rinnovati e al passo con gli aggiornamenti dei migliori concorrenti.

La zampata non si è fatta aspettare a lungo ed ecco i nuovi modelli E17, E19 ed E20 ZHS.

Impostazione convenzionale per i primi due, ingombro posteriore nullo per il più grande.

Uno studio accurato di pesi e ingombri, con una ingegnerizzazione pensata nei dettagli, e una piattaforma declinata in modo da fornire risposte alle aspettative di utilizzatori con esigenze diverse fra loro. Il risultato è conforme allo standard elevato a cui Bobcat ci ha abituati negli ultimi anni.

E alla fine i tre nuovi mini escavatori non sono poi così tanto mini come sembrerebbe. Meglio definirli come dei «falsi magri» in cui la sostanza è parte integrante dell’apparenza.

POSTO GUIDA

BOX_01_002Il foglio bianco dei progettisti Bobcat ha permesso di ripensare questa classe di mini escavatori. Il posto guida attira l’attenzione per la declinazione in piccolo di quanto già visto sui nuovi modelli Bobcat più grandi. Troviamo quindi gli stessi display che già conosciamo e che oggi equipaggiano non solo i mini escavatori ma anche le mini pale della lince. Ovvio che lo spazio a disposizione non sia enorme, per cui la posizione sul lato destro non facilita la visibilità in ogni fase del lavoro ma è anche vero che siamo su macchine veramente molto piccole in cui la concorrenza spesso fatica a fornire, in posizioni analoghe, strumentazioni analogiche che forniscono molti parametri in meno. Ad ogni modo ci pensa un allarme sonoro ad avvisare in caso di avarie. Il family feeling con le macchine Bobcat è quindi assicurato andando incontro alle abitudini di chi già usa altri mezzi del costruttore o ai noleggiatori con parchi macchine monocolore. Piace la possibilità opzionale di bloccare/sbloccare la macchina con una combinazione. La messa in moto avviene senza chiave solo dopo aver inserito il codice esatto. Sia il tettuccio che la cabina (in opzione) sono omologati ROPS-TOPS-FOPS. Per quanto riguarda il benessere dell’operatore e la relativa maggiore produttività e funzionalità della macchina viene offerto un pacchetto Comfort sia sull’E19 che sull’E20 che comprende i cursori finger-tip sui manipolatori per l’idraulica ausiliaria la cui portata diventa selezionabile, i motori di traslazione con cambio automatico, il sedile con schienale alto e la sospensione regolabile. Una opzione che ci sentiamo di consigliare a coloro che fanno un uso professionale della macchina e che, già nelle intenzioni Bobcat, inquadra perfettamente il target dei singoli modelli con l’E17 destinato prevalentemente ai noleggiatori. Dietro al sedile di guida trovano spazio alcuni vani portaoggetti e un vano portabottiglie/lattine. Lo spazio per i piedi, infine, è stato aumentato, si è usato un pavimento piatto e i pedali ausiliari sono stati eliminati.

MOTORE E IDRAULICA

BOX_02_001Ottimizzare lo spazio a disposizione mantenendo elevati standard di assistibilità, prestazioni in linea per la categoria e comfort per l’operatore è un compito ingrato. Nel caso dei nuovi E17, E19 ed E20 ZHS i progettisti Bobcat hanno privilegiato la compattezza affidandosi a Kubota per il motore, unico su tutti i modelli, e differenziando gli schemi idraulici a seconda del target e delle singole macchine. Il propulsore è quindi il D722-E2B-BCZ-7 con 3 cilindri per 700 cm3 che eroga una potenza massima di 9,9 kW (ISO 9249) per una coppia massima di 42,3 Nm (ISO 9249). L’impianto idraulico mette invece delle chiare differenze fra i vari modelli. L’E17 dispone di 3 pompe a ingranaggi di cui 1 x 10 l/min e 2 x 11,3 l/min per una portata complessiva di 32,6 l/min. L’idraulica ausiliaria è di 32,5 l/min e la pressione di funzionamento è di 227 bar. I fratelli maggiori E19 ed E20 ZHS dispongono invece di un impianto con una doppia pompa a portata variabile e una pompa a ingranaggi per un totale di 1 x 11,3 l/min e 2 x 15 l/min. La pressione di funzionamento è però più bassa e si attesta a 180 bar. Due nature differenti: più immediato e reattivo l’E17 per una classica idraulica da noleggio, più raffinati e fluidi l’E19 e l’E20 ZHS maggiormente indirizzati per impieghi professionali. I problemi di raffreddamento, piccolo tallone d’Achille dei mini di questa classe, sono risolti con i radiatori dalla superficie di scambio elevata e disposti in modo affiancato sulla destra della torretta. L’accesso per la manutenzione è stato curato in modo impeccabile grazie a sportelli completamente apribili per le due macchine più piccole e una intelligente e razionale zavorra integrata per l’E20 ZHS che ha il compito di non sporgere posteriormente.    

TORRETTA, CARRO E BRACCIO

BOX_003_002Da una identica base di partenza, i progettisti Bobcat hanno ricavato due soluzioni completamente diverse fra loro. L’E17 (1.711 kg con tettuccio – 1.807 kg con cabina) e l’E19 (1.781 kg con tettuccio – 1.885 kg con cabina) sono due macchine convenzionali che privilegiano l’equilibrio e la capacità operativa con dei costi di esercizio contenuti. Molto interessante l’opportunità di poter installare delle zavorre interne, ma solo sull’E19, per aumentare ulteriormente la stabilità senza aumentare gli ingombri posteriori. L’E20 ZHS è invece un mini escavatore che fissa dei nuovi standard di riferimento nella sua categoria. Tutti e tre si basano su un carro a carreggiata variabile che passa idraulicamente da 98,00 cm a 136,00 cm. Dentro a questa larghezza il più grande E20 ZHS lavora senza che la torretta sporga dai cingoli. Solo il brandeggio esce dalla circonferenza tracciata virtualmente dagli spigoli della struttura tanto che l’angolo effettivo che si può effettuare quando si lavora a ridosso di un muro, è pari a 320°. Un valore che permette di lavorare con scioltezza negli spazi più stretti e nei cantieri più difficili. Senza però rinunciare alla capacità operativa che si assesta sui valori che caratterizzano macchine della stessa classe con impostazione convenzionale. BOX_003_003Il lavoro svolto dai tecnici Bobcat si è basato su un accorciamento della torretta di 20 cm rispetto agli omologhi E17 ed E19, un abbassamento del punto di baricentro (1.138 mm di altezza della torretta al serbatoio contro 1.340 mm dei due modelli più leggeri) e una conformazione completamente diversa della parte posteriore. Il segreto dell’E20 ZHS è racchiuso tutto nella grande zavorra posteriore che avvolge gli organi meccanici ed è dotata di due portelli per accedere al motore e alle pompe (posteriormente) e ai radiatori e al distributore (sui due lati). Il risultato finale è un mini escavatore che, nella sua classe di peso, può essere paragonato ai migliori concorrenti con architettura convenzionale riuscendo però a muoversi in spazi più sacrificati. Non è infatti un caso che sia disponibile, in opzione, uno specifico pacchetto che comprende valvole di blocco sul sollevamento del braccio e sul bilanciere e segnalatore di sovraccarico. L’E20 ZHS con lama lunga e bilanciere Long Arm ha una capacità di sollevamento nominale che spazia, con carico vicino al suolo, da 180 kg con raggio di sollevamento pari a 3,00 m fino a 952 kg con raggio di sollevamento pari a 2,00 m. Valori che passano a 205 kg e 341 kg sempre con un raggio di 3,00 m ma a una altezza di 2,00 m. Tenendo conto che si tratta di un mini escavatore con peso operativo di 2.019 kg con cabina (1.930 kg con tettuccio) e con una conformazione a ingombro posteriore nullo non è assolutamente una cosa da poco. Di fatto un vero falso magro.