Oltre il 50% del mercato mondiale degli escavatori gommati è circoscritto ai paesi del nord Europa. E di questo 50%, ben il 45% è localizzato nella sola Germania.
Sulla base di questi indiscutibili dati di mercato, CASE Construction ha impostato la nuova Serie 88 rispondendo alle esigenze degli utilizzati di questi paesi con l’accento su stabilità, lavoro gravoso, mobilità, potenza, forza di scavo, strappo e sollevamento. E ovviamente con una idraulica fluida e sensibile.
Scelte mirate che hanno portato alla nascita di tre nuovi modelli che intendono dare battaglia ai maggiori big-player del mercato grazie a una serie di soluzioni che portano prestazioni e qualità al top del mercato.
I tre nuovi modelli sono il WX148, WX168 e WX188, la cui denominazione cita lo storico “88” che distinse i modelli Case-Poclain che ebbero grande successo soprattutto nella versione gommata.
Il sistema idraulico è dotato di tre pompe di cui una dedicata alla rotazione.
La gestione idraulica avviene tramite il CASE Intelligent Hydraulic System Control che, adottando una CPU singola, risulta più semplice sia nel controllo che nella diagnostica portando molto in alto i livelli di affidabilità.
Grazie a un unico selettore è possibile scegliere sia le modalità di lavoro che il numero di giri motore: si va dal regime minimo, alla modalità “Lift” 1 e 2 per i lavori di sollevamento, dalla modalità di lavoro “Eco” 1, 2 e 3 fino a quella “Heavy” per le massime prestazioni. Per i trasferimenti è prevista anche la specifica modalità “drive” che mira al risparmio del combustibile.
La funzione “Powerboost” automatica è di serie su ogni modello e permette di affrontare lavori particolarmente impegnativi con la massima scioltezza.
Per evitare problemi di affidabilità, CASE ha scelto di realizzare le connessioni elettriche ed elettroniche del giunto girevole in oro per eliminare l’ossidazione e aumentare la velocità dei segnali.
Fondamentali altre due funzioni: il CASE Intelligent Swing, che permette di regolare la velocità di rotazione della torretta, e il CASE Levelling Mode, fondamentale nei lavori di precisione.
Le forze di scavo sono eccellenti con il WX148 che ha 99,50 kN alla benna e 72,90 kN all’avambraccio, il WX168 con 112,00 kN e 73,80 kN e il WX188 con 136,00 kN e 91 kN.
Da segnalare anche le valvole di sicurezza di serie sul braccio principale che possono essere associate a un kit per valvole su tutti i cilindri e un occhiello omologato per il sollevamento.
Le cabine ROPS/FOPS, montate su supporti visco-elastici, sono state completamente riviste semplificando le routine dei comandi e aumentando così la sicurezza di guida.
La dotazione è completa e comprende ovviamente il monitor multifunzione per regolare i parametri di funzionamento e per la telecamera posteriore.
I manipolatori sono elettroidraulici e sono dotati di serie di cursori proporzionali per il comando delle attrezzature supplementari. Si tratta di una dotazione fondamentale per il mercato nord europeo in cui sostanzialmente tutti gli escavatori sono dotati di attacco rapido, tilt-rotator e altre specifiche attrezzature per aumentarne la versatilità.
La disposizione di tutti i comandi è razionale e avvolgente secondo un lay-out apprezzato dagli operatori nord europei. Il climatizzatore automatico, il sedile sospeso pneumaticamente e i comandi completamente regolabili forniscono a tutti gli operatori una posizione di lavoro ergonomica.
I motori sono tutti Fiat Power Train Stage IIIa ma con tutte le predisposizioni già previste in fabbrica (serbatoio AdBlue, circuito di distribuzione e riscaldamento, vani per catalizzatore) per installare l’SCR.
Sarà infatti questo il passaggio che porterà direttamente allo Stage IV questi nuovi modelli che possono contare sulla grande coppia e riserva di potenza dei motori a 4 cilindri da 4,5 litri (WX148 con 90 kW) e 6 cilindri per 6,7 litri (WX168 con 105 kW e WX188 con 118 kW).
La traslazione idrostatica è gestita in modo automatico e dispone sia di una specifica marcia “lenta” per il lavoro in cantiere che di una specifica posizione “drive” di trasferimento che ottimizza numero di giri motore e andamento della potenza erogata, funzionamento dell’impianto di traslazione e velocità di marcia. Lo sterzo con sistema Orbitrol garantisce una guida semplice e con bassi sforzi di azionamento. I ponti sono ZF heavy-duty e concepiti per il fuoristrada e per i lunghi trasferimenti. Offrono un’ottima forza di trazione alla barra e sono dotati di sistema auto-bloccante per operare in sicurezza senza stabilizzatori. I freni a disco in bagno d’olio con intervalli di cambio olio di 2.000 ore comportano costi operativi inferiori ed elevate capacità frenanti. Gli pneumatici sono a scelta singoli, gemellati, extra-larghi per operare su qualsiasi fondo.
La struttura dei tre nuovi modelli Serie 88 è stata progetta per un uso intenso e impegnativo. Non è insolita l’immagine di macchine al lavoro in nord Europa equipaggiate con pinze, ragni, braccetti aggiuntivi, attrezzature per lo scavo in profondità, tilt-rotator, benne orientabili, trince e così via.
Per questo motivo i tecnici CASE hanno puntato su aspetti quali stabilità, forza di sollevamento, possibilità di operare anche in luoghi dove gli italiani lavorerebbero con un cingolato.
La torretta è stata quindi sovradimensionata per aumentare la stabilità. Il sottocarro è di tipo heavy-duty per consentire il lavoro in pendenza e in condizioni limite.
L’accessibilità per la manutenzione è stata migliorata consentendo la gran parte delle operazioni direttamente da terra e in punti che raggruppano più funzioni.
Accorgimenti che, insieme alle boccole long-life con ingrassaggio ogni 500 ore, riducono i costi di esercizio.
La pompa di rifornimento carburante è facilmente raggiungibile da terra insieme a un pratico cassetto portattrezzi.
Il nostro test operativo si è svolto con l’esemplare forse più interessante per il mercato italiano: il WX168.
Con un peso operativo che varia dalle 17 alle 17,9 tonnellate, era dotato di braccio posizionatore, lama, stabilizzatori e gomme monotraccia.
Si è dimostrato particolarmente a suo agio nel terreno cedevole che caratterizzava il campo prove del CASE Customer Centre di Monthyon, vicino a Parigi.
Sono molti gli aspetti che ci hanno positivamente impressionato ma il primo è stato quello di non sembrare alla guida di un gommato se non per il piantone di sterzo davanti a noi e che, oggettivamente, potrebbe essere leggermente più “magro” per consentire una visione migliore quando si lavora in trincea.
Grazie alle regolazioni di sedile e manipolatori troviamo subito una posizione comoda. Notiamo subito come la silenziosità interna si attesti su valori eccellenti. I servocomandi elettroidraulici sono una vera chicca: leggerissimi, precisi e reattivi. Niente a che vedere con quelli del passato.
Abbiamo operato a lungo sia a ridosso di un cumulo – in pendenza – che scavando che sistemando una superficie.
La precisione di guida è a livelli da primato e quando si imposta il “levelling mode” diventa molto semplice effettuare la manovre di spianamento e sistemazione senza stressare l’operatore.
Nello scavo in un terreno composto anche da macerie e blocchi in calcestruzzo, abbiamo avvertito chiaramente l’intervento del “powerboost” automatico che è intervenuto automaticamente vincendo la resistenza del materiale.
L’impianto idraulico è davvero esuberante con ben 360 l/min complessivi che si fanno sentire quando si compiono manovre composte anche traslando e sistemando il terreno compiendo molti movimenti insieme. Non si avvertono cedimenti quando si scava usando benna, penetratore e posizionatore (volutamente)…o quando si solleva ruotando la torretta non è necessario parzializzare…così come quando arretriamo lentamente sistemando il terreno.
Altro punto qualificante è la stabilità complessiva quando si lavora solo sugli pneumatici: CASE ha raggiunto pienamente il suo obiettivo.
Operando su cumulo, in pendenza, non ci ha impensierito più di tanto…fatte salve lo logiche cautele quando si lavora in queste condizioni.
Nel complesso degli escavatori gommati che sono al livello dei migliori concorrenti e che rinverdiscono i fasti della Serie 88 di parecchi anni fa…un punto a favore di CASE che, evidentemente, non vuole dimenticare il suo passato migliore.
Una prova del nove ben riuscita.
Pregi
• costruzione robusta e mirata all’affidabilità e a prestazioni di alto livello
• idraulica esuberante in ogni modello
• gestione idraulica completa ma molto semplice
• dolcezza di azionamento e fluidità nelle manovre
• motori già pronti per lo Stage IV con SCR
Difetti
• piantone sterzo che limita la visibilità quando si lavora in trincea
• motori per ora solo Stage IIIa
Guarda il video