Gru Fuoristrada

GROVE, potenza di coppia a Niella Tanaro

di Roberto Negri

Quello fra il gruppo Manitowoc e l’Italia non è solo un matrimonio ormai di lunga data. E’ soprattutto un matrimonio felice. A dimostrarlo non sono solamente i lusinghieri dati di mercato, ma anche e soprattutto la centralitĂ  del nostro paese nelle strategie produttive del brand statunitense, che trovano nell’insediamento produttivo di Niella Tanaro la loro massima espressione. Ed è proprio qui che vedono la luce due macchine destinate a coprire un segmento di mercato ancora giovane nel nostro paese ma dall’enorme potenziale. Il marchio è quello di Grove, la categoria quella delle gru fuoristrada, il segmento quello delle 100/120 tonnellate. I modelli? La Grove GRT8120, che con il suo braccio da 60 metri è attualmente la piĂą grande gru fuoristrada a due assi al mondo, e la sua sorella minore GRT8100-1, che ne condivide soluzioni costruttive e caratteristiche – distinguendosi solo per il braccio piĂą compatto e la minore portata – in omaggio alla strategia di ottimizzazione produttiva che ormai da alcuni anni contraddistingue la filosofia industriale del Gruppo. Una tappa importante, quella segnata da questi due modelli, sotto diversi aspetti.

Se da un lato, infatti, portare a Niella Tanaro la produzione della GRT8120, originariamente realizzata negli Stati Uniti, ribadisce la centralità del nostro paese in un’area di mercato che spazia dall’Europa al Medio Oriente passando per Africa e Asia, dall’altro i due modelli non nascondono l’ambizione di conquistare una platea di utilizzatori e applicazioni che, soprattutto in Italia, rappresentano ancora un terreno solo parzialmente esplorato da macchine di questa tipologia. Le quali però sembrano avere davvero tutte le carte in regola per vincere la sfida.   

Le macchine Grove

La Grove GRT8120 è senza dubbio un’interprete particolarmente significativa della filosofia produttiva abbracciata dal gruppo Manitowoc sotto diversi aspetti, sia in relazione alle soluzioni tecnologiche implementate a bordo macchina che, più in generale, come esito del processo di standardizzazione che vede macchine di differente classe e categoria condividere la medesima componentistica (e in questo caso specifico ha dato vita anche alla nuova GRT8100-1).

Con le sue quasi 60 tonnellate di peso operativo, un braccio da 60 metri, una capacità nominale di 120 tonnellate e un’altezza massima in punta di 80,8 metri la GRT8120 è la prima gru fuoristrada – e, per quanto ci risulta, al momento anche l’unica – a proporre numeri così importanti su un telaio a due soli assi, risultato frutto di un’impostazione costruttiva che a un solido telaio in sezioni scatolate parallele realizzate in acciaio microlegato ad alta resistenza, con casse stabilizzatori integrate e agganci anteriori e posteriori di sollevamento, fissaggio e traino unisce una serie di soluzioni tecniche esclusive. 

Recentemente aggiornata alle normative Euromot 5 in materia di emissioni, la macchina monta un esacilindrico diesel Cummins B6.7 da 6,7 litri turbocompresso con sistema all in one per l’abbattimento dei gas di scarico, in grado di erogare 205 kW a 2500 giri al minuto per un’eccellente coppia massima di 990 Nm a 1500 giri. A integrare la catena cinematica è una nuova trasmissione Dana D14 a 6 rapporti (3 marce per 2 velocità sia in avanti che in retromarcia), che oltre a garantire un trasferimento ottimale della potenza consente in combinazione con il propulsore di ottenere una significativa riduzione dei consumi (fino al 30% in modalità Eco). 

Sul fronte degli assali, all’anteriore troviamo un asse di guida/sterzo con mozzo di riduzione differenziale ed epicicloidale montato rigidamente sul telaio, mentre al posteriore un guida/sterzo con mozzo di riduzione differenziale ed epicicloidale montato in questo caso su culla oscillante. 

Sezione idraulica generosamente dimensionata

Blocchi automatici totalmente idraulici sull’assale posteriore permettono oscillazioni di 254 mm solo con il braccio centrato sulla parte anteriore. La sterzatura idraulica, completamente indipendente, offre le consuete quattro modalità Grove: solo anteriore, solo posteriore, coordinata e granchio. La sezione idraulica, generosamente dimensionata e in linea con la classe della macchina, è basata su due pompe principali a pistoni assiali e una pompa ad ingranaggi con capacità combinata di 507 litri/minuto a una pressione massima di funzionamento di 276 bar. 

Accorgimenti come la presenza di un filtro sulla linea di ritorno con protezione di bypass a flusso pieno e indicatore di manutenzione, una cartuccia sostituibile con grado di filtrazione 4 micron e uno scambiatore aria – olio per il raffreddamento dotato di ventola azionata da motore idraulico controllato da termostato assicurano l’affidabilitĂ  complessiva del sistema. Uno dei fiori all’occhiello della macchina è il sistema di stabilizzazione, composto da quattro stabilizzatori a sfilo singolo e azionamento idraulico con doppie scatole portatravi e cilindri verticali a stelo rovesciato con valvole di blocco integrale, livellamento automatico, ed altre soluzioni tecniche di notevole interesse.

La prima è il sistema di monitoraggio stabilizzatori OMS, già visto su altri modelli Grove e gestito tramite sensori integrati nei cilindri, la seconda è il sistema opzionale MAXbase per l’apertura variabile e asimmetrica degli stabilizzatori, che affianca le tre tradizionali configurazioni di lavoro 0%, 50% e 100%. Il principale vantaggio offerto da questa soluzione è la possibilità di gestire l’area di stabilizzazione in maniera flessibile in modo da massimizzare le portate in ogni condizione di lavoro, opzione che soprattutto in una macchina di queste portate e altezze operative consente di ampliare le possibilità di utilizzo anche in siti logisticamente complessi.

Megaform, braccio protagonista

Protagonista della sovrastruttura della Grove GRT8120 è l’esclusivo braccio Megaform a sette sezioni estensibile da 11,3 a 60 metri con sistema di spinatura Twin – Lock saldato a laser ibrido, la cui architettura costruttiva coniuga eccellente soliditĂ  e leggerezza in modo da aumentare la portata utile della macchina. Il braccio è allestibile anche con jib opzionale tralicciato da 10,5 – 17,6 metri alloggiabile lungo la sezione del braccio e inclinabile manualmente o idraulicamente dalla cabina, che consente di raggiungere una altezza massima in punta di 80,8 metri. 

Un cilindro idraulico a doppia azione con valvola di blocco integrale permette il sollevamento del braccio con angoli da -3° a +80°; la testa è dotata di cinque pulegge in nylon montate su cuscinetti a rulli per impieghi pesanti con protezioni a perno rimovibili e sistema di cambio rapido degli avvolgimenti della fune. La gestione della macchina è affidata al collaudato sistema di controllo Manitowoc CCS – Crane Control System, installato di serie su tutte le gru fuoristrada, multistrada, crawler cingolati e gru autocarrate della casa in svariate configurazioni grazie, anche in questo caso, alla massima standardizzazione dei componenti – display, centraline, joystick – assemblati in diverse combinazioni, che sulla GRT8120 si presenta con alcune interessanti novità. 

Rimane l’intuitiva  interfaccia basata su pittogrammi standard che rende l’approccio ai comandi molto immediato, con due display grafici e un selettore di tipo jog dial per la selezione di funzioni e impostazioni. I joystick e il selettore sono installati sui braccioli, che possono essere alzati o abbassati tramite il pulsante di controllo e spostati avanti o indietro con il sedile, a tutto vantaggio dell’ergonomia, mentre i display sono inclinabili e trattati con un rivestimento anti-riflesso per ridurre l’abbagliamento e migliorarne la visibilità. 

Il sistema offre una procedura guidata di configurazione intuitiva, che rende l’avvio della macchina estremamente rapido (circa 5 secondi); le funzioni degli stabilizzatori sono controllate dal display operativo tramite il selettore, e la modalità di configurazione braccio semplifica e consente la selezione ottimale della configurazione braccio.

Nella versione installata sulla GRT8120 il sistema CCS migliora le sue già eccellenti capacità diagnostiche integrando ai codici numerici di anomalia una descrizione dell’errore a bordo macchina e la possibilità di eseguire operazioni come il reset allo zero dei movimenti del braccio in remoto, senza intervento fisico del tecnico in cantiere, a tutto vantaggio di tempi di intervento e disponibilità della macchina. Sempre sul fronte della gestione, importanti anche le novità in cabina, ampliata nelle dimensioni e nella configurazione, di cui riferiamo in un box dedicato. L’allestimento della macchina è particolarmente rapido e semplificato sia dai sistemi di livellamento e stabilizzazione automatici, sia dal contrappeso installabile e rimovibile idraulicamente.

Per cantieri di lunga durata

Un cenno specifico, in quanto rilevanti in rapporto agli ambiti e modalità di utilizzo della GRT8120, meritano le sue dimensioni, che in larghezza superano la soglia – fisica, ma per il mercato italiano anche psicologica – dei tre metri, necessitando quindi di trasporto ad hoc per i trasferimenti. Questo apparente limite è in realtà perfettamente in linea con la vocazione della macchina, concepita per cantieri stazionari di lunga durata come impianti produttivi, cantieri navali, installazioni nel settore Oil&Gas, dove la GRT8120 può far valere tutte le sue doti in termini di versatilità di allestimento e posizionamento, altezze operative e capacità di tiro e i vantaggi di una gru fuoristrada. 

Particolarmente curato in termini di finiture, funzionalità e sicurezza, come su tutte le più recenti serie Grove, è l’allestimento esterno, che fa ampio uso di cover piane in alluminio a rivestire il telaio – in cui sono ricavati appositi alloggiamenti per attrezzature e accessori – pedonabili senza inciampi in tutta sicurezza. Facilmente accessibili da terra i punti di ispezione e rifornimento, che rendono così le operazioni giornaliere di controllo rapide e di semplice esecuzione. 

Largamente tributaria della GRT8120 è la nuova GRT8100-1, che con la sorella maggiore condivide il telaio e gran parte delle soluzioni tecnologiche e costruttive. A differenziarle sono essenzialmente i dati di targa – lunghezza del braccio da 12 a 47 metri, altezza massima in punta di 72.9 metri, capacitĂ  nominale di 100 tonnellate e un peso operativo di poco superiore alle 57 tonnellate – e la tipologia del braccio, in questo caso un tradizionale Full Power a cinque sezioni con sfilamento idraulico sequenziale sincronizzato e tre modalitĂ  operative selezionabili di sfilamento e ritrazione. 

Per chiudere, un dato significativo a testimoniare la convinzione dei tecnici Grove circa l’affidabilità complessiva del progetto: entrambe le macchine sono coperte da una garanzia di due anni o 4800 ore.

LA CABINA: PIU'GRANDE, ACCESSORIATA, ERGONOMICA

Grove tiene notoriamente in grande conto i feedback degli utilizzatori, che spesso rappresentano la base di molti degli affinamenti e novità introdotte sulle macchine della casa. La nuova cabina che equipaggia la GRT8120 e la GRT8100-1 è un tipico esempio di questo filo diretto con gli operatori, che ha portato all’implementazione di una serie di importanti novità. Sul fronte dell’abitabilità il nuovo allestimento guadagna 8 centimetri in larghezza, e anche il comfort registra una serie di miglioramenti grazie a un nuovo sedile con regolazione elettronica, alcuni piccoli accessori utili nell’impiego quotidiano, radio, presa usb e uno spazioso vano retrosedile. Novità anche sul fronte della strumentazione, dove il display è stato suddiviso in due schermi montati in alloggiamenti separati per migliorarne l’orientamento e la leggibilità.  La cabina mantiene naturalmente l’inclinazione idraulica di 20° comandata dall’operatore e l’eccellente visuale garantita dalle ampie vetrature, il volante inclinabile e regolabile con comandi incorporati nella colonna sterzo e il sistema di controllo a tre videocamere che assicura la massima visibilità posteriore, lato destro e argani.

Alla SGM la prima Grove GRT8120 venduta in Italia
  La SGM (Sistema Gestione Montaggi) di Visco (UD), è una societĂ  che si occupa di carpenteria pesante, meccanica e impiantistica industriale, impiantistica e cantieristica navale.  La sua flotta mezzi conta diverse piattaforme aeree e quattro gru; la GRT8120 rappresenta la prima autogrĂą a marchio Grove. Abbatematteo Maurizio, Titolare della SGM, conferma soddisfatto:” Dopo aver valutato diverse tipologie di mezzi, abbiamo deciso di acquistare questo specifico modello di autogrĂą fuoristrada Grove GRT8120 perchĂ© è l’unica della sua categoria ad offrire una portata nominale da 120 ton ed un braccio da 60 metri, con il vantaggio di offrire anche la praticitĂ  e la facilitĂ  di posizionamento in cantiere che caratterizza una autogrĂą a due assi. Inoltre – prosegue – grazie alla lunghezza dello sbraccio e all’ elevata portata risolve molteplici problematiche, consentendo la movimentazione dei materiali a distanze maggiori, superando con agilitĂ  gli ostacoli di cantiere, che avrebbero potuto interferire negativamente qualora il lavoro fosse stato eseguito con mezzi meno performanti”. Attualmente la macchina si trova presso il cantiere navale di Taranto, dove viene sfruttata per diverse tipologie di lavori, dall’alaggio di imbarcazioni medio-piccole, alle svariate attivitĂ  di sollevamento di strutture e carpenterie navali. I progetti al cantiere navale di Taranto sono molteplici e si prevede che la macchina continuerĂ  ad essere impiegata  al suo interno per molti anni a venire