Nomine

Giampiero Biglia eletto Vice Presidente del Cece

L’industria europea delle macchine per costruzioni si è ritrovata a Bruxelles  in occasione del Summit del Cece, per discutere del rilancio della competitività del settore. Il mercato europeo continua infatti a soffrire della protratta recessione e, secondo l’ultimo Quarterly economic bulletin diffuso dal Cece, ha registrato da gennaio a oggi un calo del 14%.

“Siamo convinti che per rilanciare la crescita dobbiamo fare in modo che si realizzino le migliori condizioni per il business. Per questo continuerò a collaborare con il Cece per individuare insieme quale sia la via da percorrere per supportare al meglio l’industria europea delle macchine per costruzioni”. È quanto ha dichiarato Amalia Sartori, presidente della Commissione industria, ricerca ed energia (ITRE) inaugurando i lavori del Summit presso il Parlamento Europeo.

Durante l’evento, a cui hanno preso parte più di trecento partecipanti provenienti dal mondo dell’industria, delle associazioni e delle istituzioni europee, il presidente del Cece Johann Sailer ha presentato il Manifesto di azione Cece-Cema che contiene dieci richieste al parlamento europeo, tra le quali: un maggior allineamento internazionale volto a evitare barriere al commercio, riduzione dei carichi amministrativi per il rispetto della legislazione europea, completamento del mercato interno, concorrenza leale mediante una migliore sorveglianza di mercato, rilancio gli investimenti infrastrutturali.

Giampiero Biglia, vicepresidente di Unacea e direttore commerciale di Cnh Construction Equipment (Case & New Holland Construction), è stato eletto alla seconda vicepresidenza del Cece che si trasformerà in presidenza durante il Summit Cece del 2017. “Con circa 1.200 aziende, un fatturato di circa 23 miliardi di euro e 130 mila persone impiegate direttamente – ha dichiarato Biglia – l’industria delle macchine per costruzioni è una risorsa fondamentale per il futuro della manifattura e della tecnologia. Difenderla dalla concorrenza sleale e permetterle di svilupparsi è un impegno che vogliamo che sia condiviso con le Istituzioni comunitarie e nazionali”.

Nel frattempo è stato appena pubblicato il Monitor mensile del commercio estero realizzato da Unacea e Prometeia con i dati sulle esportazioni italiane che, da gennaio a luglio, hanno raggiunto €1.494 milioni, perdendo il 6% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2012. Il calo più consistente si è registrato nelle esportazioni di macchine e attrezzature per il movimento terra (-19%), flette anche l’export di macchine per la preparazione degli inerti (-1,5%). Positive invece le esportazioni di gru a torre ( 11,3%), di macchine per la perforazione ( 7,9%) e di macchinari per il calcestruzzo (6,3%). Stabile l’export di macchine stradali ( 0,2%).

    Richiedi maggiori informazioni










    Nome*

    Cognome*

    Azienda

    E-mail*

    Provincia

    Telefono

    Oggetto

    Messaggio

    Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy*