Istituzioni

Elisabetta Gardini visita Komatsu Utility Europe

Si è svolta ieri a Este (PD) la visita della parlamentare europea Elisabetta Gardini presso gli stabilimenti di Komatsu Utility Europe, l’azienda italiana produttrice di macchine per costruzioni, parte del gruppo transnazionale Komatsu.

L’incontro, cui ha preso parte anche il sindaco di Este Giancarlo Piva, è stato promosso da Cece e Unacea nell’ambito di un programma di iniziative nazionali e europee per mettere in contatto diretto le realtà produttive del settore con i rappresentanti delle istituzioni dell’Unione che si occupano maggiormente dei temi connessi con le macchine per costruzioni.

“Una macchina che rispetti tutte le normative europee in materia ambientale e di sicurezza – ha dichiarato Enrico Prandini, amministratore delegato di KUE e vicepresidente di Unacea – può arrivare a costare al produttore fino al 16% in più in confronto ad un mezzo non conforme. Sarebbe dunque fondamentale che le istituzioni italiane e dell’Unione prevedessero misure premiali per chi acquista macchine e attrezzature di ultima generazione. In questo modo si eviterebbe il paradosso che vede l’industria produrre macchine d’avanguardia, mentre il parco circolante è connotato da obsolescenza e da molti mezzi inquinanti che vanificano gli obiettivi di tutela dell’ambiente e della sicurezza presenti nelle direttive europee.”

Durante la visita l’on. Gardini, che è membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del parlamento europeo, si è interessata alle modalità con le quali la filosofia della qualità giapponese sintetizzata dal ciclo di Deming (Pianificazione-Esecuzione-Controllo-Azione) viene integrata con la creatività e l’estro italiano. “In un momento economico così difficile  per il nostro sistema industriale e produttivo – ha dichiarato la parlamentare europea – quest’azienda è un esempio di vitalità che va incentivato.  L’entusiasmo, la capacità e la determinazione degli uomini nel creare un modello così ben riuscito di responsabilità sociale d’impresa  non è però sufficiente se la politica non fornisce il proprio contributo.  È necessario dunque creare le condizioni perché queste eccellenze, che fanno della qualità e della ricerca tecnologica la propria forza, siano sostenute e sostenibili. La contrazione del budget europeo che doveva assicurare anche  la crescita del comparto delle costruzioni non è un buon segnale. Mi auguro che il Parlamento Europeo, che ha sempre sostenuto la linea della crescita a fronte di quella del solo rigore, riesca a correggere quanto stabilito dal Consiglio. Con gli altri colleghi quindi continueremo a dare voce alle sacrosante richieste che arrivano dai nostri territori.”

Nel 2012, per il quinto anno consecutivo, le vendite di macchine per costruzioni in Italia si sono chiuse con un calo del 31,3% rispetto allo stesso periodo del 2011. “Per assicurarsi un veloce recupero del settore e rilanciare la crescita – dichiara Valentina Mauri, responsabile public affairs & communication del Cece – dobbiamo inaugurare una politica industriale europea di investimenti in infrastrutture e una sorveglianza di mercato più stringente e armonizzata al livello europeo.” Unacea propone d’istituire un’anagrafe delle macchine per costruzioni come strumento che permetta di contrastare l’importazione di mezzi non conformi, favorire lo svecchiamento mirato del parco macchine e monitorare il loro impatto ambientale.

Komatsu Utility Europe spa fa parte di uno dei maggiori gruppi mondiali di macchine per costruzioni. La gamma produttiva dell’azienda è composta da midi-escavatori, miniescavatori, minipale compatte e terne. Gli stabilimenti occupano 139.000 metri quadrati. Komatsu Utility Europe ha dichiarato nel 2011 un fatturato di 152 milioni di euro (430 nel 2007) ed impiega attualmente 350 persone (812 nel 2007), che tuttavia ancora oggi devono accedere in maniera consistente agli ammortizzatori sociali  a causa della crisi.

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